Smart working e disturbi muscolo-scheletrici
Lo smart working ha cambiato le nostre vite apportando vantaggi e svantaggi. Tra questi chi è stato penalizzato è il nostro sistema muscolo-scheletrico.

Asian woman struggling with using laptop at home
Lo smart working, ampiamente diffuso dall’inizio della pandemia, è oggetto di studi per comprendere se sia o meno un fattore di rischio per l’insorgenza di dolori e disturbi di origine muscolo-scheletrica.
Questo “nuovo” modo di svolgere l’attività lavorativa presuppone che vi sia una postazione di lavoro idonea nelle proprie case, ma spesso non è così. Infatti, quanti di voi si sono ritrovati a lavorare dal divano di casa o seduti su sedie non adatte? E quanti di voi hanno rimpianto la “comodità” dell’ufficio?
Smart working: gli effetti sul sistema muscolo-scheletrico
Un recente studio condotto in Canada mostra come lo smart working può essere deleterio per il sistema muscolo-scheletrico. In particolare, si è notato un aumento dei casi di dolore lombare, dolore cervicale e dolore alle spalle tra i soggetti che lavoravano a casa rispetto a chi si recava sul luogo di lavoro. Il lavoro da casa ha infatti peggiorato la salute muscolo-scheletrica dei dipendenti e favorito l’insorgenza di dolore/disturbi, le cui cause sembrano spesso legate all’altezza dello schienale della sedia e alla distanza dal monitor.
Smart working: la posizione seduta prolungata
La maggior parte dei lavoratori in smart working utilizza pc e tablet e questo incrementa il tempo passato in posizione seduta. Stare in una posizione seduta prolungata può peggiorare il dolore lombare a causa dell’incremento della pressione sui dischi intervertebrali.
Se stai seduto diverse ore alla scrivania e lavori al pc non sei però destinato ad avere irrimediabilmente dolori alla schiena o alle spalle, infatti dei miglioramenti ergonomici della postazione lavorativa possono aiutarti ad evitare l’insorgenza dei dolori. Come puoi migliorare la qualità del tuo smart working?

Smart working: come migliorare
In generale, puoi attuare dei cambiamenti volti ad aumentare la tua comodità come l’utilizzo di una sedia con uno schienale che sostenga la colonna vertebrale e la regolazione dell’altezza della sedia in modo tale che i piedi siano appoggiati al pavimento o su un poggiapiedi. Puoi alternare la mano che usi per azionare il mouse spostandolo sull’altro lato della tastiera così da non sovraccaricare un braccio piuttosto che un altro e posizionare il monitor di fronte a te, in modo tale che la parte superiore dello schermo sia all’altezza degli occhi o leggermente inferiore.
Infine, se possibile, è importante effettuare brevi pause in cui svolgere esercizi di stretching per rilasciare le tensioni accumulate durante il lavoro.
Bibliografia
MacLean K., Neyedli H., Dewis C., Frayne R.J. 2022. The role of at home workstation ergonomics and gender on musculoskeletal pain. Work.
Patel A.T., Ogle A.A. 2000. Diagnosis and management of acute low back pain. American Family Physician.
Sato K., Kikuchi S., Yonezawa T. 1999. In vivo intradiscal pressure measurement in healthy individuals and in patients with ongoing back problems. Spine.
Kaur K., Kaur H., Sidhu M.K. 2016. Evaluation of Computer Workstation by Using Occupational Safety & Health Administration (OSHA) Self Assessment Checklist. International Journal of Trade & Commerce-IIARTC.
A cura di Dott. Amedeo Malfetti osteopata
Profilo Linkedin: Amedeo Malfetti