“I nostri sogni”: il mondo della disabilità incontra la magia del cinema

 “I nostri sogni” è il cortometraggio hi-tech scritto, diretto e interpretato da un gruppo di giovani disabili. A luglio l’anteprima al Giffoni Film Festival.

01/03/2023

Come aiutare degli adolescenti affetti da varie forme di disabilità a tirare fuori il proprio estro creativo e i talenti nascosti? La risposta è nel progetto “I nostri sogni”, pronto a conquistare i riflettori di una rassegna internazionale di grande prestigio, il Giffoni Film Festival. “I nostri sogni” è un progetto nato lo scorso settembre su iniziativa della startup innovativa Elive, realtà specializzata in produzione di video e in tecnologie all’avanguardia – tra cui realtà aumentata e realtà virtuale – in partnership con FMRI (OnlusFederazione Malattie Rare).

UnaDonna è media partner di questa interessante iniziativa. Ma di cosa si tratta esattamente?

Chi sono i protagonisti del progetto “I nostri sogni”

L’idea di un percorso – che culminerà nella realizzazione di un cortometraggio da presentare a Giffoni – in grado di stimolare l’apprendimento e la creatività di un gruppo di adolescenti affetti da varie forme di disabilità, è nata durante la pandemia. La lampadina si è accesa nella mente del regista e digital creator di E-Live Riccardo Denaro. “Gli adolescenti – spiega il regista – hanno urgenza di raccontare e raccontarsi. “I nostri sogni” nasce dal desiderio di far immedesimare lo spettatore del corto cinematografico che realizzeremo nella vita degli adolescenti che convivono quotidianamente con il dramma della disabilità e delle malattie rare e complesse”.

I nostri sogni” si distingue da altre iniziative in quanto coinvolge in maniera innovativa un gruppo di 24 adolescenti, dai 13 ai 20 anni, affetti da malattie rare e complesse. I ragazzi sono attivamente coinvolti in tutte le fasi del progetto: stesura della sceneggiatura, scelta degli attori, pre-produzione del cortometraggio, gestione dei canali social dell’iniziativa e così via. Il tutto avviene in co-produzione con Giffoni Innovation Hub e Virgo Production, in partecipazione con Rai Cinema Channel, con il supporto di Film Commission Piemonte e di ALMED, l’alta scuola di formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.


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Le star del cinema e della musica in campo per “I nostri sogni”

In prima fila per la realizzazione del cortometraggio “I nostri sogni”, insieme ai ragazzi disabili coinvolti nel progetto, c’è anche l’affascinante attore pugliese Ettore Bassi. Protagonista di serie tv di grande successo, come Un posto al sole, Carabinieri, Rex, Giuseppe Moscati – L’amore che guarisce, La porta rossa e Svegliati amore mio, Ettore Bassi ha accettato di partecipare all’iniziativa con grande entusiasmo e generosità. Nel film interpreterà il ruolo dell’educatore, una figura centrale.

Le sorprese non finiscono qui. La colonna sonora de “I nostri sogni” sarà infatti realizzata appositamente per l’occasione da Ascanio e Jaro. Il brano, che verrà registrato nei prossimi giorni, nasce proprio dalla collaborazione tra Ascanio – reduce dal successo di Amici di Maria De Filippi e amatissimo dai giovani grazie al brano “Margot”-, Giacomo Roggia in arte Jaro – già producer multiplatino per artisti come Shade e J-AX – Rory Di Benedetto, coautore e compositore per artisti come Marco Mengoni e Anna Tatangelo e infine Carlo Montanari, coautore/compositore che ha collaborato con artisti come Thomas (Amici di Maria De Filippi) per il brano disco d’oro “Il sole alla finestra”. A questo punto, non resta che impostare un bel Save the Date in attesa del Giffoni Film Festival, che si svolgerà dal 20 al 29 luglio 2023 come sempre a Giffoni Valle Piana (Salerno).

 

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Perché “I nostri sogni” è così speciale

I motivi per cui seguire con interesse il progetto “I nostri sogni” sono davvero tanti. Ad esempio, la tecnica cinematografica è innovativa. Verrà infatti utilizza la realtà virtuale e la produzione dello short film sarà realizzata sia nella versione lineare in 16:9 che non lineare in VR 360°, in modo da consentire la visione del film in modalità immersiva attraverso un visore 3D.

