Sicurezza alimentare tra agricoltura integrata e baby food

Conoscete la differenza tra agricoltura biologica e quella tradizionale? Come scegliere un'alimentazione sicura, sopratutto per i bambini? Rispondono esperti di Agrofarma e Assofertilizzanti insieme a una pediatra

04/12/2013

Lo sapete che i prodotti agricoli italiani sono tra i più controllati d’Europa? UnaDonna.it ha partecipato per voi a un workshop all’interno del laboratorio I.LAB Alimentazione presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, su invito di Federchimica per esplorare il campo della sicurezza alimentare, con particolare focus sul baby food.

Agricoltura biologica o convenzionale? Integriamo!

Si pensa che un prodotto biologico sia un prodotto non trattato” spiega Karine Von Detten, rappresentante di Agrofarma, “ma non è così. E’ trattato con prodotti ammessi per l’agricoltura biologica“. Quindi quali differenze ci sono? Meglio scegliere chimico o biologico? Risponde Paolo Girelli di Assofertilizzanti: ” la domanda deve essere posta meglio, ovvero: che differenza c’è tra biologico e convenzionale? Perché tutto è chimico, anche il biologico si fa utilizzando sostanze chimiche ed è un errore associare la parola chimico a qualcosa di negativo. Nell’agricoltura biologica sono ammesse in numero minore sostanze chimiche, comunque necessarie per fare agricoltura, è un’agricoltura sicuramente di qualità, ma non di quantità”. Continua la dottoressa Von Dotten: “c’è la tendenza a opporre l’agricoltura biologica a quella convenzionale, ma non dovrebbe esserci perchè non sono una contro l’altra, si tratta semplicemente di un approccio diverso, che può essere integrato perfettamente, come avviene per la maggior parte della produzione agricola italiana di frutta e ortaggi. L’agricoltura integrata è intelligente: ad esempio posso iniziare con l’approccio convenzionale e usare i mezzi biologici nel momento della raccolta, per una migliore gestione dei residui”. Cosa consigliare quindi ai consumatori? “Sicuramente mettere nel piatto prodotti italiani, in merito a frutta fresca e ortaggi, è già un’ottima scelta. Qui in Italia ci sono delle leggi seguite da produttori e agricoltori, come dimostrano i controlli a campione”.


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Baby food: qualche dritta

La dottoressa Elvira Verduci, pediatra dell’ospedale San Paolo di Milano e specialista in nutrizione, spiega l’importanza di un nutrimento corretto da 0 a 36 mesi. “Fare attenzione alla nutrizione è importante per assicurare tutto ciò che permette al bambino di diventare un adulto sano“. Quali consigli di base? “Innanzitutto un’alimentazione varia per quanto riguarda la frutta e la verdura. Poi utilizzare alimenti di origine italiana e per quanto riguarda le verdure farne un consumo rapido, ovvero acquistarle e utilizzarle subito. Evitare gli spinaci, le coste e la lattuga perché ricchi di nitrati e nel caso comunque non usare quelli già pronti nel sacchetto”. Come fanno le mamme che lavorano e non riescono a fare la spesa tutti i giorni? “Un buon metodo di conservazione sono i brodi vegetali che vanno congelati subito dopo la preparazione“. Ultima raccomandazione per la frutta, “da lavare bene e sbucciare sempre“.