Bufera su Kim Kardashian per l’abito di Marilyn Monroe: come si difende

05/05/2022

Alla fine Kim Kardashian è stata costretta a intervenire per cercare di placare le polemiche che la stanno travolgendo da quando, al Met Gala, si è presentata con il famosissimo abito sirena che Marilyn Monroe indossava la notte in cui cantò “Happy Birthday, Mr President” sul palco del Madison Square Garden.
L’occasione era il 45esimo compleanno del presidente degli Stati Uniti d’America, John Fitzgerald Kennedy. Era il 1962. Qualche settimana dopo, la grande diva sarebbe morta. L’abito entrò nella storia della moda. Kim Kardashian lo ha tirato fuori dal caveau a temperatura controllata dov’era conservato per indossarlo. Peccato che la sua scelta non sia piaciuta a tutti.

 

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Kim Kardashian travolta dalle polemiche su Instagram

Che qualcosa sarebbe successo lo si era già capito quando l’imprenditrice e influencer ha postato sul suo profilo Instagram le foto con addosso il meraviglioso vestito di Marilyn. “Sono così onorata di indossare l’iconico abito che Marilyn Monroe indossò nel 1962. Si tratta di uno splendido abito aderente adornato con oltre 6.000 cristalli cuciti a mano dal costumista Jean Louis”, ha scritto, “Sarò per sempre grata per questo momento”. Forse immaginava che i suoi follower l’avrebbero tutti osannata. Invece, mentre alcuni la lodavano, in tanti hanno cominciato ad accusarla scrivendole: “Ci mancava solo che tu ti sentissi come Marilyn”, “Hai rovinato tutto, finora questo abito era associato a un momento indimenticabile della vita di Marilyn Monroe. Ora, quando lo guarderemo penseremo a te”, “La tua scelta è irrispettosa”.


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Le critiche degli esperti: “Ha messo a rischio il vestito”

Anche grandi esperti e storici della moda la stanno criticando. “Una scelta preoccupante”, ha detto tra gli altri al magazine “People” la dottoressa Justine De Young, professoressa di storia della moda al Fashion Institute of Technology, “Kim Kardashian avrebbe potuto commissionare una replica che sarebbe stata indistinguibile dall’originale. Un pezzo così iconico della storia americana non dovrebbe essere messo a rischio di danni solo per una spinta dell’ego e una foto sul tappeto rosso”.
Lo storico e collezionista di Marilyn Monroe, Scott Fortner, ha aggiunto: “Sebbene io comprenda il fascino di voler indossare un abito così iconico, non si può ignorare o trascurare che l’abito è stato realizzato su misura per Marilyn. Non è un indumento standard”. Quindi, ha fatto notare che la notte in cui Marilyn lo indossò, una sarta fu costretta a cucirglielo addosso per chiuderlo. “Kim Kardashian come ha fatto? Non ci ha fatto vedere come lo ha chiuso”, ha chiesto Fortner preoccupato.

 

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Un abito da 4,5 milioni di dollari

Il celeberrimo abito-sirena color crema è uno dei pezzi più iconici della storia della moda e del cinema. L’abito era così stretto che Marilyn non indossava null’altro sotto. Quando uscì in scena e si tolse il cappotto di pelliccia, tutti pensarono che fosse nuda.
L’abito è in tulle color carne, disseminato di 2.500 minuscoli cristalli scintillanti cuciti a mano. Fu disegnato da Bob Mackie, che all’epoca lavorava per l’atelier del costumista Jean Louis, che già aveva cucito per Marilyn i costumi degli ultimi suoi due film.
All’epoca costò 12mila dollari, ma qualche anno fa è stato venduto all’asta al prezzo record per 4,5 milioni di euro: la cifra più alta mai battuta per un abito. Se l’è aggiudicato la Ripley’s Believe It or Not, l’impero dei media americano specializzato in oggetti e curiosi bizzarri o storicamente significativi, che nei giorni scorsi lo ha prestato a Kim Kardashian.


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Kim Kardashian si difende: “Non lo avrei mai rovinato”

“Ho assicurato che sarei stata estremamente rispettosa nei confronti dell’abito e di ciò che significa per la storia americana. Che non mi sarei mai seduta, non avrei mangiato con il vestito addosso e non avrei corso il rischio di danneggiarlo”, ha spiegato Kim Kardashian per difendersi dalle accuse.
Peccato che abbia anche spiegato che, quando l’abito le è arrivato a casa, si è accorta di non “entrarci dentro”. Per poterlo indossare, Kim Kardashian ha perso sette chili in tre settimane, sottoponendosi a una dieta così drastica che a tutti i dietologi del mondo si sono rizzati i capelli.

La dieta “pericolosa” di Kim Kardashian

Kim Kardashian ha spiegato di avere eliminato completamente i carboidrati e di essersi sottoposta e sessioni estenuanti di ginnastica. “Il tema della mostra di quest’anno era ‘In America: An Anthology of Fashion‘, ispirato all’età dell’oro. Per me Marilyn è la cosa più americana a cui si può pensare”, ha aggiunto Kim Kardashian, “ho sempre pensato che Marilyn fosse estremamente formosa. Ho immaginato di poter essere più piccola in alcuni punti in cui era più grande e più grande nei punti in cui era più piccola. Quindi, quando ho scoperto che l’abito non mi andava bene, volevo piangere perché non può essere modificato. Avevo solo due scelte: dimagrire per adattarmi al vestito o trovare qualcos’altro da indossare. Ma questa seconda opzione per me non esisteva, non l’ho proprio presa in considerazione”.
Per dimagrire, Kim Kardashian ha indossato una tuta da sauna due volte al giorno, corso sul tapis roulant, eliminato completamente tutti gli zuccheri e i carboidrati e mangiato solo verdure e proteine. Ma i dietologi l’accusano di trasmettere un messaggio sbagliato alle ragazzine: “Ha glorificato l’aspetto più tossico della dieta”. Chissà Kim Kardashian come si difenderà.

 

Foto copertina: Credit Agenzia Fotogramma