Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana donna nello spazio
Sei mesi nella stazione spaziale internazionale per svolgere alcuni progetti tra cui uno studio sulle cure per l'osteoporosi
Parte il 24 novembre 2014 la prima donna astronauta italiana (terza europea) ad essere lanciata in orbita. Si chiama Samantha Cristoforetti, 37 anni, trentina, viso semplice e sorridente. Era emozionata a Palazzo Chigi durante la presentazione della sua missione, la missione Futura, nella stazione spaziale internazionale, la stessa che ha da poco ospitato un altro italiano, Luca Parmitano, di cui Samantha prende il testimone. L’astronauta italiana resta sei mesi nello spazio per portare avanti otto studi in assenza di gravità. Si passa dall’analisi della fisiologia umana, un progetto che potrebbe contribuire allo sviluppo di cure per l’osteoporosi, allo studio del sonno, da una stampante in tre dimensioni in grado di funzionare anche in assenza di peso per realizzare pezzi di ricambio utili per le lunghe missioni spaziali fino all’analisi di campioni di cellule.
Sia il nome che il logo della missione sono stati scelti in base a un contest online. In particolare l’immagine ufficiale di Futura, mostrata per la prima volta qualche giorno fa a Palazzo Chigi, è l’opera di un 32enne torinese, Valerio Papeti, che ha ottenuto la possibilità di incontrare Samantha e seguire in diretta il lancio della italiana in orbita.
L’astronauta italiana è laureata in ingegneria aeronautica ed è pilota dell’aeronautica militare. Per poter partecipare alla missione ha superato ben 8mila concorrenti. Parla sei lingue diverse e sarebbe felice di poter essere un esempio per le donne che hanno il suo stesso sogno: andare nello spazio.
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Per chi volesse seguire le avventure spaziali di Samantha è già attivo l’account Twitter @AstroSamantha