Federico Fellini, dalla Romagna all’Oscar

Venti anni fa moriva un grande artista italiano Federico Fellini. La sua città, Rimini, lo ricorda con tante iniziative per riscoprire i film e le frasi celebre del regista romagnolo

07/05/2013

Anno magico il 2013 per un grande regista italiano: Federico Fellini. Quest’anno ricorrono infatti i 60 anni de I vitelloni e di Agenzia matrimoniale, i 50 di Otto ½, i 40 di Amarcord, i 30 di E la nave va. Sono anche 20 anni che Fellini ci ha lasciato, poco dopo aver ricevuto l’Oscar alla carriera, e la sua città natale lo ricorda quest’anno con tanti eventi.

[dup_immagine align=”alignleft” id=”14996″]Fellini e Rimini

Federico Fellini nasce a Rimini nel 1920, ma presto si trasferisce a Roma, dove rimane fino alla morte il 31 ottobre 1993. Non tornerà mai a Rimini e non la citerà mai direttamente, ma la città romagnola sarà comunque una costante dei suoi film e nel suo ricco immaginario. Pensate a I Vitelloni, ambientato sulla costa adriatica, ad Amarcord (in dialetto romagnolo significa “mi ricordo”) racconto implicito della vita nel riminese Borgo San Giuliano, ancora oggi caratteristico quartiere della città.
Andando a Rimini non ritroverete la “Rimini di Fellini”, una città che, per ammissione dello stesso maestro, è stata “un po’ inventata, un po’ sognata, un po’ ripensata”. Potrete però visitare la tomba del regista, contrassegnata dal monumento di Arnaldo Pomodoro, e potrete partecipare alle iniziative che per tutto il 2013 la città dedica al regista, il Fellinianno. In cineteca ci saranno proiezioni di film e documentari con interventi, tra gli altri, di Gianfranco Angelucci, sceneggiatore e amico di Fellini. Nel museo cittadino, fino al 31 ottobre, ci sarà la mostra “Il libro dei sogni” con i disegni del regista dagli anni ’60 al 1990. La notte rosa della Riviera Romagnola (5 luglio) avrà come motto la parola magica di 8 ½ “Asa Nisi Masa”, sequenza fonetica che richiama la parola “anima”, e tra concerti, degustazioni, proiezioni e letture ci saranno anche “eventi fellineschi”.


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Breve filmografia

[dup_immagine align=”alignright” id=”15020″]Federico Fellini ha avuto una carriera di successo, anche all’estero con due Oscar come miglior film straniero per La strada e 8 ½.
Il primo film da regista è Luci del varietà del 1950. Da non perdere La dolce vita (1960) con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, splendido ritratto dell’Italia del boom economico.
Avete visto To Rome with Love di Woody Allen? Bene, il regista americano si è ispirato a un film italiano, Boccaccio ’70, alla cui regia c’era, tra gli altri, anche Fellini.
Gli ultimi lavori del regista risalgono alla fine degli anni ’80: Intervista e La voce della luna, con un giovane Roberto Benigni.
In molti han chiesto all’artista quale fosse il suo film preferito, ma Fellini ha sempre ripetuto: “Questa visione di un padre compiaciuto dei propri figlioli mi è proprio estranea”.

[dup_immagine align=”alignleft” id=”15014″]Frasi celebri

Fellini è sempre stato anche un artista del linguaggio. Ha ispirato il termine “fellinesco”, con cui oggi si indica un modo di fare cinema in cui realtà e finzione sono percepiti come una sola cosa (“avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo”, ha commentato all’epoca). Ci ha lasciato frasi celebri legate all’immaginazione, come “L’unico vero realista è il visionario” o “spesso le cose interessanti sono le più folli”.
“Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare”, ripeteva Fellini, che in 40 anni di carriera ci ha mostrato tutto, persino la Rimini del suo cuore.