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Caliu Milano, le lampade eco-friendly e made in italy

I paralumi di Caliu sono realizzati con materiali totalmente sostenibili

Caliu Milano

Voleva vivere a Parigi, ma alla fine, per diversi motivi, si è trasferita a Milano. Ed è proprio nel capoluogo meneghino che la vita di Gemma Margalef Soldevila prende una piega inaspettata: da esperta di marketing si trasforma in artigiana-artista. E’ a Milano, in quella che è diventata la sua città del cuore, che crea Caliu nel 2018. Un’idea innovativa, figlia dell’entusiasmo e dell’energia che la contraddistinguono: una linea di paralumi realizzati con materiali totalmente sostenibili e con una produzione handmade a zero impatto ambientale.

Chi è Gemma Margalef Soldevila, l’ideatrice di Caliu Milano

“Sono spagnola, di Barcellona – racconta Gemma – A 23 anni, nel 2003, mi sono trasferita a Milano, dove ho lavorato per due importanti agenzie di marketing. Ho cambiato casa parecchie volte e, per questo motivo, dovevo cambiare spesso arredamento. Quando cercavo le lampade, però, non ne trovavo mai una che mi piacesse”. Così Gemma, figlia di un ingegnere meccanico appassionato del ‘fai-da-te’, inizia a creare le sue prime lampade, per arredare gli appartamenti in cui vive nelle diverse zone di Milano. “Non ho studiato Design e non ho mai fatto corsi per imparare – confessa – ho sempre fatto tutto da sola”. Il suo sogno, mentre lavorava come dipendente in agenzia, era quello di dedicarsi totalmente alla sua passione, rinunciando quindi al posto fisso e allo stipendio certo a fine mese. “Il mio obiettivo era di intraprendere quest’avventura prima dei 40 anni. Ero sempre indecisa, ma poi ho avuto un’occasione”.

Il fallimento e la nascita di Caliu

Il destino, alla fine, ha scelto per lei. L’agenzia per cui Gemma lavorava, e dove organizzava campagne per importanti marchi italiani ed internazionali nel settore della grande distribuzione, fallisce. “Ho fatto una scommessa su me stessa – spiega Gemma – I miei colleghi erano disperati, dopo il fallimento dell’azienda. Io, invece, ero sollevata. Avevo 38 anni, altre aziende mi hanno offerto posti di lavoro importanti, ma ho rifiutato. Ho cercato una commercialista e ho intrapreso questa nuova esperienza”. La consapevolezza dei sistemi di produzione e distribuzione di massa portano Gemma a maturare una nuova consapevolezza, che rifiuta il coinvolgimento, anche solo indiretto, nel meccanismo consumistico. Così Gemma non si dà per vinta e trova l’energia per creare Caliu Milano. Si dedica anima e corpo nell’ideazione della prima collezione di paralumi realizzati con materiali sostenibili e a zero impatto ambientale.

Cos’è Caliu Milano

Già il nome è evocativo: ‘Caliu’ è una parola catalana, che rimanda a un’atmosfera calda di un luogo in cui ci si sente a proprio agio. Un’atmosfera creata grazie ai bellissimi paralumi che Gemma realizza, anche personalizzandoli, combinando la forma e la tonalità dei filati per abbinarli all’arredamento e allo stile della casa di ognuno. Prima di dar vita a questo progetto, la ricerca è stata lunga: Gemma si è ispirata ai paralumi realizzati dall’artista Curro Claret, ma anche alle sedie Acapulco degli anni ’50. “La tecnica di Claret mi affascinava: era semplice, ma bellissima e coloratissima, oltre che economica – spiega – Ho avuto pazienza, soprattutto all’inizio. La mia vita, da quando ho deciso di dedicarmi al mio progetto, è cambiata radicalmente. Per esempio, non ho più orari stabiliti, anche se organizzo la mia giornata in modo puntuale”.

Come funziona

“Ci sono due opzioni per il cliente: ordinare dalle collezioni che creo oppure richiedere un paralume personalizzato”. La personalizzazione dei paralumi Caliu è il vero punto di forza: “In molti mi contattano per realizzare creazioni su misura – spiega Gemma – Si può scegliere tra 12 colori, che io poi abbino”. A chiedere questa tipologia di creazioni sono soprattutto privati, ma Gemma ha creato anche alcune collezioni per importanti siti di e-commerce, come Westwing e Design Italy, e ora sta realizzando due grandi paralumi per due architetti di Berlino.

I materiali

Caliu Milano utilizza esclusivamente materiali biodegradabili, riutilizzabili, riciclabili e non tossici. I paralumi, progettati pensando alla durevolezza del prodotto, sono realizzati con un ridotto consumo di energia elettrica nelle fasi produttive e un bassissimo impatto ambientale. Il ferro, utilizzato per il telaio delle lampade, offre notevoli vantaggi sia dal punto di vista ecologico sia da quello economico. Materiale riciclabile al 100%, può essere riciclato infinite volte senza perdere le proprietà originarie. Per la superficie del paralume, invece, Gemma usa cotone e lana, materiali di fibra naturale, sostenibili, biodegradabili e entrambi riciclabili al 100%.

L’amore per Milano

Quando chiediamo a Gemma se Barcellona le manca, lei risponde sinceramente: “Barcellona è molto bella, è la mia città e ci torno tre volte all’anno. Ma mi premeva conoscere altre città e oggi adoro Milano, è casa mia. L’ho vista cambiare molto, è sempre più bella e cosmopolita. Credo molto in questa città: qui si possono fare ancora tante cose, ci sono molte opportunità, anche per noi donne”. Prima di lanciarsi nell’avventura di Caliu, Gemma, da esperta di marketing, ha realizzato uno studio di mercato: “Sono l’unica in Italia a realizzare paralumi in questo modo e ad essere specializzata. Ci sono designer che hanno questa tecnica, ma non sono specializzate in paralumi e realizzano anche altro. C’è solo una ragazza tedesca che si è focalizzata come me sulla creazione di paralumi”. Una vera e propria novità, quindi, anche in una città all’avanguardia come Milano.

I progetti per il futuro

Gemma sta lavorando anche a un’altra idea: “Il mio focus sono i paralumi – sottolinea – ma oggi mi sto dedicando anche a quello che ho chiamato ‘Dress Code’. Si tratta di coprivaso per fiori. Il telaio sarà sempre in ferro e sarà ecosostenibile e riciclabile, perché l’aspetto della sostenibilità ambientale è ciò che più mi sta a cuore. Non saranno personalizzabili: serviranno a coprire bottiglie di plastica da riciclare che si possono tagliare e riutilizzare come vaso per fiori. Con i coprivaso, la bottiglia verrà coperta”. Per il futuro, quindi, Gemma è pronta per affrontare nuove sfide: “Mi piacerebbe realizzare dei quadri – confessa – Mi piacerebbe molto che le mie creazioni arrivassero in Spagna”. Infine un consiglio a tutte le donne: “Fino a oggi sono stata fortunata, ho avuto molti riscontri positivi. Il messaggio che vorrei lanciare a tutte le donne è: provateci. Abbiate il coraggio di seguire i vostri sogni”.

Francesca Ceriani

Laureata in Lettere Moderne, giornalista dal 2015. Amo viaggiare, scoprire nuovi mondi, entrare in contatto con culture sconosciute. Leggere è la mia evasione. La scrittura e la cucina sono le mie passioni.

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Francesca Ceriani

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