Shopping experience: ecco perché compri abiti più stretti della tua taglia

02/11/2023

Un’indagine di Stileo, il principale motore di ricerca di moda in Italia, ha rivelato come gli italiani vivano la loro “shopping experience“. Negli ultimi anni molti brand hanno puntato a una moda più inclusiva: ma è bastata questa tendenza per far crescere l’autostima dei consumatori? E come ci si rapporta con il proprio corpo quando si acquistano i vestiti? Più di 2.500 utenti nel nostro Paese hanno risposto a queste domande evidenziando fragilità tali da influenzare in modo significativo le proprie scelte.

Che cosa si intende per “shopping experience”?

Prima di analizzare i risultati dell’indagine è bene spiegare che cosa si intende per “shopping experience”, ovvero l’insieme delle emozioni, delle sensazioni e delle percezioni che un cliente prova durante e dopo l’acquisto di un prodotto o di un servizio. La “shopping experience” è influenzata da diversi fattori: contano ad esempio la qualità del prodotto, il prezzo, la disponibilità, il servizio al cliente, l’ambiente del punto vendita, la facilità di pagamento e la soddisfazione post-vendita. Una buona “shopping experience “può fidelizzare il cliente, aumentare il passaparola positivo e incrementare le vendite.

“Shopping experience”, cosa dicono i risultati

Tornando alla ricerca sulle sensazioni dei consumatori durante l’esperienza di acquisto, Stileo evidenzia come il 32% delle donne e il 17% degli uomini si senta insoddisfatto del proprio corpo, soprattutto quando deve acquistare vestiti. Un disagio che influisce non poco nella scelta dei capi di abbigliamento cui guardare.

La pancia è in cima alla lista delle insicurezze che emergono durante la “shopping experience” (47% per le donne e 48% per gli uomini). Conseguenza? Più della metà delle donne non compera vestiti che la mettano in evidenza (54%), mentre il 62% degli uomini dichiara di evitare vestiti aderenti.

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Perché si scelgono taglie più piccole?

L’indagine di Stileo mostra anche che nel nostro Paese il 42% degli uomini e il 45% delle donne acquisti spesso abiti più stretti rispetto alla propria taglia. L’obiettivo dichiarato è quello di perdere peso per poterli indossare più avanti. Si tratta però di risultati difficilmente realizzabili, tanto che la maggior parte degli intervistati ha confessato di non aver mai indossato i capi nuovi.

Insicurezza dei consumatori, il ruolo dei brand

Quale potrebbe essere il contributo dei brand di moda per aiutare i consumatori a non sottostimare il proprio aspetto fisico? Creare collezioni più varie per diversi tipi di corpo e lavorare con modelle, influencer e celebrità che ne riflettono la diversità sono passi importanti, ma non sufficienti. L’analisi testimonia infatti come il 41% delle donne e il 30% degli uomini gradirebbe ricevere suggerimenti di stile da parte dei brand su come vestirsi abbinando i capi alla propria body shape. Aiutandoli a scegliere capi più adatti al proprio fisico e alle proprie esigenze, i brand di moda potrebbero così favorire una maggiore soddisfazione e fiducia dei consumatori nel proprio aspetto fisico, mostrando loro come valorizzare i propri punti di forza e nascondere i propri difetti.

Foto copertina: Unsplash