I segreti del cambio armadi

Se state vivendo ancora quel periodo d’oro in cui bastate a voi stesse e non c’è nessuno a cui dover rendere conto d’ogni minuto della vostra giornata (tradotto: una famiglia impegnativa e ingombrante), potete permettervi il lusso di fare un cambio armadi degno della guardarobiera di Buckingham Palace. Ecco come.

15/12/2015

Se state vivendo ancora quel periodo d’oro in cui bastate a voi stesse e non c’è nessuno a cui dover rendere conto d’ogni minuto della vostra giornata (tradotto: una famiglia impegnativa e ingombrante), potete permettervi il lusso di fare un cambio armadi degno della guardarobiera di Buckingham Palace.
Alla fine della stagione, ogni capo d’abbigliamento sarà sottoposto a un esame severo: passeranno all’anno successivo solo quelli il cui stato di conservazione sarà impeccabile come i cappellini nuovi di Sua Maestà. Ogni sopravvissuto alla cernita dovrà essere lavato e stirato, riposto amorevolmente in un sacchetto o nella carta velina bianca, inscatolato e ogni imballaggio accuratamente etichettato. Questo comportamento – per il vero, lievemente maniacale – vi farà ottenere ottimi risultati in termini di conservazione e velocità, una volta giunte al cambio stagione successivo. Ricordatevi sempre di far spuntare dagli scatoloni un elenco esatto del contenuto, vuoi mai che a gennaio abbiate bisogno di ritrovare rapidamente un bikini.

Pare che la vita di molte donne sia stata rischiarata dalla lettura del libro “Il Magico Potere del Riordino” di Marie Kondo, ma se vi sentite già abbastanza metodiche, vi basterà affrontare un trasloco per imparare sulla vostra pelle l’importanza di tenere a posto gli armadi e quanto sia poco saggio accumulare abiti e scarpe come Maria Antonietta: se abitate in cento metri quadrati e riuscite a fare trecento scatoloni, avete ancora qualche segreto da carpire. Se avete già traslocato e sapete cosa significa, ripensate a quei momenti ogni volta che fate il cambio stagione, dite a voi stesse “mai più” e rimboccatevi le maniche. Riservate sempre un’attenzione speciale al vintage e a quello che, un giorno, potrebbe diventarlo con onore; per tutto il resto siate impietose e fate felice qualcuno che pensate abbia piacere di riutilizzare qualcosa appartenuto a voi.


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Se avete avuto la fortuna di vivere in una famiglia di tutte donne – eccettuati gli uomini strettamente necessari a farvi nascere – e tutte basculanti tra l’essere fashion victim e trend setter, siete a cavallo: datevi appuntamento per un “rito del grande scambio”. Invitate tutte le femmine di casa a mettere in comune i beni preziosi ai quali intendono rinunciare – capi d’abbigliamento perfetti che per qualche motivo proprio non vanno più bene – e giocate a rifarvi il guardaroba. Ci sarà sicuramente una di voi che ha più talento delle altre a indovinare gli abbinamenti più attuali – una novella Carla Gozzi – e rifate i completi.
Potete impilare tutti gli abiti e usarli come sofà mentre chiamate anche le vostre amiche – single in carriera o madri impoverite di ritorno che siano – per un pomeriggio di scambio, con chiacchiere e aperitivo annessi. In poche ore sarete tutte più ricche e felici.

Avere un po’ di cultura fashion può aiutare: tenete a portata di mano tutti i numeri dei giornali con le ultime collezioni, per controllare tendenze e colori. L’industria della moda ha il vizio di sdoganare come ultra-glam quello che a vecchie adolescenti appare nostalgico e obsoleto; quindi, riflettete attentamente prima di dilapidare la vostra carta di credito con capi che qualcuno ha già avuto, quasi identici, in altri tempi. Cercate piuttosto nel mucchio fatto da una zia.
Se alla fine avrete ancora dei dubbi su alcuni capi – a cui sembra cucita da sempre l’etichetta tengo-o-butto – chiedetevi se dureranno veramente in eterno per la bellezza dei materiali, la creatività e la confezione perfetta. Se la risposta sarà affermativa conservateli, altrimenti scartateli con decisione.


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