LOVE. A Milano l’arte contemporanea incontra l’amore
Apre a Milano LOVE, la mostra in cui l'arte contemporanea incontra l'amore. Il Museo della Permanente, dal 17 marzo al 23 luglio 2017, ospita un'esposizione di 39 opere iconiche.
Apre a Milano LOVE, la mostra in cui l’arte contemporanea incontra l’amore.
[dup_immagine align=”alignleft” id=”234313″]Il Museo della Permanente, dal 17 marzo al 23 luglio 2017, ospita un percorso curato da Danilo Eccher attraverso 39 opere sul tema universale più coinvolgente, con l’intento di conciliare la fruizione dell’arte contemporanea – non sempre così apprezzata – con i grandi numeri. La mostra LOVE riesce a coniugare la scelta rigorosa e sapiente del curatore – che ha privilegiato opere di enorme qualità – con lo spirito più leggero e giocoso del fil rouge che tiene insieme la raccolta.Potrai vedere pezzi di Yayoi Kusama, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente e molti altri artisti che probabilmente riconoscerai attraverso le loro opere, chiamati a raccolta per raccontare l’amore dal loro punto di vista, tracciando un percorso fortemente emotivo.
Tra le opere iconiche, Love di Robert Indiana – un quadrato di lettere che dagli anni ‘60 risiede [dup_immagine align=”alignright” id=”234315″]nell’immaginario collettivo di tutti; Smoker #3 (3-D) di Tom Wesselmann è un’immagine volutamente stereotipata di erotismo pop; l’intramontabile One Multicoloured Marilyn (Reversal Series) di Andy Warhol e il pulsante Coração Independente Vermelho #3 (PA) di Joana Vasconcelos.
Alcune video-installazioni raccontano i differenti linguaggi degli artisti: l’amore è raccontato nell’ingannevole impianto teatrale di God (2007) di Ragnar Kjartansson e nelle romantiche e storiche scene dei baci cinematografici in Love (2003) di Tracey Moffatt.
Leggi anche: Taglie americane e taglie italiane: convertitore e come districarsi
Voci distorte di un mondo oscuro, fiori giganti di cartapesta che alludono a una bellezza inquietante, sono invece i protagonisti dell’opera The Clearing (White, yellow, blue and black) del 2015 di Nathalie Djurberg e Hans Berg. L’arte e la scrittura raccontano indelebili frammenti di vita attraverso l’intima e luminosa grafia di Tracey Emin con My Forgotten Heart (2015); fragilità e timore si manifestano in tutta la loro evidenza nei corpi torturati e feriti delle sculture femminili di Mark Manders.
Con Francesco Vezzoli il linguaggio scultoreo e quello filmico dialogano in maniera seducente: in The Eternal Kiss (2015) gioca sull’amore impossibile, fatto di lacrime sguardi e labbra sfiorate.
[dup_immagine align=”alignleft” id=”234316″]Crystal Gaze (2007) di Ursula Mayer presenta modelle eteree, bellissime e lontanissime, prive di respiro, manichini eleganti dai sentimenti impossibili sul vortice del peccato. Lo stesso feticistico rapporto con la statuaria classica è quello di Vanessa Beecroft che privilegia il corpo reale delle modelle e la fotografia come in VBSS.003.MP (2006).
L’arte è anche musica: a completare il caleidoscopico quadro di sensazioni Coração Independente Vermelho #3 (PA) [Red Independent Heart #3 (AP)], il gigantesco cuore fatto di posate di plastica rosse di Joana Vasconcelos che canta, con la voce di Amalia Rodriguez, l’incanto del fado.
Potrebbe interessarti: Guida alle taglie di abbigliamento dei neonati
La mostra è una rassegna unica che esibisce le svariate sfaccettature dell’Amore per terminare con una call to action nei confronti dei visitatori che sono invitati a lasciare la propria testimonianza all’interno del percorso espositivo, creando un’opera d’arte nuova, che crescerà giorno dopo giorno.
Dove e quando
LOVE
Museo della Permanente, Via Filippo Turati 34, Milano
Dal 17 marzo al 23 luglio 2017
Orari: tutti i giorni 9.30 – 19.30