Peeling viso per macchie
La pelle è il nostro organo più grande e quello più esposto alle aggressioni esterne. Il sole, soprattutto, oltre a regalarci luce e calore rilascia costantemente sulla pelle raggi ultravioletti che sono la principale causa di macchie (e nei casi più gravi anche di tumori della pelle).
Per questo esporsi correttamente alla luce solare è il primo passo per prevenire qualsiasi tipo di problema. È importante cominciare a farlo da bambini, perché la gran parte dei danni causati dal sole sulla pelle si verifica nei primi 20 anni di vita. È perciò bene avere cura della propria pelle vigilando regolarmente su ogni cambiamento e senza temere di rivolgersi a un medico se si riscontra qualcosa di sospetto.
Abituati a vederla come un vestito che ci avvolge, quasi non ci pensiamo. Ma la pelle è a tutti gli effetti un organo, il più grande del nostro organismo. È composta da diverse tipologie di cellule, è nutrita da vasi sanguigni e attraversata da terminazioni nervose.
Come tutte le cellule dell’organismo, anche quelle delle pelle possono andare incontro a cambiamenti: brufoli, rosacea, rughe e le tanto temute macchie.
Potrà sembrare strano, ma qualsiasi grado di esposizione al sole provoca danni alla pelle.
In genere si tratta di danni lievi che l’organismo è in grado di riparare, ma quando i cambiamenti indotti dai raggi UV sono più marcati diventa impossibile ripararli completamente.
L’entità del danno – che si tratti di eritema, scottatura, macchie – è condizionato da molti fattori: il tipo di pelle, l’intensità del sole, il luogo in cui ci si trova. Per questa ragione è diffcile dire quando si è raggiunto una soglia di esposizione eccessiva.
Di certo, se ci si scotta signifca che ci si è esposti al sole oltre i limiti di sicurezza, ma è possibile aver superato la soglia di sicurezza ben prima di essersi scottati.
Non è dunque possibile sapere in anticipo per quanto tempo ci si può esporre al sole senza arrecare danni alla pelle.
Se ci si espone al sole è necessario assicurarsi di proteggere le parti del corpo esposte più di frequente come viso, collo e mani.
Le macchie sulla pelle del viso rappresentano uno dei principali segni dell’invecchiamento cutaneo, procurati dall’inesorabile avanzare dell’orologio biologico, ma non solo.
Non sempre, infatti, sono dovute al trascorrere del tempo, ma possono essere causate da altri fattori di diversa origine e natura.
E non è neanche solo il sole a causarle, anche se quest’ultimo può sicuramente accentuarle e renderle più evidenti.
I fattori che provocano macchie sul viso possono essere diversi. Da patologie infettive e non infettive (come, ad esempio, la couperose o la vitiligine), a fattori genetici ed ereditari (lentiggini), fattori ormonali (melasma e cloasma, quest’ultimo anche conosciuto come “maschera gravidica”), ma anche farmaci (in seguito all’assunzione di alcuni tipi di farmaci, infatti, possono manifestarsi macchie sulla pelle del viso).
Indipendentemente dalla causa scatenante, le macchie sul viso sono la conseguenza di alterazioni nel funzionamento dei melanociti – le cellule addette alla produzione del pigmento melanico – che, a causa dei sopracitati fattori, ne producono in eccesso, o in difetto.
In questo modo, la distribuzione di melanina non appare uniforme ed il viso si macchia di chiazze – più chiare o più scure, a seconda dei casi – decisamente antiestetiche.
Il peeling chimico può effettivamente migliorare la cute del viso in modo da cancellare quelle tracce di inestetismi come macchie della pelle, residui di acne o persino cicatrici.
Il peeling agisce con un’azione esfoliante che è in grado di dare più luminosità, tono ed elasticità al volto.
Agisce in modo efficace rimuovendo sia le cellule morte ma anche gli strati superficiali della cute in modo da attenuare gli inestetismi.
Il peeling chimico è un trattamento di tipo dermo-estetico, impiegato per contrastare ed eliminare inestetismi di vario tipo.
Effettuare un peeling chimico significa sostanzialmente praticare un’esfoliazione chimica della pelle, favorendo quindi il turnover cellulare. Per poter effettuare tale esfoliazione si utilizzano apposite sostanze: gli esfolianti chimici, quali acido glicolico o piruvico. Le sostanze usate inducono un’azione infiammatoria che porta alla produzione di collagene, proteina che rende la pelle più fresca ed elastica.
In funzione del tipo d’inestetismo/disturbo che si vuole trattare, il peeling chimico può essere eseguito sia all’interno di centri estetici, sia a livello ambulatoriale da personale medico.
Naturalmente, quello svolto nei centri estetici è meno profondo rispetto a quello effettuato a livello dermatologico.
La profondità alla quale viene eseguito il peeling dipende sostanzialmente dal tipo di inestetismo che si deve trattare, dal tipo di esfoliante chimico utilizzato e dalla concentrazione alla quale si trova.
I peeling più profondi, implicando l’impiego di esfolianti chimici particolarmente aggressivi e/o ad elevate concentrazioni, devono essere necessariamente eseguiti da personale medico specializzato.
Il peeling chimico consiste nell’applicare sulla cute – asciutta e pulita – uno o più esfolianti chimici miscelati fra loro.
Solitamente per questa operazione si utilizza un pennello con setole morbide.
Una volta applicato il prodotto sulle aree interessate, è necessario rispettare un tempo di posa che varia in funzione del tipo di esfoliante utilizzato, della sua concentrazione e dell’inestetismo trattato.
Trascorso il tempo di posa, l’esfoliante chimico viene rimosso e la pelle viene accuratamente pulita.
In seguito, è possibile applicare prodotti idratanti oppure prodotti specifici per incrementare l’effetto ottenuto col peeling. L’applicazione di sostanze attive dopo un simile trattamento, infatti, ne aumenta notevolmente l’assorbimento.
Il trattamento viene eseguito a cicli di 3-4 sedute, a seconda dell’intensità e della dimensione delle macche da trattare.
Ogni seduta è da ripetere a intervalli di 20 giorni circa.
È sconsigliato sottoporsi a questo trattamento nel periodo estivo poichè la pelle del viso risulta più sensibile ai raggi solari; meglio quindi programmarlo in autunno o in inverno.
Gli esfolianti chimici che si possono utilizzare per l’esecuzione di un peeling chimico, sono molti. In particolare, i più impiegati sono:
Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi in seguito all’esecuzione di un peeling chimico variano in funzione della profondità alla quale il peeling è stato fatto, del tipo di esfoliante chimico utilizzato, della sensibilità del paziente al trattamento e della professionalità di chi l’ha eseguito.
Tra i principali effetti collaterali che possono manifestarsi, citiamo l’arrossamento, il bruciore e l’irritazione.
La comparsa dei suddetti effetti indesiderati è da considerarsi normale e, solitamente, questi sono di lieve entità e tendono ad autorisolversi in breve tempo.
Non bisogna però escludere la possibilità d’insorgenza di reazioni allergiche in individui particolarmente sensibili e la possibilità che, nei casi più gravi, si manifestino infezioni o cicatrici.
Tuttavia, se il peeling chimico viene eseguito correttamente e da personale specializzato, l’insorgenza di simili complicanze è un evento davvero raro.
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