Volete conoscere più da vicino il mondo delle proteine vegetali? Molto bene: oggi parliamo delle proteine della soia. È una leguminosa utilizzata nell’alimentazione umana e degli animali da allevamento. Alcuni studi le hanno attribuito una azione ipocolesterolemizzante, ma le ricerche sono tutt’ora in corso per comprendere quale siano i componenti che esercitano effettivamente questa azione. È frequentemente consumata come legume in zuppe o tout court, in germogli, sotto forma di lecitina, latte, farine e proteine isolate. In particolare le proteine, ottenute dai semi di soia, sono impiegate in varie modalità: in polvere, sotto forma di integratori, in prodotti per capelli e in ambito sportivo. Ma soprattutto cerchiamo di capire se esistono effetti collaterali connessi al loro utilizzo.
Le proteine in polvere rappresentano un valido supporto per le persone che, per ragioni di salute, etiche o di difficoltà di gestione dei pasti quotidiani, rischiano situazioni di carenza. Quelle derivate dalla soia hanno un buon valore biologico, paragonabile quasi a quello degli alimenti animali. Si possono impiegare in preparazioni come frullati, creme di verdura e altre pietanze. Sono usate nella formulazione dei pasti proteici delle diete chetogeniche (quelle ricche di proteine e povere di grassi.
Le proteine della soia trovano largo impiego in una vasta gamma di integratori, soprattutto in caso di supplementi nutrizionali per soggetti che hanno difficoltà ad alimentarsi, a causa di specifiche patologie, o per anziani inappetenti. Non vanno però utilizzati in donne in gravidanza, in allattamento o con tumore al seno.
Nel caso dei prodotti per capelli, come in quelli per la cute, sono usate in abbinamento ad altri estratti vegetali (a esempio miglio e alghe marine) per proteggere il cuoio capelluto, dare volume e ridurre la caduta dei capelli. Sono tra i prodotti più indicati per la cura dei capelli in estate.
Per quanto riguarda l’uso in ambito sportivo, queste proteine sono adoperate principalmente in fase post-allenamento, in particolare quello di forza e di endurance. Favoriscono, infatti, un rapido e buon recupero muscolare, essendo dotate di aminoacidi ramificati, arginina e glutammina.
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E ora agli effetti collaterali. Sebbene la soia abbia indubbie proprietà protettive, non dobbiamo comunque abusarne, poiché noi occidentali abbiamo un patrimonio genetico diverso dagli orientali, i quali la utilizzano da millenni. Un eccesso di soia può favorire l’insorgenza di tumori estrogeno-dipendenti, ridurre la fertilità e dare problemi alla tiroide in individui geneticamente predisposti.
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