1945: la seconda guerra mondiale è agli sgoccioli ma ancora non è tempo di arrendersi; l’intervento dell’America sta per porre fine al conflitto, ma la strada verso la pace è ancora lunga da percorrere. Una missione molto importante e pericolosa viene affidata ad un piccolo gruppo di soldati americani, capeggiati da un carismatico leader, il sergente dell’esercito Don Collier (Brad Pitt) ribattezzato Wardaddy, che a bordo del suo carrarmato Sherman (che verrà chiamato Fury e da qui il titolo del film) guiderà il suo piccolo esercito disarmato in un’impresa eroica nella Germania nazista. Questo faticoso campo di battaglia richiederà sudore e coraggio; nonostante le condizioni avverse, le paure e lo stremo a cui ha condotto la guerra i soldati sono decisi a non lottare e a sconfiggere definitivamente il nemico
Non è solo la guerra la protagonista di Fury diretto da David Ayer e distribuito in Italia da Lucky Red nelle sale italiane da mercoledì 3 giugno (dove ha da subito registrato un gran successo ai botteghini incassando circa 420 mila euro solo nel primo giorno di proiezioni) ma c’è molto di più. Ad essere raccontato è anche il lato umano di questa vicenda, i sentimenti dei protagonisti ed i loro legami. Emblematico, a tal proposito, il rapporto che si viene ad instaurare tra la giovane recluta Norman Ellison (Logan Lerman) e Collier il quale dovrà iniziare il soldato
all’esperienza della violenza e del combattimento. Molto presto questo legame, continuativo e prolungato, diventerà qualcosa di più, portando il sergente a identificarsi come lafigura paterna dei suoi soldati.
Fury è un film convincente, sia per la magistrale interpretazione del protagonista Brad Pitt, sia perché riesce ad essere originale trattando di un argomento – quello della guerra – che da sempre ha appassionato registi di ogni epoca. Anche il maestro del cinema americano Steven Spielberg si è cimentato in questo campo: nel 1998 esce Salvate il soldato Ryan, un grande successo destinato a fare la storia di questo genere.
Al di là della narrazione, siamo certi che Fury non deluderà nemmeno sul piano delle immagini: fare un film con questo tema oggi che le tecniche cinematografiche hanno raggiunto un livello di raffinatezza ed elaborazione elevatissimo ci garantisce di poter vivere al cinema un’esperienza irripetibile, fino a farci sentire coinvolti e partecipi agli eventi… stando seduti comodamente in poltrona!
Il trailer