Il part time orizzontale, verticale e misto

Lavorare part – time è un desiderio o una vera opportunità ? Che cosa spinge molte donne ed in particolare le mamme a pensarci almeno una volta? Vantaggi e svantaggi del part time: esploriamo questo fenomeno dal punto di vista femminile.

12/02/2013

Lavorare part time. Un desiderio al femminile?

Lavorare solo metà giornata, o solo alcuni giorni a settimana. Recuperare tempi, spazi,  interessi da coltivare insieme e oltre il lavoro. Quanti di noi ci hanno pensato almeno una volta? Ed è vero che questo pensiero è più frequentemente un pensiero al femminile? Un desiderio ancora più presente tra le mamme di ritorno al lavoro?
I dati sembrano confermarlo: la media italiana di impieghi part-time riguarda per il 30% la componente femminile e per il 6% quella maschile.  E’ così anche negli altri Paesi europei, dove il part time è molto più diffuso anche in ruoli di management. Un esempio su tutti: in Olanda il 48% di chi ha un impiego, ha firmato un contratto a tempo parziale. Non è ancora così in Italia, dove il valore medio del 15, 5%, benché in crescita, si riferisce troppo spesso a soluzioni di precarietà, stagionalità o ripiego. E’ indubbio che  nella nostra società sempre più “liquida”, la richiesta di lavoro part time deve invece diventare una reale possibilità, una scelta e non un ripiego.

Maternità e lavoro part time: quali possibilità?

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Lavorare o occuparsi a tempo pieno dei bambini? E’ un pensiero che ricorre tra le madri. Un pensiero che spesso arriva dagli altri, dal coro, come lo chiama Concita De Gregorio nel suo libro “Una madre lo sa“. “Il coro. Lo sguardo che approva e che rimprovera. Quelli che sanno sempre cosa si fa e cosa no. Cosa sia una “buona madre” lo decidono gli altri”.  E a volte sono gli altri a pensare che una buona madre è una madre che non lavora.


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Secondo John Bowlby, psichiatra e cognitivista, la funzione principale della madre o della figura di riferimento è quella di fornire al bambino una base sicura: far capire che i genitori sono un punto di riferimento su cui può contare. Si può essere base sicura per i propri figli senza sacrificare la professione.  Una madre soddisfatta e realizzata comunica felicità, sicurezza, benessere e rende autonomi i propri figli. Tutte le educatrici delle scuole d’infanzia continuano a ripetere a noi mamme che  il bambino della madre sorridente accetta molto meglio il distacco, ad esempio nel lasciarlo al nido,  rispetto al figlio della madre iperprotettiva che lo lascia con il viso contratto dal senso di colpa.
Il part time presenta diverse soluzioni per conciliare lavoro e maternità, contratti a tempo parziale di tipo:

  • orizzontale quando la riduzione d’orario è riferita al normale orario giornaliero
  • verticale quando la prestazione è svolta a tempo pieno, ma per periodi predeterminati nella settimana, nel mese e nell’anno
  • misto quando il rapporto di lavoro a tempo parziale è articolato combinando le modalità orizzontale e verticale.

Il sito dell’Inps illustra con chiarezza norme, diritti e obblighi relativi a ciascuna tipologia di contratto part time.

 Part time tra vantaggi e svantaggi

I vantaggi sembrano evidenti:

  • l’impatto positivo sul mercato del lavoro grazie alla diffusione del part time
  • la possibiltà di modulare gli impegni di lavoro e conciliarli con le diverse età della vita
  • la soddisfazione che è, secondo molti studi, del tutto simile tra impiegati a tempo pieno o parziale.

E  i contro?


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  • la minore retribuzione oraria
  • la poca flessibilità concessa dalle norme contrattuali (una volta firmato il part time non è scontato poter tornare al full time)
  • le minori possibilità di apprendere e crescere in termini di carriera.

In definitiva il vero vantaggio  si verifica solo se c’è la possibilità di scegliere la soluzione più adatta a se stessi, alle necessità della famiglia e alle reali occasioni di lavoro. E magari valutare soluzioni ancora diverse come il coworking.