La donna ideale di Jean Paul Gaultier? La burlesque performer più nota al mondo. Chi se non Dita Von Teese, asso nella manica del couturier francese, poteva portare con disinvoltura gli abiti dello stilista che della provocazione ha fatto il suo cavallo di battaglia?!
Creazioni scenografiche e sensuali per una donna androgina e “in divenire”, proprio come una farfalla che esce dal bozzolo, una donna che si ispira alla moda degli anni Venti tra abiti dalle forme più caste e la nascita del fenomeno burlesque. Quattro modi di essere così lontani tra di loro e che Jean Paul Gaultier è riuscito a mettere insieme nella propria collezione haute couture primavera-estate 2014. Una linea graffiante ed esuberante, quasi teatrale. La più grande fonte di ispirazione per lo stilista è stata la Parigi dei primi del Novecento, con le ballerine che si esibivano del noto quartiere Pigalle, tra il Divan Du Monde, il Folies Pigalle e il famigerato Moulin Rouge. Tra boa di struzzo e cappelli di piume, grande protagonista della collezione è la farfalla che campeggia su abiti da sera, giacche e corpetti indossati da modelle-danseuse che ora ricordano le flapper girls ora le ballerine dei ruggenti anni Venti americani. La palette cromatica è lucida, i dettagli sono vistosi per una donna esuberante ma androgina con i completi dal taglio maschile che si fanno più chic con i cappellini a veletta e visiera coquette (per non parlare delle scollature sulla schiena).
La Belle Epoque parigina rivive sulla passerella dell’alta moda firmata Jean Paul Gaultier, fatta di modelle audaci e scanzonate, che giocano con le creazioni proprio come con la loro sessualità: ora indossatrici di splendidi completi alla garçonne, ora di camicie con scolli vertiginosi e gonne traforate che sui piedi si trasformano in morbido tulle. Una donna dalle mille e più sfaccettature alla ricerca di quello che è e di quello che sarà, proprio come una farfalla. Una donna effimera che vuole essere libera di essere ciò che è; una donna eclettica ed eccentrica, un po’ civettuola, che osa con quei corpetti dal sapore circense, quegli abiti dalla palette cromatica iridescente fatta di rosa schocking, blu elettrico, verde smeraldo. Ciliegina sulla torta l’abito da cocktail in raso nero e gli abiti-farfalla. Non lasciano comunque indifferenti le altre proposte: giubbotti, giacche di jeans con preziosi inserti di cristalli e i copricapi con le piume.
L’alta moda portata a Parigi da Jean Paul Gaultier è un vero e proprio spettacolo di cabaret, coronato dall’uscita in passerella di Dita Von Teese con un corsetto-farfalla, abbracciata e baciata dallo stilista.
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