Chi è Lupita Nyong’o

La bellissima e talentuosa Lupita Nyong’o è la vincitrice del Premio Oscar come miglior attrice non protagonista 2014. A farle onore è la magnifica interpretazione di Patsey in 12 anni schiavo, il film di Steve McQueen sull’odissea di un uomo libero ridotto in servitù in una piantagione di cotone.

Scopriamo insieme la storia di questa giovane donna, in poco tempo contesa da cinema e mondo della moda e della bellezza, che si aggiunge alla schiera delle donne da Oscar.

Chi è Lupita Nyong’o

Lupita nasce in Messico ma torna molto presto con la sua famiglia nella terra d’origine, il Kenya. Da adolescente si reca nuovamente in Messico dove impara lo spagnolo, per poi approdare negli Stati Uniti dove giunge per studiare e laurearsi in Studi cinematografici e teatrali. A soli 26 anni è regista, produttrice e ideatrice di un documentario sulle discriminazioni subite dagli albini in Kenya, In My Genes. Già al primo esordio si aggiudica il premio come miglior documentario al Five College Student Film Festival, un consorzio universitario del Massachusetts; viene selezionato per il New York African Film Festival, lo Zanzibar International Film Festival, il Kenyan Film Festival e proiettato in Messico, Ghana e Utah.

Oltre ogni sua attesa, nel 2013, Lupita fa l’en plein: recita nel film 12 anni schiavo al fianco di Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender e Brad Pitt e si aggiudica un Oscar, uno Screen Actors Guild Award, un Critics’ Choice Movie Award e, senza farsi mancare nulla, riceve la nomination ai Golden Globe e ai Bafta.

Il ruolo di Patsey, interpretato magistralmente dalla giovane attrice, è uno dei più ricchi e complessi tanto è sfaccettato ed eversivo. La donna si ritrova schiava a tre livelli: è proprietà fisica ed economica di un padrone; è nera; è una donna e, per questo, facile preda di un uomo violento e insicuro.

L’uomo che le fa da padrone, Edwin, è, per assurdo, schiavo di Patsey. Lei è bellissima, giovane, il suo fascino è l’incrocio di archetipi ancestrali e di un carattere indomabile. Le qualità che rendono grandioso il personaggio permettono la similitudine con la Terra Madre che, come Patsey, non piega mai la sua anima a predatori e usurpatori.

Edwin, despota della donna nera ma realmente incapace di dominarla, è pervaso da odio e amore come Catullo per Lesbia. L’atteggiamento violento ai danni di Patsey cresce per la frustrazione scatenata dall’imprendibilità di una donna libera, sensuale e indomabile. La peggiore aguzzina di Patsey “la preferita” è la moglie bianca di Edwin, consapevole della bellezza della schiava nera.

Lupita fa suo il personaggio con un’integrità ammirabile: dalla civetteria straziante di Patsey al rischio di morire per un pezzo di sapone; nessuna manifestazione di lamento o sofferenza, mai nessuna ostentazione o mania di eroismo.

Il pubblico e la stampa internazionale sono rimasti incantati dinanzi alla bellezza dell’attrice dalla pelle color ebano, servizi e copertine si contendono rispettivamente interviste e scatti fotografici; Miu Miu l’ha scelta per la sua campagna primavera-estate 2014 firmata dalla coppia Inez & Vinoodh. Il vestito in seta rossa Ralph Lauren indossato dall’attrice ai Golden Globe le sarebbe valso, oltre all’ammirazione, l’appellativo di “star dello stile”.

Lupita ha raccontato che film come Il colore viola di Steven Spielberg in cui compaiono per la prima volta attori neri come Whoopi Goldberg, Oprah Winfrey e Danny Glover, le hanno cambiato la vita facendole sperare nella realizzazione del suo sogno, ovvero fare l’attrice.