Non è tanto il venire a contatto con pupù o pipì a generare in noi tale repulsione (dopotutto, è nostro figlio!), ma piuttosto il timore di non essere “capaci”. Non saper spogliare il piccolo senza causarne il pianto, non sapere come pulirlo ed essere involontariamente la causa di irritazioni e pruriti…
[dup_immagine align=”alignleft” id=”33075″]Le cose poi si complicano se a dover cambiare il pannolino è il papà. Li si riconosce da lontano: impacciati, sbrigativi, approssimativi. Cambiano il pannolino al proprio bimbo come sostituirebbero una ruota alla propria auto. Non che non gli vogliano bene, al bimbo. Ma vivono il momento del cambio del pannolino come un passaggio obbligato, un pegno da pagare per godere della sua compagnia. È qui che le mamme possono intervenire. Insegnando loro che questo momento può essere divertente e piacevole per entrambi…
La prima buona usanza è armarsi di pazienza e serenità: i bambini respirano gli stati d’animo dei genitori e se noi ci poniamo in maniera frettolosa e sgraziata, cercando di mascherare la nostra insicurezza, il bambino percepirà la nostra ansia e penserà di aver fatto qualcosa di sbagliato. Il cambio del pannolino, sebbene si ripeta diverse volte nell’arco di una giornata, deve diventare una sorta di rito.
Spogliamo il bimbo con delicatezza, giocando con lui, prendendogli le manine, accarezzandolo. Parliamogli, e facciamogli sempre i complimenti per quello che produce, soprattutto per la “cacca”. Se storciamo il naso ogni volta che si scarica, il bimbo penserà che “fare la cacca” è brutto e cercherà di trattenere lo stimolo.
Rinfreschiamolo prima con una salvietta inumidita, ma non rinunciamo a lavarlo e sciacquarlo poi sotto l’acqua corrente, possibilmente con una punta di sapone ipoallergenico per neonati. Questo per prevenire le famose irritazioni da pannolino. Utilizzare unicamente le salviette inumidite alla lunga può procurare nella zona inguinale del bambino arrossamenti e piccole ferite, effetti della cosiddetta “dermatite” da pannolino, disturbo frequente nei primi mesi di vita, ma anche doloroso! A questo proposito, anche un leggero strato di crema protettiva a base di Pantenolo non guasterà. Per il cambio pannolino, ad esempio, Uriage propone 1er Change (9.90 Euro la confezione da 100 ml), una crema idratante che preserva da arrossamenti ed irritazioni, a base di acqua termale di Uriage, particolarmente adatta alla pelle sensibile dei neonati. [dup_immagine align=”aligncenter” id=”127057″]
Da ultimo rivestiamolo, avendo cura di controllare che fuoriuscite di pipì non abbiano inumidito in qualche punto body e tutine, e nel caso sostituiamole. Sorridiamo, stampiamogli un bacio in fronte e complimentiamoci per come si è comportato: la volta successiva il nostro bimbo sarà ben predisposto nel farsi cambiare il pannolino, certo di essere coinvolto in quel che assomiglia più ad un gioco, che a un momento di mera igiene.
Crescendo poi, il cambio del pannolino può diventare un’impresa: il bimbo non sta fermo, ma si gira a destra e a sinistra, muove vorticosamente le gambe e pretende che il pannolino gli sia infilato mentre è in piedi! A maggior ragione dunque è necessario armarsi di santa pazienza e rimanere allo stesso tempo dolci ma ferme. Il bimbo deve capire che le regole del gioco non le detta lui, ma la mamma e il papà e la prima regola vuole che il pannolino lo si cambi da distesi. Anche perché, se il pannolino non viene fissato bene, in breve tempo la pipì strariperà e sarà lui a rimetterci!
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