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Qual è il monastero toscano dov’è stata girata La Casa di Carta

La serie tv La Casa di Carta è ormai arrivata alla terza stagione raggiungendo un successo planetario. Fra le location scelte per raccontare le avventure dei protagonisti anche un monastero toscano. Le prime stagioni dello show sono state ambientate a Madrid con la banda pronta a compiere la rapina più grande mai organizzata, colpendo la Zecca spagnola.

La Casa di Carta racconta il colpo grosso alla Fábrica Nacional De La Moneda y Timbre di Madrid, ossia la Zecca di Stato Spagnola. Gran parte della storia è all’interno dell’edificio, mentre le riprese esterne sono state svolte nella città spagnola. La facciata della Zecca di Stato in realtà è l’ingresso del celebre Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC). Tutte le scene sono state girate di sabato e domenica quando non c’erano i lavoratori. Nella nuova stagione dello show la produzione ha deciso di spostarsi in Italia per girare alcune scene.

La Casa di Carta, dove è stata girata la terza stagione

Dove è stata girata la terza stagione della Casa di Carta? Ora che la rapina è stata compiuta i personaggi sono pronti a spostarsi in giro per il mondo. La location principale dello show è rimasta Madrid, ma i protagonisti si muovono anche in altri luoghi come l’Argentina, Java, in Indonesia, e Firenze, in Italia.

La terza stagione inizia con la decisione di Tokyo di abbandonare Panama. La ragazza si trova con Rio che viene catturato dall’Europol ed estradato in Spagna. La banda dunque decide di riunirsi per aiutare l’amico, guidata dal Professore. Il piano? Aiutare Rio ed effettuare un’altra grande rapina. Il piano inizia con una bomba di banconote che esplode di fronte alla Banca Centrale in Italia. Poi il Professore riunisce il gruppo in un monastero in Toscana.

Quali sono le location? Nelle nuove puntate Helsinki e Nairobi si trovano in Argentina, mentre il Professore e Raquel sono volati in Thailandia. Monica e Denver sono diventati genitori e si sono trasferiti a Java, in Indonesia, mentre Tokyo e Rio sono volati a Panama, sulle isole San Blas. Mentre tutte le scene sono state girate nelle giuste location, quelle ambientate in Indonesia in realtà sono state realizzate in Thailandia, per la precisione a Pattaya, a Patong e sull’isola di Phuket.

Il cast della Casa di Carta è sbarcato anche in Italia. In alcune scene infatti Il Professore e Berlino sono a Firenze e si muovono fra Piazza Duomo e Piazza della Signoria. Fra i luoghi più belli c’è senza dubbio il Monastero, trovato anni prima da Berlino e ristrutturato.

La Casa di Carta, dove sono state girate la prima e seconda
stagione

La prima stagione della Casa di Carta è stata ambientata soprattutto a Madrid e Toledo. Le scene interne sono ambientate nel Consejo Superior de Investigaciones Cientificas, mentre quelle esterne sono della Fabrica Nacional De La Moneda y Timbre con riprese effettuate solo nel week end.

Non solo: nella prima serie vengono mostrate delle scene in cui tramite le rotative vengono stampate delle banconote. Queste immagini sono state realizzate nella sede del quotidiano spagnolo ABC. Infine il tetto della Zecca di Stato in realtà è la Scuola di Ingegneria Spaziale ed Aeronautica di Madrid, che si trova all’interno del Politecnico Universitario della Capitale.

Nella prima stagione ci sono anche numerose vedute della città, alcune delle quali sono stati realizzati negli studi televisivi. Ad esempio Parigi e il Museo delle Scienze. Infine la tenuta di campagna in cui Il Professore progetta il colpo si trova a Toledo.

La Casa di Carta, le location in Italia

In Italia sono state girate moltissime scene della terza stagione della Casa di Carta. Nelle nuove puntate della serie tv Berlino (Pedro Alonso) incontra a Firenze Il Professore. Lo saluta in italiano, poi i due lasciano Piazza Duomo, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, e raggiungono Piazza della Signoria. Le riprese si spostano poi sul punto più alto della città, ossia Piazza Michelangelo.

In seguito i due salgono in auto e si recano in un posto misterioso. Si tratta di un monastero ristrutturato in cui i monaci hanno fatto voto di perpetuo silenzio. Il luogo in cui si rifugiano i criminali esiste veramente ed è un monastero che si trova a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, nella campagna toscana.

Le riprese della Casa di Carta in Italia sono state blindatissime, ma ad annunciare l’arrivo del cast dello show a Firenze era stato proprio il sindaco Dario Nardella con un messaggio pubblicato su Twitter. “Benvenuto a Firenze al cast della #casadicarta, serie tv di grande successo – aveva scritto -. Invito Il Professore & C. a vedere la Torre della Zecca: non è la Zecca di Madrid, ma qui nel ‘300 si coniava il fiorino e oggi offre una bellissima vista della città”.

Il Professore e il legame con l’Italia

Alvaro Morte, che interpreta il Professore, d’altronde ha un legame molto forte con l’Italia. Il pubblico ha imparato a conoscerlo grazie a Il Segreto e in seguito alla Casa di Carta. L’attore è stato spesso ospite di Verissimo, dove si è raccontato, e ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair.

“Qualche tempo fa invece ero a Londra e non riuscivo a passeggiare con la mia famiglia – ha confessato a Silvia Toffanin, parlando dell’enorme successo della serie -. Ogni 20 metri mi fermavano per un selfie. La cosa strabiliante è che erano fan di ogni parte del mondo: Thailandia, Messico, Polonia… Mi godo il successo, so che non durerà per sempre. [..] Il successo della Casa di Carta nasce dal fatto che presenta un giusto mix di azione, dramma e commedia. Non oso sperare che una serie scateni la rivoluzione, ma mi piacerebbe che aiutasse a pensare a questo mondo in cui la bellezza è così iniquamente distribuita e in cui esistono situazioni disperate come quelle dei rifugiati”.

Non a caso l’accoglienza in Italia è stata molto calorosa, con migliaia di fan a caccia dei protagonisti della Casa di Carta, pronti a scattare un selfie o farsi fare un autografo da Rio, Tokyo o Berlino.

Foto credits Agenzia Fotogramma

Valentina Vanzini

Classe 1987, laureata in Educazione e Sistemi Editoriali all’Università di Roma Tor Vergata, Valentina Vanzini lavora da sempre sul Web e per il Web. Negli anni ha accumulato esperienze e collaborazioni in giro per il mondo, da Parigi a Roma, sino a Milano. Ha lavorato come Editor in Chief e copywriter, scoprendo tutto ciò che la circondava attraverso la scrittura e affrontando tantissime tematiche differenti. Il suo super potere è la curiosità che la spinge a sperimentare e cercare novità. Un viaggio che ha portato Valentina a studiare e insegnare Didattica della Shoah, ma anche a scrivere romanzi. Ha esordito con "Quando l'amore fa scintille" con Rizzoli, mentre "Mia suocera è un mostro" è il titolo del suo libro pubblicato con Newton Compton Ha pubblicato anche "Natale con i suoi" e "Come vendicarsi dell'ex (e farla franca)".

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Valentina Vanzini

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