Sanremo celebra Raffaella Carrà: in mostra i suoi abiti
Mancano ormai poche ore all’inizio del Festival di Sanremo. Nella città della kermesse canora più famosa d’Italia c’è un gran fermento. Mentre gli artisti sono alle prese con gli ultimi preparativi prima di salire sul palcoscenico, a poca distanza dal teatro Ariston va in scena una mostra che racconta la storia di Raffaella Carrà attraverso i suoi abiti.
L’omaggio alla regina della tv
Un omaggio spettacolare quello della Rai e della città di Sanremo alla conduttrice scomparsa il 5 luglio del 2001 a Roma. Cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, la regina della televisione italiana è stata tra le uniche donne a condurre il Festival canoro nel 2001. Era la 51esima edizione e Raffaella Carrà indossava abiti firmati Gai Mattiolo. Ma la conduttrice aveva uno stretto legame con l’Ariston: più volte ha calcato quel palcoscenico come ospite della kermesse. E sempre con abiti super scintillanti, nel pieno rispetto di quello che per anni è stato il suo stile unico e inconfondibile.
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Lo stile unico di Raffaella Carrà
Oggi 35 tra i più splendidi abiti di Raffaella Carrà raccontano la sua storia e, insieme, quella di uno spaccato della società italiana nella mostra il cui titolo richiama un celebre verso della regina della tv: “A far la moda comincia tu”. L’appuntamento è al Forte di Santa Tecla. I vestiti provengono tutti dalle Sartorie Rai e da collezionisti privati, che ne hanno acquistati circa 300 e li hanno restaurati e conservati. Bianchi, rossi, oro, bluette, scintillanti, pieni di paillettes: i costumi di scena in mostra rappresentano tutti i colori più amati dalla soubrette che ha cambiato la storia della moda mostrando l’ombelico in tv, realizzati e scelti per lei da celebri costumisti come Luca Sabatelli, Corrado Colabucci, Enrico Rufini, Gabriele Mayer, Graziella Pera e Stefano Rianda.
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In mostra la giacca tagliata sopra l’ombelico
La mostra, che è stata organizzata in collaborazione da Rai, Comune di Sanremo, The Mall Sanremo e Swarovsky, sarà visitabile fino al 12 febbraio. Altri sette abiti sono esposti al Casinò di Sanremo, dove si sono svolte le prime edizioni del Festival. Gli abiti in esposizione sono stati scelti dalla curatrice Marvi De Angelis e raccontano tutta la modernità di Raffaella Carrà. Ci sono i pantaloni fatti per ballare, la famosissima e ormai iconica giacca tagliata corta sopra l’ombelico e i vestiti da sera super scintillanti.
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Raffaella Carrà, sexy ma mai volgare
“Lo scorso anno abbiamo fatto una mostra sugli abiti di Milva, quest’anno abbiamo voluto celebrare Raffaella Carrà”, ha spiegato l’assessore sanremese Silvana Ormea, “fino a domenica 12 febbraio il forte di Santa Tecla si tinge dei colori di una icona di stile. L’eleganza di Raffaela Carrà sarà il fil rouge della mostra”. “Raffaella Carrà ha rivoluzionato l’intrattenimento in Italia anche grazie all’uso sapiente della moda”, ha detto Marvi De Angelis, “ha scoperto l’ombelico prima di tutte, senza mai essere volgare. Raffaella è l’unica in assoluto che influenza la moda e non viceversa. Star e stilisti hanno preso ispirazione dai suoi look”.
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Carramba, che diva!
Non solo abiti. La mostra ricorda Raffaella Carrà anche attraverso le immagini provenienti dalle Teche Rai della sua prima apparizione da bambina, nel 1952, nel film di Mario Bonnard, “Tormento del passato”. Ma anche quelle della trasmissioni che ha condotto: da “Buonasera Raffaella”, nel 1985, in diretta da New York, a “Millemilioni”, che condusse in giro per le Capitali europee, fino a “Canzonissima”, “Milleluci” e “Carramba che fortuna”.
Foto copertina: Credit Agenzia Fotogramma