Setto nasale deviato: sintomi, problemi, operazione e costo

Che cosa si intende per setto nasale deviato, quali sono i sintomi e come si può correggere la deviazione.

30/04/2021

Il naso è uno degli organi che oltre a oltre ad avere una funzione olfattiva è anche una delle principali entrate delle vie respiratorie. La sua struttura è piuttosto complessa, comprendendo sia ossa che cartilagini, che danno origine a due cavità nasali distinte, la cui struttura è solitamente abbastanza dritta in senso verticale.

Può però capitare che la cartilagine che divide le due cavità, chiamata anche setto nasale, per problemi congeniti o legati a traumi di varia natura, possa non seguire il classico percorso e presentare un’alterazione.

Si parla in questo caso di deviazione del setto nasale, patologia che può dare seguito a problemi di natura estetica e nei casi più gravi anche compromettere la regolare respirazione, ostacolando o addirittura interrompendo del tutto il flusso d’aria all’interno del naso. La deviazione è permanente, ma è comunque risolvibile in modo chirurgico.

Il chirurgo plastico Novella Bruno di idoctors.it ha risposto alle nostre domande su questo tema.


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Cosa si intende per setto nasale deviato?

Il setto nasale è una struttura composta da osso e cartilagine posizionata centralmente tra le due narici. Fisiologicamente il suo decorso è rettilineo. Talvolta può succedere che per un difetto alla nascita o per traumi in età dello sviluppo possa assumere un decorso obliquo, con il risultato che una narice sarà più stretta dell’altra.

Quali sono i sintomi e le complicazioni?

La deviazione del setto nasale comporta in alcuni casi dei problemi di respirazione, causando una vera e propria occlusione della narice, con conseguente alterazione dei flussi respiratori. Nella maggior parte dei casi però la deviazione del setto nasale si presenta soltanto come una minima alterazione del decorso del setto, spesso associato ad altre alterazioni della punta o del dorso del naso, che tuttavia possono risultare particolarmente fastidiose da un punto di vista estetico.

Come si può intervenire per correggere la deviazione?

In caso di piccoli piccoli difetti, da qualche anno si utilizza una tecnica chiamata rinofiller, che consiste nell’infiltrazione di acido ialuronico a livello della radice, punta e dorso del naso con lo scopo di camuffare alcuni difetti. In poche parole l’acido ialuronico viene utilizzato per riempire, raddrizzare e simmetrizzare il naso al fine di migliorarne l’aspetto estetico, con risultati davvero sorprendenti. È una procedura di medicina estetica che viene eseguita in regime ambulatoriale in circa quindici minuti e non necessita di anestesia. Ha un effetto della durata di circa dodici mesi al termine dei quali il trattamento può essere eventualmente ripetuto.

Questo intervento non corregge però definitivamente il difetto. Per questo, soprattutto in caso di problemi respiratori, la soluzione è un vero e proprio intervento chirurgico, da effettuare dopo una visita presso un otorinolaringoiatra che diagnostichi effettivamente il problema.

L’opinione dell’otorinolaringoiatra

Sull’intervento di deviazione del setto nasale in sé torneremo a parlare più avanti. Concediamoci ora una breve parentesi per approfondire la questione anche dal punto di vista otorinolaringoiatrico. Vi riportiamo quindi l’opinione sul tema del dottor Salvatore Ragusa.

Il setto nasale è la cartilagine che divide le due narici. È appoggiato in basso sul sottosetto (vomere) e si articola in alto con le ossa nasali proprie dando origine al dorso nasale. A differenza di quanto si possa credere in natura il setto nasale non è mai completamente rettilineo, diventa patologico quando le sue curvature impediscono la normale respirazione nasale e l’escrezione di secrezioni dallo stesso.

Per porre diagnosi corretta con eventuale terapia si deve eseguire una rinoscopia anteriore seguita da un esame endoscopico delle cavità nasali. Da tale studio lo specialista deciderà quale intervento chirurgico eseguire. Una deviazione del setto congenita si riconosce, quella acquisita quasi sempre è di origine postraumatica, possono però anche esserci, ma sono rarissime, deformità postinfettive e di origine iatrogena (effetti collaterali di una terapia o un intervento).

Si parte da una settoplastica selettiva, dove si corregge solo una piccola deviazione (il più delle volte sono speroni settovomerali), per arrivare ad una settoplastica con riposizionamento del setto, per evitare eventuali ritorni della cartilagine alla deviazione (a causa della cosiddetta memoria cartilaginea).

La degenza in struttura è oramai veramente corta, dal momento che si tende a non eseguire più tamponamenti serrati che possono dare disagio al paziente con netta dolorosità allo stamponamento. La convalescenza è di sette/dieci giorni. Io inoltre consiglio sempre di eseguire toilette nasale giornaliera e cure inalatorie termali una volta all’anno.

In cosa consiste la settoplastica

La settoplastica è un intervento consigliato nei casi in cui la deviazione del setto implichi delle problematiche a livello respiratorio, soprattutto quando comporta apnee notturne o limita l’attività fisica. Non va confuso con la rinoplastica, intervento invece di chirurgia estetica, nel quale si interviene su un naso sano al fine di rimodellarlo. Tuttavia è a volte i due interventi sono eseguiti insieme, prendendo il nome di rinosettoplastica, intervento con il quale si corregge la deviazione del setto e si rimodella il dorso del naso.

L’intervento viene eseguito generalmente in anestesia generale e non lascia cicatrici esterne, poiché quella che si modifica è l’anatomia interna del naso. La durata è di circa un’ora, ma può variare in base alla complessità della deviazione e al tipo di interventi contemporanei eventualmente richiesti.

Il decorso postoperatorio non è particolarmente traumatico, il dolore può essere controllato con normali analgesici. Solitamente le medicazioni intranasali vengono rimosse il giorno dopo l’intervento, gli eventuali tamponi dopo circa quattro giorni e le lamine contenitive in silicone dopo circa dodici giorni. Perché si riassorbano l’edema intraoperatorio e si consolidino le cicatrici sono necessari invece circa trenta giorni. Si può però tornare alla normale attività lavorativa già dopo pochi giorni, se il lavoro non comporta particolari sforzi fisici, o eventualmente aspettare circa due settimane dall’intervento.

Il costo dell’intervento oscilla tra 3 e i 6mila euro, a seconda delle strutture, della complessità dell’intervento e del modo in cui si sceglie di interviene (rimodellando ad esempio contemporaneamente il dorso del naso). In alcuni casi, soprattutto se esistono problemi di salute particolarmente significativi, l’intervento può essere sovvenzionato dal Sistema Sanitario Nazionale, ovviamente però solo per quel che concerne la ripresa della regolare funzionalità del naso.

Foto Credit: Engin Akyurt da Pexels