Dieta Scarsdale
La nutrizionista dà la sua opinione su una dieta ipocalorica che ha riscosso grande successo e che promette risultati strepitosi con la perdita di anche 500 grammi al giorno
La Dieta Scarsdale è una dieta ideata dal cardiologo statunitense Herman Tarnower negli anni Settanta. Il nome Scarsdale deriva dallo Scarsdale Medical Center dove lavorava il suo fondatore. Tarnower insieme al un suo collega Samm Sinclair Baker studiarono questa dieta, osservando alcune indicazioni sui militari ritornati dalla guerra del Vietnam. Avevano notato che questi avevano un rischio cardiovascolare molto basso rispetto alla popolazione: questo è stato attribuito al fatto che avevano un’alimentazione ipocalorica e povera di grassi. Questa dieta ha raggiunto il successo in tutto il mondo. Il libro che descrive questa dieta scritto da Tarnower e Baker pubblicato per la prima volta nel 1978 ha raggiunto la sua 42° edizione. Da allora la dieta è stata rivista, corretta e aggiornata, facendo attenzione al dimagrimento veloce e ad un precoce invecchiamento. Tra i seguaci di questa dieta sembra che ci sia Daniel McVicar, attore famoso della soap-opera Beautiful.
Come funziona la dieta Scarsdale
La dieta Scarsdale si basa su un consumo elevato di proteine, pochi grassi e zuccheri, così il nostro organismo va a prendere l’energia dalle riserve energetiche e in questo modo diminuisce il grasso corporeo. Questa fase è da seguire per non più di due settimane, 14 giorni. Lo slogan iniziale che ha favorito la popolarità di questa dieta è stato “20 pounds in 14 days“, cioè 10 chili in 14 giorni. Questa dieta viene divisa in due momenti:
1) La dieta Scardale
2) Momento di mantenimento.
Una dieta a basso contenuto di carboidrati
Questo regime si inserisce nelle diete low-carb (regime a basso contenuto di carboidrati), infatti vi è una divisione dei nutrienti tra il 43% di proteine, 22,5% di grassi e 34,5% di carboidrati. Può essere consigliata agli adulti che non hanno problemi di salute, che praticano poca attività fisica e che non siano in condizioni fisiologiche particolari, come gravidanza, allattamento, adolescenza.
Questo regime si basa su alcune regole fondamentali:
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- Mangiare ciò che viene indicato sulla dieta: non è possibile fare sostituzioni.
- Non bere alcool: le uniche bevande consentite senza limiti quantitativi sono tè o caffè (anche decaffeinato). Non si può fumare.
- Non sono previsti spuntini, nei fuori pasto si possono consumare solo carote e sedano, senza limiti quantitativi.
- Le insalate e le verdure possono essere condite utilizzando aceto, limone e senape, ma niente olio, maionese o altri condimenti.
- Nel cucinare la carne o le verdure non si deve utilizzare burro, margarina o altri tipi di grassi.
- La carne consumata deve essere carne magra, tipo tacchino o pollo, e si deve sempre togliere il grasso visibile.
- Non importa se non si riesce a mangiare tutto ciò che viene indicato sulla dieta, ma non è permesso fare sostituzioni o aggiungere qualche alimento, bisogna rispettare le combinazioni indicate.
- Questo regime non deve essere prolungato per più 14 giorni.
Gli alimenti principali consumati sono la carne e gli ortaggi. L’apporto di proteine ci consente di perdere peso salvando la massa magra. Come già detto, essendo un regime dietetico squilibrato nei suoi nutrimenti non va seguito per più di 14 giorni. Dopo questa fase cominciano due settimane di mantenimento. La caratteristica di questo regime è che non prevede limite nella quantità degli alimenti e questo è ciò che l’ha resa così famosa.
Alla persona viene dato un Piano Dietetico giornaliero in cui sono indicati i cibi da assumere.
La colazione è uguale per tutti i giorni e prevede: caffè o tè senza zucchero, è permesso l’uso di dolcificanti + 1 fetta di pane integrale + 1/2 pompelmo.[dup_immagine align=”alignright” id=”9170″]
Lunedì:
Pranzo: carne + pomodori + caffè o tè senza zucchero
Cena: pesce + insalata + frutta di stagione
Martedì:
Pranzo: macedonia di frutta di stagione + caffè o tè senza zucchero
Cena: carne alla griglia + verdura mista cotta o cruda
Mercoledì:
Pranzo: tonno + insalata + frutta + caffè o tè senza zucchero
Cena: agnello + insalata
Giovedì:
Pranzo: uova con sale + ricotta + fagiolini o zucchine bollite + 1 fetta di pancarré + caffè o tè senza zucchero
Cena: pollo + peperoni, fagiolini o spinaci
Venerdì:
Pranzo: formaggi magri + spinaci + 1 fetta di pancarrè + caffè o tè senza zucchero
Cena: pesce + insalata o verdura cotta + 1 fetta di pancarré
Sabato:
Pranzo: macedonia di frutta + caffè o tè senza zucchero
Cena: carne magra + pomodori + invidia + lattuga + frutta di stagione
Domenica:[dup_immagine align=”alignright” id=”9173″]
Pranzo: carne magra + pomodori o carote + cavolfiori, broccoli + frutta di stagione + caffè o tè senza zucchero
Cena: carne rossa + insalata mista
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Per quanto riguarda la fase di mantenimento, le indicazioni vengono successivamente suggerite (in un altro libro) e non fanno parte del programma originale del regime Scarsdale.
L’opinione della nutrizionista
Pro – È un po’ difficile trovare degli aspetti positivi in questo regime dietetico, ma osservando bene si può individuare:
1. Una semplicità nell’applicazione.
2. Possibilità di perdere peso in breve tempo: sembra che la perdita di peso sia di circa mezzo chilo al giorno.
3. Non è prevista la grammatura degli alimenti.
4. Un buon senso di sazietà in quanto vengono consumati molti alimenti ad elevato contenuto proteico e di questi vi è una buona varietà.
5. Non vi è indicazione di esercizio fisico e questo può essere indicato per le persone che non hanno molto voglia e/o tempo.
Contro – Vi sono vari aspetti negativi quali:
1. È un regime dietetico non equilibrato nei nutrienti, vi è un elevato contenuto proteico: è una dieta iperproteica che può provocare squilibri all’interno dell’organismo e sovraccaricare fegato e reni.
2. La stima dell’introito calorico giornaliero è molto bassa.
3. Vengono demonizzati alcuni tipi di alimenti come i cereali, i grassi vegetali da condimento come l’olio.
4. La colazione fornisce pochissime sostanze nutritive per affrontare una giornata.
5. Non induce ad una educazione alimentare consapevole in quanto non vi sono indicazione, anche solo generali, di quantità. Questo può avere un effetto negativo su soggetti che non riescono a trattenersi e capire il loro senso di sazietà.
6. È sconsigliata l’attività fisica, per il basso introito calorico, per cui non vi è un’educazione al movimento giornaliero.