Becoming, l'autobiografia di Michelle Obama. Foto © Garzanti Facebook
Il vero presidente degli Stati Uniti non è mai stato Barack Obama, ma sua moglie, la più ammirata negli USA.
Lo testimonia il successo della biografia di Michelle Obama, un miracolo di sagacia politica e intelligenza popolare.
“Becoming“, infatti, a un mese dalla pubblicazione, svetta nelle classifiche di saggistica e resiste nella top ten dei libri più letti in Stati Uniti e Italia.
Michelle Obama, a differenza di altre First Ladies americane, ha avuto il coraggio di mettere per iscritto la sua vita.
Per Jackie Kennedy è stata Barbara Leaming a scrivere la biografia mai raccontata di una delle mogli di presidenti americani più colte della storia.
Soggetta a scatti d’ira in pubblico, vittima di depressione, le tristi pagine della vita di Mary Todd Lincoln, invece, sono state rilegate postume da Jean Harvey Baker.
Michelle Obama, invece, ha svolto da se questo arduo compito. E con “Becoming” si è messa a nudo.
Studi a Princeton e Harvard, educazione borghese, comprese meglio del marito cosa andava fatto perché Barack diventasse presidente degli Stati Uniti.
Lo studio del quale fu socia è uno dei più antichi del mondo, con un fatturato di qualche miliardo di dollari.
Ciò significa che Michelle Robinson non partì da una situazione popolare, ma da un luogo privilegiato nel quale si discutevano i destini del mondo.
Diverte, quindi, leggere dell’infanzia nella sua biografia, della cameretta stretta che condivideva con suo fratello nel South Side di Chicago.
Da quel suo piccolo mondo allo studio Sidley & Austin il passo è stato breve.
E poi, come un fulmine, il vero cambiamento, quando un giovane studente di giurisprudenza, Barack Obama, varcò la porta del suo ufficio.
Michelle è stata assolutamente geniale: ha saputo costruire di se stessa e della sua famiglia un’immagine quasi mitica.
Descrivendo, soprattutto, la magia degli otto anni alla Casa Bianca dei fantastici quattro: Barack, Michelle, Malia e Sasha.
In Becoming Michelle Obama confessa i compromessi che una donna dalla brillante carriera deve accettare.
Lei è stata una nobile serva, oltre che dei suoi ideali, di marito e figlie. Una donna che ha dovuto proteggere la tenerezza di una famiglia improvvisamente finita sui giornali.
Un’amica che, con una scrittura limpida, ci porta dall’orticello dietro casa, che consiglia a tutti di coltivare, alle sale da ballo più lussuose.
Umiltà e ricchezza, semplicità ed eccessi: tutto si fonde nel “Becoming” di Michelle Obama.
Eppure non traspare alcuna contraddizione, ma solo la forza di chi ha voluto mettere la sua biografia al servizio del mondo.
Tentando di trasmettere un solo messaggio: avere rispetto della propria storia personale.
Perché, come suggerisce infine Michelle Obama, “La tua storia è quello che hai, quello che avrai sempre. Non dimenticarla mai!”.
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