Thermos: quelli cinesi sono pericolosi per la salute
Scoperta una pasticca di amianto che evita al prodotto di surriscaldarsi, ma è un pericolo per la salute dei consumatori
Presenza di amianto all’interno di thermos prodotti in Cina e arrivati fino in Italia. Un allarme tutt’altro che trascurabile lanciato lo scorso anno direttamente dal Ministero della Salute all’indomani di un’operazione dei Nas di Treviso che nell’ottobre del 2014 avevano scoperto dischetti di amianto in un particolare modello di thermos commercializzati da un’azienda lombarda della provincia di Monza Brianza ma provenienti dalla Cina.
A che serve l’amianto nei thermos
Purtroppo quello dei Nas di Treviso non è stato né il primo né l’ultimo sequestro di prodotti del genere, mettendo seriamente a rischio la salute e la sicurezza dei consumatori. Nei thermos fabbricati in Cina c’è la presenza di amianto perché le pasticche realizzate in questo modo garantirebbero l’isolamento termico evitando la rottura del vetro a contatto con un liquido o un alimento troppo caldo. Nonostante ciò, vengono regolarmente venduti nel negozi di articoli casalinghi ma perlomeno c’è un sistema per riconoscerli: svitando l’involucro esterno è possibile notare in trasparenza all’interno una pasticca di amianto rotonda di colore grigio chiaro posta come distanziatore tra le due pareti. Proprio quella pastiglia è in grado di assorbire il calore evitando il surriscaldamento che porterebbe alla rottura del vetro. In Europa è vietato l’utilizzo di amianto, quindi i thermos contengono un’anima in acciaio. In Cina, invece, per alcuni prodotti l’amianto è consentito, dunque nascono thermos fatti in questo modo che possono arrivare praticamente ovunque. Anche in Italia, nonostante l’importazione di prodotti contenenti amianto, che è cancerogeno, sia espressamente vietata.
Come difendersi
Abbiamo già visto che svitando l’involucro esterno del thermos è possibile individuare la pasticca di amianto. Un altro modo per riconoscere i prodotti potenzialmente nocivi per la nostra salute è leggere attentamente la marca dell’importatore e l’indicazione dell’origine sul fondo dove dovremmo trovare un’etichetta adesiva con la dicitura ‘made in RPC’, dove l’acronimo RPC sta per Repubblica Popolare Cinese. Nella nota in cui il Ministero diramava l’allarme, era specificato come il pericolo per i consumatori si registrasse unicamente in caso di rottura, invitando chi avesse acquistato quel thermos a riportarlo comunque indietro. In caso di rottura accidentale, il Ministero consigliava di non venire assolutamente a contatto con la pastiglia di amianto, di mettere tutto in un sacchetto e avvisare l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nella propria città per lo smaltimento. Non ci resta che augurarci che questo accorgimento sia sufficiente, ma nel dubbio facciamo molta attenzione durante i nostri acquisti e diffidiamo dei prodotti dal prezzo bassissimo.