La Curcuma si presenta come una polvere gialla
La curcuma (Curcuma Longa) arriva dal sud-est asiatico ed una è radice tipo lo zenzero, di colore arancio e non giallo, molto apprezzata in cucina dove viene impiegata soprattutto nelle ricette etniche e, più in generale, per insaporire i piatti essendo l’ingrediente principale del curry indiano. Il suo principio attivo è la curcumina largamente impiegata nella medicina ayurvedica per le sue molteplici proprietà, considerata addirittura la regina delle spezie. La curcumina, infatti, è risultata antibatterica, antiossidante, antitumorale e un aiuto per combattere le malattie neurodegenerative, per esempio l’Alzheimer e il Parkinson. Inoltre è utile nella digestione perchè stimola la secrezione biliare e il suo deflusso verso l’intestino. Riduce il colesterolo, ha anche un’azione antinfiammatoria sulle articolazioni e sulle ossa. Usato come rimedio per le malattie della pelle mediante impacchi contro eczemi, scabbia e acne.
Ma la regina delle spezie, a quanto pare, è un valido aiuto anche per combattere ansia e stress grazie alle sue proprietà antidepressive. Numerosi studi, infatti, dimostrerebbero l’effetto positivo della curcumina sulla neurogenesi nell’ippocampo con la conseguente riduzione di stress, depressione e ansia. Altre ricerche proverebbero che la curcumina migliora le funzioni mentali: un sondaggio condotto su 1010 asiatici di età compresa tra i 60 e i 93 anni che mangiavano curry giallo, ha mostrato che coloro che ne mangiavano almeno una volta ogni sei mesi, o anche di più, avevano uno stato mentale migliore rispetto a chi lo utilizzava meno spesso. Un valido aiuto, dunque, in quei periodi di stress mentale in cui speso si ricorre ai farmaci senza, invece, sapere che esistono numerosi rimedi naturali altrettanto efficaci e, soprattutto, senza effetti collaterali.
Per millenni la curcuma è stata usata senza badare troppo alle quantità, a ogni modo la dose ideale consigliata corrisponde a circa 2 cucchiaini da caffè al giorno da distribuire sui piatti per insaporirli ma anche messa nelle salse, yogurt o bevande. C’è chi la utilizza aggiunta all’olio di oliva come un normale condimento per i pasti. Tuttavia va tenuto presente che il nostro organismo non assimila facilmente questa sostanza, quindi sarà meglio associarla al pepe nero e al thè verde oppure a qualche grasso, per esempio il burro, che ne facilitano l’assorbimento. Evitare di assumerla se si soffre di calcoli biliari.
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