Lo chiamavano Jeeg Robot – arriva al cinema il supereroe italiano con il volto di Claudio Santamaria.
Il regista Gabriele Mainetti è stato abile nell'ispirarsi a un genere di grande successo senza scadere nell’imitazione: gli amanti dei superhero movies potranno essere solleticati dalle analogie e dalle sottili citazioni ma certamente apprezzeranno l’assoluta originalità della sceneggiatura.
Appena uscito nelle sale, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti è già stato acclamato come il primo e unico film su un super-eroe italiano. Recitato in romanesco, con ambientazioni e una regia alla quale ci possono aver abituate serie tv come Romanzo Criminale e Gomorra, Lo chiamavano Jeeg Robot racconta l’avventura di un piccolo delinquente di borgata che si ritrova improvvisamente con una forza sovraumana e l’imbarazzante dilemma di come impiegarla. Sradicare un bancomat e comprarsi un impianto di home-cinema o salvare delle vite?
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Tra scene splatter che omaggiano a Tarantino e una storia d’amore che ha come limite le brutture del mondo, Lo chiamavano Jeeg Robot è una perfetta trasposizione delle saghe dei supereroi americani: Hell’s Kitchen si trasforma in Tor Bella Monaca, mentre i personaggi Marvel – divinità contemporanee che si muovono su un Olimpo fatto di grattacieli tra New York e Gotham City – si distillano in Enzo e Lo Zingaro. Lo scontro finale tra eroe e anti-eroe avviene nella sede della moderna mitologia italiana: lo stadio. La divina Roma resta sempre molto lontana, uno sfondo cartonato rispetto allo squallore della vita quotidiana, fatta di piccola delinquenza e grandi crudeltà.
Il regista Gabriele Mainetti è stato abile nell’ispirarsi a un genere di grande successo senza scadere nell’imitazione: gli amanti del genere superhero movie potranno essere solleticati dalle analogie e dalle sottili citazioni ma certamente apprezzeranno l’assoluta originalità della sceneggiatura. Di Mainetti, in collaborazione con Michele Braga, anche la colonna sonora: le musiche originali sono punteggiate da alcune chicche, tra cui la canzone “Un’emozione da poco” della Oxa interpretata da Marinelli e la cover di Jeeg Robot cantata da Santamaria.
Vai a vedere Lo chiamavano Jeeg Robot se:
- Vedi solo film in cui gli attori sono superlativi.
- Non senti la necessità di storie romantiche a lieto fine.
- Hai una passione per i cattivi ragazzi: Luca Marinelli è un “villain” diabolicamente bello, che non fa rimpiangere nemmeno per un istante il più osannato Joker d’oltreoceano
- Se tu o il tuo compagno siete nati dopo gli anni ’70 e siete cresciuti a pane e cartoni animati giapponesi, in particolar modo quelli di Go Nagai, creatore di Mazinga Z, Goldrake e Jeeg Robot d’acciaio.
- Se vuoi stupirti perché un regista italiano ha creato un film che non ha nulla da invidiare ai prodotti hollywoodiani.
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