Coda del gatto rotta: come riconoscerla e curarla

La coda è la prima parte del corpo soggetta a traumi e lesioni. In base al tipo di frattura rischia di rompersi del tutto!

Coda del gatto rotta: come riconoscerla e curarla

Atletici, agili e dalla spiccata curiosità, i gatti sono animali domestici indipendenti. Amano correre, saltare tra i tetti, intrufolarsi in tutti gli ambienti di casa, zampettare sulle mensole nonché azzuffarsi con altri simili per la conquista del territorio.

Nonostante alcune credenze popolari attribuiscano a questi felini ben 7 vite, purtroppo non sono esenti dal farsi male. La coda è la prima parte del corpo soggetta a traumi e lesioni. In base al tipo di frattura rischia di rompersi del tutto.

Coda del gatto rotta: i primi segnali

La coda descrive e disegna le emozioni del gatto, comunica esigenze e desideri specifici, ma è anche una parte molto delicata, facilmente esposta a traumi. Le cause possono essere banali, riconducibili ad uno schiacciamento involontario, una caduta oppure ad uno stiramento.

La coda rotta è visibilmente gonfia, talvolta sanguinante, non lineare, “spezzata”. Il gatto appare sofferente al tocco, ha diversi episodi di diarrea e perdite di urina.

Coda del gatto rotta: come riconoscerla e curarla

Il gatto ha la coda rotta: cosa fare

Se si sospetta una rottura della coda, è bene non lasciarsi prendere dal panico e contattare subito il veterinario o recarsi presso il pronto soccorso per animali più vicino. Il medico deciderà in base alla gravità del caso se amputare una parte della coda oppure provvedere ad una terapia farmacologica a base di antidolorifici e antibiotici per escludere ogni possibilità di infezione.

Nel caso in cui debba essere necessario togliere la sezione danneggiata, è bene sostenere emotivamente il gatto per aiutarlo ad abituarsi alla perdita e a ritrovare il proprio equilibrio. È importante fare attenzione alla ferita post-operatoria, mantenendola sempre ben pulita, utilizzando prodotti disinfettanti e garze sterili.

Coda del gatto rotta: come riconoscerla e curarla

La medicazione va effettuata possibilmente in un ambiente asettico e dopo un accurato lavaggio delle mani.  Le dita non devono assolutamente toccare la ferita né la parte interna della garza.

In base al tipo di trauma o di lesione, la coda ha tempi di guarigione piuttosto rapidi. Ci vorranno dalle due alle tre settimane per riacquistare la piena mobilità e funzionalità. Tuttavia, non sempre la riabilitazione può dare i risultati sperati. In alcune situazioni, nonostante l’osso, i vasi sanguigni e i tendini interessati siano ben sanati, la coda può rimanere storta oppure limitata nei movimenti. Ciò però non implica alcun dolore o problema al gatto, che è in grado di condurre una vita perfettamente normale.