Castellammare del Golfo, cosa vedere nella perla trapanese: dalla Riserva dello Zingaro al castello arabo-normanno

Dalle tante calette al castello a picco sul mare, passando per la Riserva Naturale dello Zingaro e il borgo marinaro di Scopello: ecco cosa vedere assolutamente a Castellammare del Golfo.

12/11/2017

Il mare che bagna la provincia di Trapani è considerato, a ragion veduta, uno dei più belli d’Italia nonché tra i più ricercati del mercato turistico e Castellammare del Golfo è certamente una delle perle della costa nord-occidentale sicula, sia per le sue attrazioni paesaggistiche sia per l’abbagliante splendore della sua costa. Un luogo imperdibile da inserire all’interno di un viaggio in Sicilia ma anche da visitare isolatamente come unica meta per l’estate e non solo.

D’altronde al solo arrivo a Castellammare del Golfo tutto ciò che c’è da vedere, con la sua ricchezza naturalistica unita al patrimonio culturale e archeologico, permette ai visitatori di immaginare percorsi ampi e soddisfacenti per ogni tipo di viaggiatore.

5 cose imperdibili da vedere a Castellammare del Golfo

Riserva dello Zingaro

Immancabile una gita in barca organizzata dal porto di Castellammare del Golfo, alla scoperta delle tante calette tra orizzonti spettacolari, antiche tonnare e tuffi nel mare azzurro. Area protetta e incontaminata, la Riserva dello Zingaro con le sua ricca flora e fauna si affaccia sul Tirreno tra Castellammare del Golfo e Trapani, fino a toccare in parte il comune di San Vito Lo Capo.

Oltre alla possibilità di attraversarla in motoscafo, i più audaci potranno battere il sentiero principale della riserva, circa 7 km dall’ingresso Sud di Scopello a quello Nord di San Vito Lo Capo per 2 ore di immersione nella natura. Nella riserva è possibile visitare diversi poli museali, come il Museo Naturalistico, il Museo delle Attività Marinare, il Museo della Civiltà Contadina e il Museo della Manna.

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Castello Arabo-Normanno

Quasi a picco sul mare sorge la costruzione attribuita agli Arabi, che lo eressero sulle rovine di fortificazioni precedenti intorno al X secolo, su uno sperone roccioso sul mare che tramite un ponte levatoio è collegato alla terraferma.

Ampliato da Normanni e Svevi e passato nelle mani di diverse famiglie nobiliari, oggi il cosiddetto “Castello a mare” è di proprietà pubblica e ospita il Polo Museale “La memoria del Mediterraneo”, con una sezione archeologica e una delle attività marinaresche che conserva e valorizza il patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico della città, e il Museo Etno-Antropologico Annalisa Buccellato dedicato alla civiltà contadina e ai mestieri artigiani.

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Spiagge e calette

Tantissimi i tratti della costa castellammarese che meritano di essere visitati, a partire dalla spiaggia più grande e più nota per la sua sabbia finissima, “La Plaja”, che ha inizio subito dopo la foce del fiume San Bartolomeo. Nei pressi del porto, poi, sono da visitare Cala Petrolo e la piccola spiaggia della marina, per poi proseguire nel Vallone delle Ferle o San Giuseppe fino alla zona di punta Pirale e alla Costa dei Gigli.

Nella successiva zona di Punta Falconera, detta “Cala Bianca”, sarà possibile ammirare le rocce bianche e lucenti della costa e le tante calette che si susseguono numerose tra le insenature del golfo (Punta del Grottaro, Cala Rossa, Punta Gran Marinaro, Pizzo di la ‘Gna Cara, Baia di Guidaloca, Puntazza, Creta, la tonnara di Scopello, Cala Muschi, Baia Luce, Punta Pispisa, Cala dell’Ovo, Cala Mazzo di Sciacca, per ricordare le più note).

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Chiese e monumenti

C’è solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti luoghi di culto da visitare in città, a partire dalla Chiesa Madre (detta “la Matrici”) nel centro della vecchia Castellammare e al limite della città murata, per proseguire poi con la chiesa della Madonna della Scala a valle del Belvedere castellammarese, la chiesetta di epoca medievale della Madonna del Rosario, detta “di l’agnuni” (“dell’angolo”), la chiesa di San Giuseppe nel quartiere Petrazzi coi suoi cinque meravigliosi altari e infine la chiesa di Santa Rita, storica meta di pellegrinaggi cittadini.


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Il borgo marinaro di Scopello

Sorto su quello che pare fosse il sito delle mitica città di Cetaria, all’ombra dei Faraglioni, nella sua versione attuale risale al XVII secolo e ospita un baglio seicentesco attorno al quale è sorto un piccolo agglomerato contadino e la piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie. Un panorama mozzafiato per un piccolo angolo di paradiso.

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