Microdermal piercing: tutto quello che c’è da sapere
Se desiderate esibire un piercing in un punto molto particolare del corpo, con il microdermal è possibile! Ecco una piccola guida all'uso.
L’arte del piercing è davvero antica e vanta origini preistoriche e tribali. Si ritiene che il piercing servisse ad attribuire ad ogni membro della tribù un ruolo preciso per regolare i rapporti tra gli individui sia nella quotidianità che nei momenti di festa. Il piercing diveniva una carta d’identità che parlava del ruolo che quella persona aveva nella comunità e indicava a quale gruppo apparteneva. Ad oggi il piercing nasce dal desiderio di abbellire il proprio corpo con piccoli punti colorati o color acciaio da mostrare a tutti o solo al proprio partner, quando si tratta di piercing collocati in zone intime. Il microdermal piercing rappresenta la nuova frontiera di questa arte antica, che si spinge là dove un piercing normale non arriverebbe.
Come e dove si fa un microdermal?
Per la sua struttura questo piercing può essere fatto in zone del corpo piatte come ad esempio le spalle, i gomiti o la tempia, inaccessibili ad un piercing passante. Per farlo il piercer usa il dermal punch un tipo di ago con la punta circolare con cui fora la pelle che viene leggermente allargata per immettere a livello sottocutaneo una placchetta sulla quale avvitare l’estremità-gioiello. Le barrette e le placchette usate sono in titanio in modo da ridurre al minimo il rischio di rigetto, data l’alta compatibilità di questo metallo con il corpo umano.
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Come si cura ? È molto doloroso?
Il microdermal è da considerarsi alla stregua di qualsiasi altro piercing in termini di dolore e possibili infezioni. Ci sono persone che hanno una soglia del dolore più bassa e persone che lo tollerano maggiormente: tutto è molto soggettivo. Per quanto riguarda la cura del piercing per la prima settimana dovete tenerlo coperto con un cerotto o una garza sterile, da sostituire ogni volta che effettuate un lavaggio con la soluzione salina. Il lavaggio va fatto almeno una volta al giorno. Abbiate cura di lavare sempre le mani prima di venire in contatto con la zona forata e cercate di evitare che agenti chimici come quelli contenuti nello shampoo si riversino sull’area in questione. Prestate attenzione inoltre a far in modo di non sbattere o urtare il vostro piercing: se per esempio ce l’avete su un polso dovete essere molto caute.
Se lo voglio rimuovere?
Come dire addio al piercing? Dato che il microdermal è semipermanente non è possibile toglierlo come fareste con un normale piercing. Servirà rivolgersi al proprio piercer di fiducia per una rimozione igienica e sicura.
Una piccola controindicazione: poiché è stata fatta una micro incisione per l’inserimento della placchetta sottocutanea al momento in cui decidete di toglierla vi rimarrà sulla pelle una cicatrice dalle dimensioni contenute.