Come ricominciare a correre in 3 mosse
Che sia a causa di un infortunio, di pioggia insistente o di mancanza di tempo, stoppare gli allenamenti è sempre molto duro.
Innanzi tutto per la forma fisica, ma anche per la sfera psicologica che ne risente. L’attività fisica è infatti importantissima sia per il corpo che per la mente.
Se è infatti difficoltoso appendere al chiodo le scarpe da corsa per qualche settimana… figuriamoci riprendere a correre!
La voglia di ripartire è tanta e l’istinto di strafare per riprendere il ritmo è forte, ma non bisogna assolutamente cedere! Gli allenamenti devono riprendere gradualmente, sia come durata che come intensità.
Come regola generale è bene iniziare a correre dopo almeno tre ore dalla fine del pasto. Se proprio si ha fame è consentito uno spuntino un’ora prima dell’allenamento.
Preferibilmente bisognerebbe mangiare un frutto (una mela o una banana) oppure una fetta biscottata con marmellata o miele e una tazza di tè.
Vediamo ora le tre mosse da seguire per tornare a correre dopo uno periodo di stop, evitando rischi per la propria salute.
Dopo settimane o mesi di stop la voglia di tornare in pista è tanta, ma il fisico potrebbe non reggere uno sforzo troppo intenso.
Il rischio di tornare subito a correre come prima è quello di infortunarsi e dover stare fermi altri mesi. Dunque il modo più semplice per evitare “incidenti” è ripartire dalla camminata.
Non una maratona ma neppure una passeggiata blanda.
L’obiettivo è mezz’ora di camminata a ritmo sostenuto, per almeno 3 o 4 sessioni di allenamento. Se la fatica si fa sentire anche la camminata si può riprendere gradualmente, iniziando da 10-15 minuti e aumentando ogni volta di 2-3 minuti.
Raggiunto il primo obiettivo è possibile alternare 3 minuti di camminata a 2 minuti di corsa, andando progressivamente a diminuire la camminata e aumentare la corsa fino ad arrivare alla corsa senza stop.
La corsa è così stimolante che il desiderio è quello di praticarlo ogni giorno?All’inizio però è meglio evitare.
L’ideale è infatti alternare alla corsa un giorno di “riposo”. Qualche doloretto è fisiologico, ma se il fastidio è localizzato e permane per diversi giorni significa che si sta caricando troppo. Dall’allenamento successivo sarà dunque consigliato ridurne l’intensità.
Cosa fare durante il giorno di riposo? Potenziamento! Rinforzare i muscoli delle gambe serve per permettergli di assorbire il peso del resto del corpo, impedendo di provocare infiammazioni ai tendini.
Prima di correre è bene eseguire alcuni esercizi per sciogliere le [dup_immagine align=”alignright” id=”964427″]articolazioni, la schiena e le anche.
Importantissimo è anche fare degli esercizi di allungamento (stretching) alla fine dell’allenamento.
Per correre nel modo corretto, senza traumi per le caviglie e le ginocchia, è consigliato utilizzare scarpe con la suola ammortizzata.
Scegli inoltre un terreno più “morbido”: un prato, un parco, una strada sterrata. L’asfalto, almeno per i primi tempi, è sconsigliato in quanto ammortizza meno e potrebbe causare fastidi alle articolazioni.
Oltre al tipo di terreno, per salvare le articolazioni, bisogna porre attenzione alle pendenze.
Per il primo mese occorre, infatti, evitare salite e discese che rappresentano una vera “sfida” per i muscoli, la schiena e le articolazioni.
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