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Perché in gravidanza non si deve mangiare per due

In gravidanza non è necessario mangiare per due. Ciò che veramente conta è seguire un’alimentazione sana e corretta.

Tra le credenze popolari più radicate certamente compare quella tanto amata dalle nonne, sostenitrici della buona forchetta soprattutto quando una donna è in attesa: «devi mangiare in abbondanza, siete in due adesso».

Ma le nonne hanno fatto un piccolo errore di valutazione sostenendo con fermezza un’alimentazione ricca e copiosa sufficiente a saziare un esercito intero, ma non necessaria per una donna incinta.

Qual è la giusta regola da adottare nell’alimentazione, senza esagerare?

Bisogna innanzitutto tener presente che all’inizio della gravidanza l’esserino ha dimensioni microscopiche e non richiede così tante energie. Il feto comincerà ad avanzare maggiori richieste alla sua mamma solo dal secondo trimestre, quando sarà necessario introdurre 260 kcal in più che diventeranno circa 500 nell’ultimo trimestre.

Va, inoltre, considerato che l’aumento di peso in gravidanza non rappresenta solo un problema estetico, ma può portare una serie di problemi annessi: gestosi, parto prematuro, diabete gestazionale e maggior rischio di insorgenza di diabete dopo la gravidanza.

Le conseguenze possono ripercuotersi anche sul feto: dall’ipoglicemia alla macrosomia e possibili difficoltà e lesioni durante il parto, fino ad aumentare le probabilità di obesità o diabete nel bambino.

Cosa è bene mangiare per far crescere bene il proprio bambino?

La nostra prima preoccupazione non deve essere quella di mangiare di più ma, piuttosto, di mangiare meglio, seguendo un’alimentazione sana ed equilibrata che preveda una buona quantità di proteine, calcio, ferro, acido folico e vitamina B12.

Ecco un’idea di buona dieta alimentare per le donne in attesa:

  • almeno due porzioni tra latte e yogurt;
  • due cucchiaini di formaggio grattugiato sulla pasta;
  • alternare secondi piatti a base di carni magre, pesce, formaggi magri, legumi, uova e affettati;
  • consumare 2-3 frutti freschi al giorno e una manciata di frutta secca;
  • consumare verdura di stagione a ogni pasto, variandone le quantità e alternando verdure crude e cotte;
  • consumare almeno 2 litri di acqua al giorno, badando bene alla composizione dell’acqua che si beve: maggior contenuto di calcio e minor apporto di sodio.

Il fabbisogno di proteine per la crescita del feto aumenta in modo significativo nell’ultimo trimestre ma, di base, consumando due porzioni di latticini e due piccoli secondi ogni giorno si raggiunge tranquillamente la quota consigliata.

L’unico integratore fortemente indicato è l’acido folico, che andrebbe preso già prima del concepimento per favorire un corretto sviluppo del feto.

Se non ci sono altro tipo di carenze, ferro o calcio per esempio, non sarà necessario ricorrere ad altri integratori.

Molti nutrienti possono essere tratti dagli alimenti naturali.

Barbara Vaglio

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Barbara Vaglio

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