Chi non ha mai preso un raffreddore in vita sua? Pochi, pochissimi, probabilmente nessuno dal momento che si tratta del malanno di stagione per eccellenza, forse il più diffuso a livello mondiale, di origine virale e, dunque, facilissimo da trasmettere, sia da un portatore malato che da uno sano. Occorre, però, fare una distinzione tra il raffreddore collegato a una sindrome influenzale e quello ‘da fieno’, ossia di natura allergica. Sintomi e rimedi saranno, infatti, differenti.
Avete una congestione nasale, febbre anche alta (38°/40°) con brividi su tutto il corpo, mal di testa persistente, dolori muscolari, la gola infiammata e starnutite in continuazione? Avete beccato il più classico dei raffreddori, legati soprattutto al cambio di stagione e all’arrivo del primo freddo. I rimedi naturali in questo caso ci aiutano soprattutto a prevenire i malanni influenzali, non tanto a combatterli quando ce li ritroviamo già addosso. In questo caso, infatti, serviranno più che altro come coadiuvante dei farmaci, che ci faremo prescrivere dal medico.
L’echinacea è ottima per rafforzare il nostro sistema immunitario, stimolando l’aumento della fagocitosi, che serve alla cellule immunitarie a scacciare via i ‘nemici’, e di alcune proteine che svolgono una funzione simile. Va usata ai primi sintomi ma anche quando l’influenza esplode. Utile anche per fare i gargarismi in caso di mal di gola. L’erba cornacchia ha un effetto mucolitico e antinfiammatorio, ottimo rimedio naturale in caso di tracheobronchiti. Note le funzioni della propoli che svolge un’azione immunostimolante, antibatterica ed antivirale. Il carpinio bianco è utile soprattutto per chi ha le vie respiratorie delicate e soffre di tosse, riniti e faringiti. Per quanto riguarda aromaterapia e olli essenziale, vanno usati in gocce e disperse nell’ambiente attraverso gli appositi erogatori. Ottimo il benzoino, la cannella, l’eucalipto (usato anche per i suffumigi, come il bicarbonato e il sale grosso). E poi, ovviamente, le riserve di vitamina C grazie agli agrumi di stagione e il cachi che dà energia alle nostre difese immunitarie. L’immancabile rimedio della nonna: un caldo brodo di pollo, da sempre ottimo alleato contro il raffreddore.[dup_immagine align=”alignleft” id=”145088″]
Si chiama anche corizza da pollinosi ed è una reazione allergica che interessa le mucose delle alte vie respiratorie e gli occhi, causata da pollini, muffe oppure entrambi. È ereditario ma non è contagioso. I sintomi del raffreddore da fieno sono gli occhi arrossati che lacrimano, naso chiuso che cola, prurito o addirittura bruciore al naso, agli occhi, al palato e alla gola. Gli starnuti posso susseguirsi anche per ore. Circa 1/3 di colori che soffrono di raffreddore da fieno viene colpito da asma bronchiale. Un valido aiuto è fare due volte al giorno lavaggi con acqua e sale, oppure usare le soluzioni fisiologiche già pronte all’uso. Oppure i classici suffumigi di bicarbonato. Consigliato anche lo yoga.
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