Shopping experience: ecco perché compri abiti più stretti della tua taglia
Un’indagine di Stileo, il principale motore di ricerca di moda in Italia, ha rivelato come gli italiani vivano la loro “shopping experience“. Negli ultimi anni molti brand hanno puntato a una moda più inclusiva: ma è bastata questa tendenza per far crescere l’autostima dei consumatori? E come ci si rapporta con il proprio corpo quando si acquistano i vestiti? Più di 2.500 utenti nel nostro Paese hanno risposto a queste domande evidenziando fragilità tali da influenzare in modo significativo le proprie scelte.
Che cosa si intende per “shopping experience”?
Prima di analizzare i risultati dell’indagine è bene spiegare che cosa si intende per “shopping experience”, ovvero l’insieme delle emozioni, delle sensazioni e delle percezioni che un cliente prova durante e dopo l’acquisto di un prodotto o di un servizio. La “shopping experience” è influenzata da diversi fattori: contano ad esempio la qualità del prodotto, il prezzo, la disponibilità, il servizio al cliente, l’ambiente del punto vendita, la facilità di pagamento e la soddisfazione post-vendita. Una buona “shopping experience “può fidelizzare il cliente, aumentare il passaparola positivo e incrementare le vendite.
“Shopping experience”, cosa dicono i risultati
Tornando alla ricerca sulle sensazioni dei consumatori durante l’esperienza di acquisto, Stileo evidenzia come il 32% delle donne e il 17% degli uomini si senta insoddisfatto del proprio corpo, soprattutto quando deve acquistare vestiti. Un disagio che influisce non poco nella scelta dei capi di abbigliamento cui guardare.
La pancia è in cima alla lista delle insicurezze che emergono durante la “shopping experience” (47% per le donne e 48% per gli uomini). Conseguenza? Più della metà delle donne non compera vestiti che la mettano in evidenza (54%), mentre il 62% degli uomini dichiara di evitare vestiti aderenti.
Perché si scelgono taglie più piccole?
L’indagine di Stileo mostra anche che nel nostro Paese il 42% degli uomini e il 45% delle donne acquisti spesso abiti più stretti rispetto alla propria taglia. L’obiettivo dichiarato è quello di perdere peso per poterli indossare più avanti. Si tratta però di risultati difficilmente realizzabili, tanto che la maggior parte degli intervistati ha confessato di non aver mai indossato i capi nuovi.
Insicurezza dei consumatori, il ruolo dei brand
Quale potrebbe essere il contributo dei brand di moda per aiutare i consumatori a non sottostimare il proprio aspetto fisico? Creare collezioni più varie per diversi tipi di corpo e lavorare con modelle, influencer e celebrità che ne riflettono la diversità sono passi importanti, ma non sufficienti. L’analisi testimonia infatti come il 41% delle donne e il 30% degli uomini gradirebbe ricevere suggerimenti di stile da parte dei brand su come vestirsi abbinando i capi alla propria body shape. Aiutandoli a scegliere capi più adatti al proprio fisico e alle proprie esigenze, i brand di moda potrebbero così favorire una maggiore soddisfazione e fiducia dei consumatori nel proprio aspetto fisico, mostrando loro come valorizzare i propri punti di forza e nascondere i propri difetti.
Foto copertina: Unsplash