Lochiazioni: quali sono le perdite post parto
Le lochiazioni sono perdite fisiologiche di sangue dopo il parto. Hanno una funzione importantissima: risanare l’utero e riportarlo alla condizione pre-gravidanza e alla normale funzionalità. Durano circa 40 giorni.
Dopo il parto, ha inizio per la donna un periodo delicato di circa 40 giorni che comporta un notevole stress fisico e un grande cambiamento mentale: è il cosiddetto puerperio. La domanda che tutte si fanno in questa fase delicata è: “tornerò quella di prima”? Tranquille, la risposta è assolutamente sì, parola degli esperti.
Il puerperio coincide con l’avvio dell’allattamento ma è anche quel giusto lasso di tempo in cui il corpo della donna subisce le modificazioni che la riportano gradatamente alle condizioni pre-gravidanza. Sul sito del Ministero della Salute si legge che il puerperio è “il periodo che segue l’espulsione della placenta e termina con il ritorno dell’apparato genitale femminile alle condizioni anatomo-funzionali pregravidiche”. Dura circa sei settimane ed è caratterizzato da perdite ematiche dette lochiazioni.
In questa fase è importante che la neomamma abbia intorno il giusto supporto fisico e psicologico, a livello pratico serve una sana alimentazione e l’osservanza delle corrette norme igieniche.
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Le buone norme post parto
Una volta terminato il post partum ovvero il lasso di tempo immediatamente successivo al parto si entra nel cosiddetto puerperio caratterizzato dall’avvio della produzione di latte e dalle perdite ematiche o lochiazioni che dureranno circa sei settimane.
Vi consigliamo in questa fase di seguire semplici regole di igiene e alimentazione per il vostro benessere e di conseguenza quello del vostro bambino.
Le cose da fare
- Detergere spesso le parti intime con movimenti dalla vulva verso l’ano (idem per l’asciugatura). Per quante hanno fatto il parto naturale le ostetriche consigliano detergenti a base di olio di tea tree con potere antibatterico per prevenire le infezioni;
- Curare l’alimentazione che deve essere varia ed equilibrata con particolare attenzione a pietanze fresche, cibi di stagione, quantità generose di frutta e verdura;
- Vietate le sostanze alcoliche, concessi tè, caffè e cioccolato ma in quantità moderate;
- Attente agli alimenti che possono alterare il gusto del latte (ad esempio aglio, cipolla, asparagi, cavolo, peperoni);
- Idratarsi adeguatamente, almeno due litri di acqua naturale al giorno e tisane non zuccherate.
Lochiazioni: cosa sono
Le lochiazioni sono sanguinamenti vaginali post partum assolutamente fisiologici. Sono semplicemente frammenti di decidua (la mucosa dell’endometrio) che il corpo espelle gradatamente per ritrovare la forma pregravidica. A seconda della donna, o anche in base al parto effettuato, naturale o cesareo, la durata varia da 3 a 6 settimane (40 giorni circa).
Anche il colore delle lochiazioni cambia col trascorrere dei giorni: nei primi 2-3 giorni hanno colore rosso scuro, simili a flusso mestruale, si parla infatti di lochia rubra. Quest’ultima contiene cellule epiteliali, globuli rossi, globuli bianchi, meconio fetale e vernice caseosa (in più si noteranno piccoli coaguli di sangue pari a 1 cent di euro).
Durante la degenza in ospedale dopo il parto le lochiazioni saranno valutate dalle ostetriche nel colore e nella quantità. Fra il terzo e il decimo giorno, le perdite ematiche diventano sierose e si presentano di colore rosato, da qui il nome lochia sierosa. Queste lochiazioni sono composte da essudato sieroso e residui di decidua, globuli rossi, globuli bianchi, muco cervicale e microrganismi.
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Col passare dei giorni alla perdita ematica si sostituisce una perdita cremosa di colore giallastro (una o due settimane ancora). La coda delle lochiazioni prende il nome di lochia alba di colore chiaro, tra il bianco e il trasparente. L’utero espelle cellule epiteliali, grassi, muco cervicale, cristalli di colesterolo e batteri. Gli esperti riferiscono che il volume totale delle perdite di sangue dopo il parto si aggira intorno a 225 ml.
Molte donne notano che le perdite sono più abbondanti al mattino per via della posizione orizzontale durante il riposo notturno, dopo uno sforzo o dopo ogni poppata. Se le lochiazioni superano i 40 giorni oppure non si riducono progressivamente è bene contattare il proprio ginecologo. In caso di seconda o terza gravidanza le lochiazioni risultano più copiose.
In caso di taglio cesareo invece le perdite ematiche sono meno abbondanti poiché il ginecologo avrà già eseguito l’estrazione manuale della placenta e la pulizia delle pareti uterine.
Lochiazioni: quanto durano
Dal momento che le lochiazioni ci accompagnano per ben 40 giorni dopo il parto e col passare dei giorni mutano in consistenza, colore e quantità potrebbe risultare utile un breve riepilogo per quante si accingono al parto e vogliono sentirsi tranquille sulle tempistiche.
- Tra il primo e il terzo giorno: appaiono rosse, abbondanti, liquide (tipo flusso mestruale)
- Dal quarto al decimo giorno: marroncine, flusso ridotto di molto
- Dopo il decimo giorno e per due settimane: gialle, marroni, scarse, cremose; attenzione perché solitamente attorno al decimo giorno si può ripresentare un flusso rosso abbondante (durata minimo di due giorni)
- 3° settimana: biancastre, scarseggianti, sierose
- 4°, 5° e 6° settimana: sempre più chiare fino a scomparsa.
Quando preoccuparsi?
Fermo restando che la lochiazione è un fenomeno del tutto fisiologico con cui il corpo di una donna si ripulisce e si riassesta dopo il parto e che le perdite ematiche variano in base a diversi fattori: parto naturale o cesareo, prima gravidanza o gravidanze successive, allattamento al seno o meno, vi sono dei campanelli d’allarme che la puerpera non deve sottovalutare.
Ad esempio una forte quantità di grossi coaguli di sangue (come prugne per intenderci) o una perdita di tipo emorragico necessitano di un controllo in pronto soccorso o quanto meno di una chiamata al ginecologo. I coaguli e il sanguinamento abbondante potrebbero essere causati dal rilassamento dell’utero o più di rado da piccole lacerazioni, in questi casi è bene tornare al punto nascita per una visita accurata.
Per quel che riguarda invece l’odore la lochiazione non ha un particolare tanfo, se si avverte olezzo maleodorante di muffa è bene darsi da fare perché evidentemente vi è in corso un’infezione o una micosi.
Lochiazione o capoparto?
La lochiazione è una finta mestruazione e non va assolutamente confusa con il capoparto, ovvero il primo ciclo dopo la gravidanza. Con il capoparto si riattiva il lavoro delle ovaie quindi la donna torna fertile e fecondabile.
Il primo ciclo dopo il parto si presenta in genere dal 25° al 75° giorno dopo la nascita del bambino anche se il dato è molto variabile e influenzato da diversi fattori come lo stress e l’allattamento al seno (quest’ultimo di solito ritarda la prima mestruazione anche fino all’ottavo mese di vita del neonato).