Condividere il grande patrimonio museale nel mondo oltre i confini e gli spazi nazionali, mostrare come i musei siano istituzioni vive, capaci di comunicare con il pubblico e anzi di diventare centri nevralgici per lo studio e la ricerca e per rispondere ai grandi enigmi che la modernità ci pone davanti. Insomma, promuovere il patrimonio museale come risorsa strategica dell’umanità.
[dup_immagine align=”alignright” id=”112670″]Sono questi i grandi obiettivi che International Council of Museum, ICOM, si pone nell’organizzare e promuovere l’International Museum Day, che si celebra in questo week-end in tutto il mondo e che anche in Italia, su iniziativa del Ministero dei Beni Culturali, vedrà la sua “Notte dei Musei” nella sera di sabato 17 maggio. Un’iniziativa ormai tradizionale e planetaria che vide la luce nel lontano 1977 e che quest’anno focalizza la sua attenzione agli scambi culturali e ai rapporti fra i vari popoli del mondo che il museo deve contribuire a creare e favorire, da cui il tema scelto: Make connections with collections”. L’iniziativa è imponente a partire dai numeri davvero strabilianti. Sono infatti 35.000 i musei di 143 Paesi nei cinque continenti ad aver aderito al Museum Day, un vero e proprio record. E fra questi l’Italia dove accanto all’iniziativa citata di sabato sera, sono in programma in diverse città e regioni iniziative locali di promozione ed aperture straordinarie come quella, per esempio, del museo diocesano di Milano.
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