Dopo l’anteprima assoluta al Giffoni Film Festival, lo short film “I nostri sogni” sarà distribuito sulle piattaforme Rai Cinema Channel e Rai Cinema Channel VR. Prepara i pop corn! Come già accennato, poi, “I nostri sogni” è pensato dai giovani per i giovani e sono i ragazzi stessi ad affiancare il team di Elive nella gestione dei canali social del film: Facebook (I Nostri Sogni), Instagram (@__inostrisogni) e TikTok (inostrisogni). Foto e video accompagnano di settimana in settimana il work in progress del cortometraggio.


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A che punto è il progetto

Il progetto, intanto, è ufficialmente entrato nel vivo. Come già detto, “I nostri sogni” è un corto cinematografico scritto, diretto e interpretato da ragazzi disabili. Nei mesi scorsi, i 24 giovani protagonisti sono stati coinvolti in un coinvolgente laboratorio creativo – a Torino – di Storytelling, Video e Social. Hanno incontrato numerosi professionisti del settore e hanno scoperto come nasce una storia per il cinema, come si devono organizzare le attività, come realizzare uno storyboard.

Hanno capito come scegliere la location giusta e appreso le varie tecniche per la realizzazione di un corto cinematografico. Il tutto con il supporto degli educatori di FMRI. Un’esperienza creativa, divertente e formativa che potrai rivivere anche tu, insieme a loro, attraverso i canali social de “I nostri sogni”. Momento conclusivo del laboratorio è la stesura della sceneggiatura. Prossimo step, con l’arrivo della primavera, i ciak e le riprese dello short film.

La trama de “I nostri sogni”

I nostri sogniporterà sul grande schermo il tema della disabilità e delle malattie rare nelle sue varie forme, tema raccontato attraverso gli occhi dei protagonisti, che accompagneranno lo spettatore nel loro mondo. La storia, arricchita da numerosi effetti speciali, è un viaggio immaginario verso il Pianeta dei Sogni, “il luogo dove tutto quello che desideriamo, tutto quello che speriamo è lì ad aspettarci”. Tra sogno e realtà i giovani disabili, attraverso un entusiasmo travolgente, porteranno sullo schermo i sogni, le fragilità, l’amicizia, il divertimento ma anche le difficoltà vissute in prima persona e dalle loro famiglie.

Un argomento sempre d’attualità. Il 28 febbraio 2023, infatti, è la Giornata mondiale dedicata alle Malattie Rare (Rare Disease Day). Si tratta, lo ricordiamo, di un ampio ed eterogeneo gruppo di patologie accomunate da una bassa prevalenza nella popolazione (inferiore a 5 individui su 10mila), ma che in realtà sono molto più diffuse di quanto si immagini. Colpiscono, infatti, 30 milioni di cittadini in Europa e almeno 300 milioni nel mondo.

Le parole di Luca Nave (FMRI)

Il dottor Luca Nave (FMRI) che ha lavorato con i ragazzi durante lo sviluppo del progetto del corto cinematografico ha risposto ad alcune domande, ecco cosa ci ha raccontato.

“Qual è stata la cosa che ti ha più colpito/sorpreso durante la prima fase del progetto?”

Durante la prima fase mi ha profondamente colpito l’affiatamento che si è venuto a creare all’interno del gruppo. Dopo un po’ di timidezza iniziale, le ragazze e i ragazzi si sono sentiti a loro agio per esprimere la loro creatività, i pensieri e le emozioni. Tra di loro si è creata una relazione speciale, un’amicizia che sta continuando oltre il progetto. So che alcuni si sentono e si vedono indipendentemente dal progetto. Nella seconda fase cercheremo di saldare ancora di più il legame tra loro. I sorrisi che vedevo sui loro volti ripagano in maniera grandiosa i nostri sforzi per l’organizzazione e la gestione di un progetto così complesso, che regala grandi soddisfazioni.

C’era un timore inzialmente riguardo al progetto che poi in realtà non si è rivelato?”

Tutte le ragazze e tutti i ragazzi che partecipano al progetto sono affetti da una disabilità, più o meno grave. Il timore più grande era di non riuscire a creare il giusto ambiente, che non si sentissero accolti nel modo giusto e quindi che non volessero partecipare in maniera attiva alle attività che avevamo in programma. Chi lavora con loro conosce bene le difficoltà di creare una comunicazione empatica, sa bene che anche le spiegazioni più semplici possono non essere intese o fraintese, con il rischio che qualcuno si senta escluso dal gruppo. Per evitare tutto ciò abbiamo creato una super equipe di professionisti esperti in disabilità e malattie rare e complesse, che prestasse attenzione alle esigenze di ogni singolo partecipante con l’obiettivo di fare gruppo. Si è rivelata una strategia vincente e i timori iniziali si sono risolti già durante il primo incontro.

3 parole con cui descrivere il progetto

Sorrisi, empatia, fare gruppo.