Bimbi all'asilo: come gestire il distacco dalla mamma
Per chi non ha l’aiuto dei nonni quella dell’asilo nido è una scelta obbligata. Genitori e bimbi vivono il primo vero distacco: è un momento ad intensità emotiva alta, se pensiamo al carico di pensieri e domande che si porta dietro. Soprattutto per le mamme che vivono in prima persona il distacco chiedendosi se la scelta sia stata buona o no. Dopo la maternità, quando bisogna rientrare a lavoro, si ha l’obbligo di essere pragmatici e risoluti, limitando più possibile che le domande e, soprattutto, i sensi di colpa prendano il sopravvento. Placidamente conviviamo con questa sensazione di costante abbandono che poi, giorno dopo giorno, rivelerà una serie di lati positivi. L’esperienza dell’asilo può risultare davvero sorprendente: da un primo pianto disperato (non è detto che sia così per tutti i bimbi) a un nuovo e graduale equilibrio, contrassegnato da sorrisi e da un distacco sempre meno doloroso.
Vedremo e noteremo con grande piacere i progressi del nostro bambino, la sua capacità di relazionarsi con gli altri bimbi e questo sarà piuttosto appagante e consolatorio. Tra i consigli che ci sentiamo di dare alle madri di primogeniti che non abbiano esperienza con altri figli prima di questo, è di temporeggiare più possibile – se ne avete l’opportunità – così da limitare l’eventuale trauma e avvicinare il bambino al nido intorno al primo anno di vita.
Vi consigliamo una serie di buone pratiche per agevolare l’inserimento a scuola e rendere tutto più easy, anteponendo un fatto importante. Ogni bambino è a sé e alcuni consigli o attenzioni potrebbero non funzionare con il più diffidente. E invece andare bene per il bambino più tranquillo e tendenzialmente incline alle novità.
Si tratta di consigli da considerarsi preliminari e propedeutici alla scelta della scuola, un ambiente nel quale vostro figlio trascorrerà diverse ore della sua giornata. Ed è importante che anche voi abbiate una buona prima impressione:
Dopo aver scelto la scuola e aver confermato che quello è l’ambiente più adatto per vostro figlio, possiamo passare al livello successivo, ossia alla gestione della separazione. È importante che la mamma si mostri serena, fiduciosa e tranquilla, ogni atteggiamento ambiguo sarà percepito dal bambino e contribuirà ad aumentare la sua ansia.
L’eccesso di iperprotettività, comune a molte madri e spiegabile da una serie di comportamenti come il non voler delegare a nessuno compiti semplici (dal cambio del pannolino alla pappa), renderà tutto più complicato. Su questo punto, dovrete esser brave e bravi a lavorare prima dell’inserimento, per non trovarvi in difficoltà nella gestione di una separazione. Resa più difficile dal vostro stesso atteggiamento.
Piccola nota a margine: la fase del distacco, in realtà, è importante per entrambi. Il bambino ha bisogno sì delle cure dei genitori, ma anche di iniziare a diventare più indipendente e autonomo e a socializzare con gli altri bambini. La mamma deve ritrovare spazi propri e lavorare sulla consapevolezza che il bambino non va protetto da tutto e tutti. Spesso ci si rende conto che l’ansia da separazione del genitore può derivare da traumi personali (del genitore stesso) riconducibili all’età infantile. Potrebbe riemergere il ricordo di un evento spiacevole legato alla paura dell’abbandono o all’inizio della scuola.
In questo caso specifico, il genitore tende a identificarsi con il proprio bambino temendo che anche lui possa vivere situazioni spiacevoli, il risultato è che il bambino avverte le paure e le ansie del genitore e le fa proprie.
Non c’è motivo di pensare che i nostri figli debbano ripetere le nostre stesse esperienze, dobbiamo tenere sempre bene a mente che i nostri figli sono individui unici separati e che questa per loro (ma anche per noi) può essere una chance per superare vecchie paure. Per notare come nostro figlio sappia gestire bene le difficoltà dimostrando una buona e, anzi, migliore capacità di reazione.
Sei un genitore molto ansioso? Ecco alcuni consigli scaccia-ansia:
Qualche consiglio pratico, non guastano mai!
In bocca al lupo mamme, il distacco non è semplice di certo ma voi saprete affrontare anche questa dura prova. Sappiate che tutto, anche la più piccola difficoltà, può essere percepita per quella che è. O ingigantita se adotterete una lente di ingrandimento o una mongolfiera per sorvolarla e guardarla con occhi inteneriti dallo spettacolo che avete davanti: vostro figlio.
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