Gli “Squarci” di Francesco Zavatta invadono Milano

Dopo il successo di Venezia Lightings, il pittore riminese arriva nel capoluogo lombardo con una personale tutta su Milano

21/01/2014

Una pennellata veloce, come quella degli impressionisti, che come uno squarcio si posa sula tela. Come un novello Lucio Fontana, Francesco Zavatta imprime con pennello e tavolozza i sentimenti che i diversi scenari gli comunicano. Una mostra che celebra Milano, con la sua bellezza e le sue contraddizioni, per andare oltre alla superficie e vedere cosa si nasconde dietro all’apparenza.

Si chiama Squarci la mostra che da sabato 1 a sabato 22 Febbraio si tiene presso lo spazio Lumera di Milano (via Abbondio Sangiorgio, 6). Un’esposizione che celebra il capoluogo lombardo e che intende replicare il successo di Venezia Lightings, la mostra del giovane artista che dal 18 Ottobre al 23 Dicembre 2013 ha omaggiato la città lagunare.

Giovane talentuoso riminese (classe 1986), nella sua arte Francesco Zavatta tenta di riprodurre su tela quel momento, quello sguardo su un particolare paesaggio che nell’Ottocento fu tanto caro agli impressionisti quali Claude Monet, Edgar Degas e Jean-Baptiste Guillaumin, il tutto in una chiave moderna e contemporanea. Le sue pennellate sono come squarci su una Milano che si erge verso l’alto con i suoi grattacieli, che chiede al cielo di essere liberata dai cavi dei tram che la imprigionano, svelando contemporaneamente la propria bellezza che spesso, forse troppo, non viene capita. La stessa Milano che ha accolto l’argentino Lucio Fontana, con i suoi tagli, che oggi si traducono negli squarci di Francesco Zavatta. Squarcio è stato anche il sentimento, il primo impatto che la città meneghina ha avuto sul pittore di Rimini, che qui ha vissuto per un periodo di tempo. Da qui il nome della mostra, Squarci, parola che nell’artista rievoca l’immagine di una breccia, di una ferita, ma vuole simboleggiare anche il già citato gesto rapido della pennellata che cerca di afferrare ciò che gli occhi di un artista vedono, grazie a quello sguardo che è capace di andare oltre.


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È in questo modo che nascono le opere meneghine di Francesco Zavatta: Via Andrea Costa, Via Dante, Il Duomo Rosa, Piazza Bottini, luoghi che imprimono sulla tela con un gesto violento, «buttando l’acqua con un po’ di china nera contro il cielo, come fosse un grido», come ha dichiarato l’artista. Una Milano che grida di essere liberata con la sua voce flebile, sottile «come i fili e le guglie del Duomo».

Francesco Zavatta – Squarci

Quando: 1 – 22 Febbraio 2014
La mostra sarà aperta da martedì a venerdì ore 16:00-19:00, il sabato ore 10:30-12:30 e 16:00-19:00 e su appuntamento

Dove: Spazio Lumera, via Abbondio Sangiorgio, 6, Milano

Per info: 02 87280593
329 8429340