Black Or White, l’impegnativo ritorno di Kevin Costner (il trailer)

Una bambina e i suoi nonni al centro di questa commedia dall'animo dolce e dal lieto fine

13/03/2015

Dopo una lunga assenza il premio oscar Kevin Costner ha deciso di ritornare sul grande schermo, e lo ha fatto lasciandosi coinvolgere in più modi nella realizzazione di Black Or White diretto da Mike Binder, nei cinema dal 5 marzo distribuito da Good Films, di cui è sia protagonista che produttore.

Al centro di questa vicenda c’è Elliot Anderson (Kevin Costner), un avvocato di successo la cui vita viene sconvolta da un terribile incidente stradale nel quale sua moglie perde la vita. A causa di questo immenso dolore, Elliot si abbandona all’alcool, che appare all’uomo come l’unica soluzione per affrontare il vuoto incolmabile causato dalla tragica perdita. Ma sebbene Elliot si senta infinitamente solo non lo è; nella sua vita c’è ancora la nipotina Eloise (Jillian Estell), cresciuta con i nonni in assenza dei genitori, sua madre muore dandola alla luce per delle complicazione causate del parto, mentre suo padre Reggie (André Holland), un afroamericano alle prese con problemi di tossicodipendenza, non c’è mai stato nella sua vita; i i veri genitori di Eloise sono stati i suoi nonni materni, che, probabilmente, rivedevano ancora qualcosa della loro amata figlia in quella enorme massi di capelli ricci.
Ma altro ancora deve accadere; Elliot è oramai solo e preda del vizio dell’alcool, cosa che preoccupa Rowena (l’attrice premio oscar Octavia Spencer) la nonna paterna di Eloise. Preoccupata per la sorte della bambina, la “nuova” nonna ne chiede l’affido al padre, con la speranza di poter far nascere un rapporto tra i due. Ma Elliot non è affatto pronto a rinunciare alla bambina, e tra i due parte una lunga e dura battaglia giudiziaria, che porterà alla luce conflitti che sembravano essere risolti.


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A metà tra commedia e dramma, Black Or White parla dell’incontro/scontro tra culture diverse, un tema oramai centrale nel cinema contemporaneo poiché di frequente sotto i nostri occhi, ma soprattutto questa pellicola parla di grandi sentimenti; del potere di una bambina di ricreare serenità lì dove c’è solo tristezza e dolore, al di là del colore della pelle e di qualsiasi pregiudizio. Eloise è vittima di una contesa, di un litigio tra grandi probabilmente perché, come ogni bambino, rappresenta la speranza di un futuro migliore.

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Foto Credit: Agenzia Fotogramma