Concerto del 1 maggio, Fedez furioso: censurato dalla Rai

Duro attacco di Fedez alla Lega sul tema del Ddl Zan sul palco del concerto del 1 maggio. Il rapper dichiara che i vertici di Rai 3 hanno cercato di impedirgli di fare il suo intervento. Quando la Rai ha smentito le sue dichiarazioni, il rapper posta il video della telefonata avuta con la vicedirettrice di Rai 3.

02/05/2021

Un intervento che ha fatto il giro del web in pochissimi minuti, riscuotendo un consenso ampissimo sui social, quello di Fedez ieri al Concerto del 1 Maggio.

Sul palco, il rapper ha affrontato con fermezza sia il tema dell’emergenza lavoro, specialmente della condizione dei lavoratori dello spettacolo in seguito alla pandemia, sia il ddl Zan e l’importanza di approvare il disegno di legge contro l’omotransfobia.

Ma a scatenare la bufera, è stata la denuncia di Fedez in premessa al suo discorso, spiegando che in prima battuta, il suo intervento era stato sottoposto ad un controllo da parte di Rai3 ed inizialmente non approvato.

In seguito, la rete Rai ha smentito le parole di Fedez, ma il rapper, a riprova della sua sincerità, ha postato su Twitter la registrazione video della sua telefonata con la vicedirettrice di Rai 3 in cui gli veniva chiesto di evitare nomi e citazioni di alcuni esponenti politici.

L’attacco di Fedez sul palco del 1 maggio

Un discorso molto potente di alcuni minuti in cui il rapper elenca le esternazioni omofobe da parte di esponenti leghisti nel corso degli anni, a sottolineare la necessità dell’approvazione del disegno di legge Zan.

L’intervento di Fedez di ieri sera sul palco del 1 maggio è stato un duro attacco alla Lega e al presidente della Commissione Giustizia al Senato Andra Ostellari, osteggiatore insieme ad altri esponenti leghisti come Simone Pillon del disegno di legge Zan contro omofobia, transfobia, misoginia e abilismo.

Non solo. Il rapper ha anche affrontato un altro tema molto importante: le condizioni di emergenza in cui versano i lavoratori dello spettacolo, messi in ginocchio dalla pandemia e dai conseguenti lockdown e chiusure totali di teatri, cinema e sale concerti.

Ma non si è trattato solo di questo. Il discorso di Fedez è stato anticipato da una premessa che ha sollevato una vera e propria bufera nel web: sembrerebbe infatti che dai vertici di Rai 3 sia stato chiesto al rapper di poter visionare anticipatamente il testo del suo intervento per darne l’eventuale approvazione.

Aprrovazione che, come spiegato da Fedez, non c’è stata inizialmente. Al rapper era stato chiesto da parte dei vertici della terza rete di omettere i nomi dei politici, dei partiti e di edulcorarne il contenuto:

“È la prima volta che mi è successo di inviare il testo di un mio intervento perché doveva essere messo al vaglio per approvazione da parte della politica.

Approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta. O meglio, dai vertici di Rai 3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi, dei partiti e di edulcorarne il contenuto.

Ho dovuto lottare un po’ tanto, però alla fine mi è stato dato il permesso di potermi esprimere liberamente. Grazie.


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Mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio. Sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla Vicedirettrice di Rai 3 come inopportuno.”

Il video della telefonata tra Fedez e la Vicedirettrice di Rai 3

Dopo l’esibizione di Fedez è subito giunta una smentita da parte di Rai 3. Ma Fedez non accetta che venga messa in dubbio la sua parola, quindi posta su Twitter la registrazione video della telefonata avuta con Ilaria Capitani e il suo staff per convincere il cantante ad “adeguarsi ad un sistema” e cambiare il suo intervento.

Nel video della durata di circa due minuti, si sente la telefonata tra Fedez e Ilaria Capitani con il suo entourage in cui questi ultimi invitano il rapper a cambiare il suo intervento omettendo i nomi dei politici e delle loro citazioni.

Fedez incalza nel voler sapere come mai non possa essere approvato il suo intervento dato che si è semplicemente limitato a riportare le testuali dichiarazioni rilasciate pubblicamente dai vari esponenti politici leghisti.

Sentendosi rispondere che estrapolate dal contesto alcune frasi potrebbero cambiare di significato, Fedez riprende una citazione e dimostra che si tratta di dichiarazioni che non lasciano spazio a fraintendimenti:


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“Io sono un artista, io salgo sul palco e dico quello che voglio, mi assumo le responsabilità di ciò che dico. Le asserzioni che riporto nel mio testo sono consiglieri leghisti che dicono “se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno” perché non posso dirlo?”

La giustificazione alla “censura” dell’intervento di Fedez che a più riprese lo staff della vicedirettrice di Rai 3 ha cercato di dare al rapper, è stata che il contesto del concerto del 1 maggio fosse inopportuno per quel genere di testo.

Il rapper non accetta una così traballante motivazione e risponde ancora più duramente:

“Io su un palco devo essere libero di dire il c***o che voglio, non lo stabilisce lei cosa posso o non posso dire su un palco.

Potrei fare quello che voglio visto che non c’è un contesto di censura: posso salire e fare delle cose che per voi sono inopportune ma che per me sono opportune? Posso?”

A questa domanda Ilaria Capitani e il suo staff balbettano e non sanno cosa rispondere, così Fedez risponde definitivamente in conclusione della telefonata:

“Non avete neanche il coraggio di rispondere a questa domanda. Mi state dicendo che questo palco rappresenta la riapertura e il futuro. Nel vostro futuro i diritti civili sono contemplati o no? E allora perché non posso parlare di questa cosa?

Sono imbarazzato per voi, sono davvero imbarazzato per voi.”