Circoncisione bambini: cos’è, motivi e significato
La circoncisione viene praticata nei bambini per ragioni culturali o religiose, ma a volte è resa necessaria per alcune patologie
La circoncisione nei bambini è un intervento chirurgico mediante il quale si asporta completamente il prepuzio, il lembo di pelle scorrevole che copre il glande, cioè la punta del pene. Si tratta di una pratica che si effettua sostanzialmente per ragioni terapeutiche, religiose o culturali.
La circoncisione nei bambini è un intervento diffuso tra gli ebrei ed i musulmani per motivazioni religiose. Anche negli Stati Uniti la circoncisione è una pratica estremamente comune. I pediatri americani sostengono infatti che i benefici della circoncisione siano superiori ai rischi che tale intervento comporta. In Italia, invece, la circoncisione è raccomandata solo per ragioni mediche o per risolvere o prevenire un problema di salute.
La circoncisione nella religione ebraica e musulmana
Per la religione ebraica la circoncisione è obbligatoria. Si tratta infatti di un rito di iniziazione attraverso il quale il bambino entra a far parte del popolo eletto. Il bambino va circonciso nell’ottavo giorno di vita. La circoncisione, chiamata Brit Milah, diventa così un segno esterno dell’alleanza con Dio, sigillo della sua protezione e benedizione. Il rito dovrebbe in teoria essere compiuto dal padre del bambino, ma in pratica viene effettuato da un esperto chiamato Mohel. Un rigido protocollo operativo a tutela della salute del neonato regola oggi la pratica della circoncisione rituale.
Leggi anche: Giochi di Natale da fare con i bambini
Nella religione islamica, invece, la circoncisione è chiamata Khitan. Viene praticata in età prepuberale, come segno di piena maturità fisica ed ingresso nel mondo adulto. Non tutte le scuole giuridiche dell’Islam considerano la pratica obbligatoria. Di fatto però la maggioranza dei musulmani richiede la circoncisione nei primi anni di vita dei bambini anche per ragioni culturali ed igieniche.
I vantaggi della circoncisione nei bambini
Secondo alcuni studi effettuati negli Stati Uniti nel 2012 la circoncisione nei bambini andrebbe effettuata principalmente per motivazioni igieniche. La circoncisione infatti riduce sensibilmente le infezioni delle vie urinarie. Permette inoltre una minor incidenza del rischio di malattie a trasmissione sessuale e di tumori provocati dal papilloma virus.
Si stima infatti che un uomo circonciso abbia l’80% di probabilità in meno di contrarre infezioni batteriche. Ha inoltre il 70% di possibilità in meno di contrarre virus come l’HIV.
Nessuna organizzazione medica raccomanda di fatto la circoncisione per tutti i bambini, eccettuato per alcune zone dell’Africa subsahariana. Le condizioni igienico sanitarie dell’Occidente permettono infatti di assumere altre precauzioni meno invasive per la prevenzione dalle infezioni. Si stima in ogni caso che un terzo della popolazione maschile mondiale sia circoncisa.
Le patologie che rendono necessaria al circoncisione nei bambini
In Italia l’intervento di circoncisione nei bambini è considerato necessario solo in presenza di alcune patologie. È soprattutto indicato in caso di fimosi, cioè di anormale restringimento del prepuzio, o in presenza di episodi ricorrenti di infezione.
Potrebbe interessarti: Meteo di fine marzo: week-end di sole decisamente primaverile
Ma che cos’è la fimosi? Nel neonato il punto di apertura del prepuzio è estremamente piccolo e la parte interna del prepuzio e quella esterna del glande sono fortemente adese tra loro. Questo non permette lo scorrimento del prepuzio ed il pene dei bambini è pertanto “chiuso” nei primi anni di vita. Nel neonato e nel lattante il prepuzio svolge una importante funzione di difesa contro l’irritazione da feci e urina.
Nei primi tre anni di vita le cellule epiteliali si rinnovano e questo processo, insieme alle erezioni spontanee, permettono lo scollamento progressivo delle aderenze.
In caso di fimosi, cioè quando il restringimento eccessivo della pelle del prepuzio ne impedisce lo scorrimento, è opportuno intervenire nel bambino con la circoncisione. Nei primi anni di vita la fimosi è assolutamente fisiologica; intorno ai tre anni però il prepuzio deve poter scorrere facilmente fino a scoprire il glande. Qualora questo non avvenga è opportuno rivolgersi ad un chirurgo pediatrico, che valuterà come intervenire.
La fimosi: come intervenire
Se la fimosi è di lieve entità, può bastare una pomata cortisonica che aiuti a rendere la pelle più elastica. Il trattamento si effettua mediamente per un totale di 3-4 mesi con cicli di applicazioni di 2-3 settimane, al termine del quale il problema potrebbe risolversi.
Quando invece la fimosi non è così grave si può optare inoltre per la cosiddetta plastica dorsale del prepuzio, alternativa alla circoncisione. Si tratta di un’incisione longitudinale della pelle che il chirurgo sutura poi con pochi punti riassorbibili. Si tratta di un intervento molto semplice, che nella maggior parte dei casi risolve il problema senza mutilazioni.
Se invece la punta del prepuzio del bambino è completamente chiusa il chirugo opterà per la circoncisione. L’intervento è necessario anche se sono state effettuate manovre traumatiche tali da creare eventuali ragadi.
Anche l’insorgere frequenti di infezioni (balaniti e balanopostiti) rende indispensabile l’intervento. Queste infezioni sono spesso associate alla fimosi, per la difficoltà a mantenere una corretta igiene del glande.
Una condizione invece più rara per la quale si interviene con la circoncisione è una malattia dermatologica infiammatoria chiamata Lichen scleroatrofico, che interessa generalmente i bambini intorno agli 8 – 10 anni.
Come si effettua la circoncisione?
L’intervento di circoncisione nei bambini dura pochi minuti ed è generalmente praticato in regime di day hospital da un chirurgo o da un urologo pediatra. L’intervento viene eseguito in anestesia generale e consiste nell’asportazione chirurgica di tutto il prepuzio a seguito di un’incisione a livello del solco coronarico. Il medico sutura poi la ferita con punti riassorbibili che si scioglieranno in circa due settimane.
A seguito dell’intervento di circoncisione sarà opportuno somministrare al bambino antidolorifici per bocca o una crema antiinfiammatoria, seguendo le indicazioni ricevute dal medico in ospedale. Occorrerà naturalmente prestare attenzione all’igiene della ferita, evitando anche di lavare il pene per 3 giorni per evitare che i punti di sutura si sciolgano. Qualora si verificassero perdite di sangue anomale o si formassero ematomi estesi sarà opportuno far visitare il bambino dal pediatra.