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NY Fashion Week FW 2015 day 6: arte, cinema e viaggio muse della moda

Arte, cinema, viaggio e non solo: il day 6 della New York Fashion Week sorprende con collezioni che emozionano
Jenny Packham si è ispirata a una visita al Prado di Madrida per la sua collezione
Linee fluide e capi riccamente ricamati per Jenny Packham
Badgley Mischka sceglie un'ispirazione bizantina
Dettagli e suggestioni da Badgley Mischka
Lupe Gajardo rende omaggio all'arte moderna
Linee essenziali e stile minimalista da Lupe Gajardo
Rodarte si è ispirata a Grease per la sua collezione
Piume, paillettes e tulle rivisitano i Seventies in chiave Grande Gatsby
Marc By Marc Jacobs propone uno stile militaresco
Denim e colori saturi da Marc By Marc Jacobs
Stile bon ton da Lela Rose
Lela Rose ha mandato in passerella una collezione ispirata ad American Graffiti
Georgine e lo stile discomusic
Saturday Night Fever per Georgine
Naeem Khan propone grandi cappe e mantelli
Lo stile di Naeem Khan ispirato a Star Wars
Mantelli preziosi da Zang Toi
Lo stile mannish di Zang Toi
Marrakech meets Chelsea da Tory Burch
Tory Burch mescola suggestioni brit e marocchine
Michael Costello omaggia il Giappone
Un po' geisha e un po' samurai: la donna di Michael Costello
Stile bohemienne da Oscar de la Renta
Il viaggio non solo spaziale, ma anche temporale della collezione di Oscar de la Renta
Vera Wang vuole vestire una donna moderna
Vera Wang: "It’s not a Hollywood collection"
Narciso Rodriguez propone uno stile ultra chic
Eleganza sofisticata da Narciso Rodriguez
Stile biker e metropolitano da Diesel Black Gold
La donna Diesel Black Gold è sicura di sè e libera
Skingraft ha mandato in passerella una collezione gothic e bohemienne
Volitiva e sicura di sè: la donna Skingraft

La New York Fashion Week FW 2015/2016 ha superato il giro di boa e, a dispetto di chi credeva che l’addio di Mercedes-Benz e i cambiamenti in corso sarebbero stati causa di una manifestazione sottotono, continua a regalare collezioni emozionanti, che alternano ricerca stilistica e sperimentazione estrema a stile classico e codificato. E le sfilate del day 6, con un mix di innovazione e tradizione che attinge a piene mani da cinema, arte, letteratura e viaggio, non fanno che confermare il trend.

Arte come moda e moda come arte

L’arte è una delle muse privilegiate della moda e un’ulteriore conferma arriva dalle sfilate del sesto giorno della New York Fashion Week FW 2015/2016. Jenny Packham infatti ha dichiarato di essersi ispirata a “una veloce visita al Museo del Prado di Madrid” per realizzare la sua collezione. “Catturata” dalle opere di Raimundo de Madrazo y Garreta, la stilista ha mutuato nei suoi capi l’estetica dell’artista, proponendo abiti lunghi e corti, jumpsuit e pantaloni palazzo dalle linee fluide e riccamente ricamati abbinati a cappotti intessuti di paillettes, dal suggestivo effetto tridimensionale. Una strada percorsa anche da Badgley Mischka, che ha mandato in passerella modelle con abiti dalle sofisticate lavorazioni di impronta bizantina, e Lupe Gajardo, che invece ha reso omaggio all’arte moderna con capi che esplorano la via del minimalismo con linee pulite, stampe e decori ridotti al minimo e un mix di tessuti poveri e preziosi.

Dal cinema al fashion

Le contaminazioni cinematografiche viste nelle collezioni del day 6 della New York Fashion Week sono tante e diverse, ma hanno tutte in comune l’operazione revival. Rodarte, per esempio, ha mandato in passerella modelle fasciate in leggings e short di pelle in stile Sandy seconda maniera di Grease, dando nuovo respiro al tema Seventies con grande abbondanza di pizzi, tulle, piume e paillettes che riecheggiano abiti e suggestioni anni ’30, mentre Marc by Marc Jacobs si è ispirato al film del 1979 The Warriors (oltre che ai poster politici di Jeremy Deller e all’opera The Guardian Angels di William Morris) per una collezione che mescola elementi militareschi, graphic art e stile biker in gonne di pelle, tartan e denim stampato, pantaloni skinny, giubbotti di taglio maschile e baschi da portare calcati in testa. Sembra uscita invece direttemente da American Graffiti la proposta FW 2015/2016 di Lela Rose, con i suoi smanicati dalla gonna a ruota al ginocchio, le giacche sartoriali e un diffuso mood bon ton, così come quella di Georgine paga dichiaratamente pegno alle atmosfere di film come Saturday Night Fever e Stayin’Alive. I tessuti cangianti e i colori accesi descrivono infatti vestiti aderenti dalle profonde scollature a “V”, pantaloni morbidi e short a vita alta, camicie e longdress dalle forme fluide, indossati con giacche di pelliccia corte e maxi. Infine, nelle cappe con ampi colli e strascico di Naeem Khan e Zang Toi e nei completi mannish style di quest’ultimo fanno capolino i costumi di pellicole iconiche come Star Wars e Cabaret.

Viaggio ispiratore di stili

Marrakech meets Chelsea è il filo conduttore della collezione FW 2015/2016 presentata alla New York Fashion Week da Tory Burch, che mescola lavorazioni e ricami di derivazione marocchina a stampe di dichiarato gusto glam brit, giocando con volumi e proporzioni per realizzare vestiti, gonne, pantaloni, camicie e capispalla pratici ed eleganti, casual e unconventional. Per Michael Costello, invece, il viaggio è un omaggio alle tradizioni del Giappone, con donne che sono allo stesso tempo geishe e samurai, mentre nel caso di Oscar de la Renta ha un valore temporale, con un excursus attraverso i canoni dello stile bohemienne.

It’s not a Hollywood collection(s)

It’s not a Hollywood collection“, ha dichiarato Vera Wang presentando la sua proposta FW 2015/2016 alla New York Fashion Week, rivendicando la libertà per le donne di vestire capi caratterizzati da un’eleganza pulita e lineare, in una parola “schietta”. Scevra di coup de théâtre, la collezione della stilista di origini cinesi ha conquistato gli addetti ai lavori (e non solo) con il suo stile essenziale e sofisticato, che prende forma in lunghi cappotti e pantaloni palazzo dalle linee fluide e avvolgenti e in completi e mini dress che esaltano le forme e la femminilità senza trasformarle in parodia. Un modo di concepire la moda e la sua funzione che anima anche la proposta di Narciso Rodriguez, caratterizzata da molti punti di contatto con quella di Vera Wang, e quella di Diesel Black Gold e Skingraft. Qui l’eleganza rarefatta e sofisticata cede il passo, nel primo caso, a uno stile biker e metropolitano e, nel secondo, a uno gothic e bohemienne, ma il sentire è lo stesso e la volontà è quella di vestire una donna moderna, con una personalità ben definita, e non una bambola dalla bellezza standardizzata, che segue supinamente le tendenze e le mode del momento.

Silvia Artana

Redattrice dai mille interessi scrive per le seguenti categorie tematiche: Turismo, Moda e Bellezza, Lifestyle, Cinema e TV. Ha anche maturato esperienza come Content Specialist, Web Content Editor e Ghostwriter.

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Silvia Artana
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