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Dieta alcalina: quali sono i cibi giusti

Negli ultimi anni si è diffusa moltissimo la dieta alcalina, un approccio alimentare basato sul presupposto che l’organismo umano sia programmato per funzionare al meglio in un ambiente alcalino.

Ma che significato ha la parola alcalino? È un concetto legato al significato di pH, ossia l’unità di misura che stabilisce se un liquido organico (sangue, urina, saliva, ect.) sia acido o basico, da stabilirsi su una scala da 0 a 14.

Si parla di acidità nel caso il valore di pH sia inferiore a 7, scelto come il valore di neutralità.

Si parla di basicità o alcalinità in caso di valori di pH superiori a 7.

Il valore di pH misura i livelli di ioni idrogeno presenti in un liquido: maggiore è la presenza di questi ioni, maggiore sarà l’acidità della soluzione.

Se un liquido organico è eccessivamente acido, si possono scatenare una serie di disturbi e malattie, dovute alla degenerazione cellulare.

L’aumento della acidità corporea è legato a cause diverse: squilibri alimentari, utilizzo di farmaci, fumo, eccesso di alcool, situazioni di stress, stile di vita sedentario.

Per questo motivo è consigliabile seguire, per un periodo più o meno lungo una dieta alcalina.

Questo tipo di impostazione alimentare, detta anche dieta alcalinizzante, è stata formulata del naturopata Robert Young.

Si basa sulla valutazione costante del pH dell’organismo e sul ripristino della condizione di equilibrio qualora risulti alterato, con conseguenze negative per il sistema immunitario.

Ma come è possibile impostare una alimentazione di tipo alcalino? Sicuramente il presupposto per questo stile alimentare prevede una precisa ripartizione degli alimenti: il 70-80% degli alimenti introdotti giornalmente dovranno essere alcalini (verdura, frutta, noci, semi) e il restante alimenti acidi.

Cerchiamo però di capire come si suddividono gli alimenti in base alla loro alcalinità.

Gli alimenti considerati acidi sono sicuramente quelli ricchi di carboidrati raffinati: pane, pasta di semola, riso, farro e orzo non integrali, prodotti da forno a base di farina OO, cornflakes, gallette di riso e di altri cereali soffiati, i dolci e lo zucchero.

Rientrano in questo gruppo anche le bevande zuccherate, i formaggi e i latticini.

Vi sono poi quelli mediamente acidificanti: la carne, il pesce, la soia e i suoi derivati (in particolare il tofu, il tempeh e il seitan), le noci.

Non vanno esclusi dalla alimentazione: vanno consumati con moderazione. Rientrano, infatti, nella quota del 30% di alimenti acidi consentiti all’organismo, preferendo quelli vegetali e consumando gli altri, in particolare la carne, con minore frequenza.

Gli alimenti considerati alcalinizzanti sono, invece, tutte le verdure, la frutta (anche gli agrumi), il miglio, la quinoa, l’amaranto, il miele, le patate, i legumi freschi o surgelati (fagioli, piselli, fave, lenticchie), l’olio extravergine di oliva, l’olio di lino, alcune spezie ed erbe aromatiche come lo zenzero, il peperoncino, il curry, la salvia, il rosmarino, i semi di finocchio.

Questi alimenti devono essere inseriti ad ogni pasto.

Come si può notare, secondo questo piano alimentare, gli alimenti eccessivamente trasformati e molti degli alimenti di origine animale hanno un effetto acidificante e, per questo, vanno limitati.

È importante sottolineare che questo piano alimentare non ha effetto dimagrante, ma solo disintossicante e depurativo dell’organismo. Se si vuole perdere peso è sempre bene affidarsi ad un professionista della salute.

Maria Paola Zampella

Mi chiamo Maria Paola Zampella e sono un Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze della Alimentazione. Ho conseguito le lauree triennale e magistrale, come anche il diploma di specialista in Scienze della Alimentazione (Scuola CEE – 5 years post-degree) presso l’Università degli Studi di Milano e un diploma di Corso di Perfezionamento relativo al metabolismo proteico presso l’Università degli Studi di Milano. Da tempo mi occupo di alimentazione naturale e consulenze alimentari per diverse situazioni fisiologiche e patologiche accertate dal medico. Su Unadonnasana scrivo articoli nell'area salute, benessere e nutrizione. In passato ho lavorato come coordinatore e formatore ASA/OSS per la Cooperativa Sociale KCS Caregiver, oltre che docente di alimentazione nel ramo alberghiero e di scienze, anatomia, dermatologia ed cosmetica nel ramo acconciatori ed estetico. Mi occupo, a richiesta, di formazione in ambito HACCP, Sicurezza Alimentare e Sicurezza sul lavoro. Ho collaborato anche con un centro tricologico, per un periodo di stage formativo. Sono appassionata di sport e sono in costante formazione per spaziare le mie conoscenze su più campi. Profilo Linkedin: https://www.linkedin.com/in/maria-paola-zampella-a1187a206/

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