Come avere un guardaroba eco-sostenibile

Fare decluttering, organizzare uno swap party e pianificare i nostri acquisti sono solo alcuni step da seguire per creare un guardaroba eco-sostenibile.

20/09/2019

L’autunno è sempre più vicino, il nostro armadio è pronto ad attenderci per il cambio di stagione e perché non approfittarne per creare un guardaroba eco-sostenibile? Fare il cambio di stagione, spesso, ci induce a buttare via una moltitudine di vestiti. Solo perché sono ormai fuori moda, hanno qualche imperfezione, qualche difetto da riparare o, semplicemente, non ci stanno più bene. Così, siamo costrette a comprare nuovi vestiti, che finiremo per dare via la prossima stagione, nel segno di un consumismo sfrenato. Che le industrie altamente inquinanti del fast fashion alimentano attraverso un’offerta massiccia di capi sempre più nuovi. In realtà i vestiti che non ci piacciono più possono avere altre utilità, non solo quella di essere gettati via, ed è possibile donare ad un capo out of fashion una nuova vita. Questo è il primo passo verso la creazione di un guardaroba eco-sostenibile! Ecco a voi i consigli su come averlo.

Fare Decluttering

Il termine “decluttering” fa riferimento ad una pratica tipica nei Paesi anglosassoni, ormai diventata una vera e propria filosofia di vita, e significa letteralmente “eliminare ciò che ingombra”. Fare decluttering, infatti, consiste nel selezionare ed eliminare ciò che non usiamo più. Al fine di fare ordine e spazio nell’ambiente circostante, come nel nostro armadio. In particolare, si comincia svuotando tutto l’armadio e i cassetti per poi suddividere i vari abiti secondo la tecnica delle “ quattro scatole”. Sulle scatole è necessario apporre le scritte “ DA BUTTARE, DA DONARE, DA TENERE, DA RIUTILIZZARE”. Successivamente basterà scegliere in quale scatola riporre ciascun capo d’abbigliamento e assegnarvi la giusta destinazione e finalità. In questo modo doneremo ai nostri vestiti una nuova vita, sbarazzandoci della fretta di buttare tutto via e subito, contribuendo al rispetto del nostro ambiente.

Vendere o donare

Se avete dei vestiti che non vi calzano più a pennello come quando li avete acquistati o sono ormai demodé, prima di buttarli via, valutate l’opportunità di venderli o donarli in beneficenza. Perché ciò che per noi vale la pena eliminare, potrebbe tornare utile agli altri, adottando la tecnica del riciclo. Per esempio, potreste fare dei vostri pantaloni, camice, t-shirt e maglioni ormai desueti una fonte di guadagno, mettendo annunci di vendita sui portali online. Oppure vendendoli nei mercatini dell’usato della vostra città. Volgendo, invece, lo sguardo ai più bisognosi potreste dare in beneficenza i vostri vestiti datati, purché siano ancora in buono stato, senza eccessivi strappi e buchi ovunque.

Fare Swapping

Lo swapping nasce a Manhattan, significa letteralmente “scambiare, barattare” ed è l’ultima tendenza del mondo della moda che consente di mettere in pratica un nuovo modo di fare shopping abbattendo i costi. Recentemente la tendenza a condividere il proprio guardaroba è arrivata anche in Italia con la nascita di negozi e community online in cui è possibile barattare i vostri vestiti comodamente seduti davanti al pc. Oppure è possibile organizzare dei veri e propri swap party, ovvero delle feste a tema dove potrete scambiare con amiche e conoscenti i vostri vestiti, ricevendone in cambio di altri, completamente gratis, nel pieno segno del riuso e del riciclo.

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Re-inventare

Il mondo del fashion è sempre in piena evoluzione e come tale si re-inventa costantemente. Abbiamo notato che nella moda tutto può tornare e che i trend che hanno segnato gli ’80 e ’90 sono tornati ai giorni nostri, imponendosi come capi must have. Per questo motivo, il consiglio è quello di non buttare via tutto ma selezionare quei vestiti che potrebbero essere modificati dalle creative e sapienti mani di una sarta oppure da voi stesse, perché no, imparando a cucire. Infatti, se imparerete ad usare la macchina da cucire, potrete recuperare abiti che non usate più trasformandoli in nuovi capi di tendenza. Oppure potrete rammendare piccoli buchi o tagli nei tessuti. Sul web, inoltre, è possibile prendere spunto da innumerevoli video tutorial sui modi di riutilizzare e modificare i vostri vestiti; in questo modo potrete risparmiare denaro e allo stesso tempo evitare di introdurre nuovi rifiuti nell’ambiente.

Creare una Capsule Collection

Capsule collection” è un termine coniato negli anni ’70 con il quale ci si riferiva all’insieme dei “capi essenziali“ nel guardaroba di una donna. Oggi creare una propria capsule collection, al fine di dare vita al vostro armadio green, consiste nel selezionare un numero di capi di abbigliamento intercambiabili tra di loro. Dei capi passe-partout per l’appunto, che possono essere indossati in ogni occasione. Tra questi impossibile non avere un tubino nero, una camicia bianca, un jeans dal lavaggio non troppo scuro né troppo chiaro.

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Curare i vestiti

Allungare la vita dei vostri vestiti, è un ottimo modo per rendere il tuo guardaroba eco-sostenibile. Basta prestare attenzione alle istruzioni di lavaggio e asciugatura presenti sulle etichette di jeans, maglioni, t-shirt, crop top. Magari utilizzate detersivi che non siano eccessivamente inquinanti per l’ambiente e che contengano basse percentuali di tensioattivi. Inoltre evitate di usare l’asciugatrice, in quanto è uno degli elettrodomestici che assorbe più energia elettrica, e impostate la centrifuga della vostra lavatrice a massimo 500 giri per evitare di perdere molto tempo a stirare le pieghe più marcate.

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Pianifica gli acquisti

Infine, per avere un guardaroba eco-sostenibile è molto importante evitare di comprare in modo impulsivo, ma pianificare anticipatamente gli acquisti, selezionando i capi di abbigliamento che potrebbero servirvi. Infatti, è buona abitudine fare una lista di articoli stagionali e non, che vorremmo acquistare, fissando un budget di spesa. Questo metodo vi aiuterà a non spendere denaro per acquisti affrettati e poco utili, di cui magari vi pentirete. Infine, quando comprate nuovi capi di vestiario, scegliete quelli in tessuti e fibre naturali che molti brand low cost come H&M, ZARA e Mango mettono in commercio in delle collezioni pensate e create per il rispetto del Pianeta.