Il fiore più utilizzato nei profumi, qual è?

Dietro ogni profumo si celano spesso fragranze floreali inconfondibili

Il fiore più utilizzato nei profumi, qual è?

Spruzzarsi un pò di profumo significa coccolarsi e fare un gesto che regala una vera esperienza sensoriale per chi lo indossa e per chi ci circonda. In passato il profumo rivestiva un importanza che andava oltre la semplice vanità, avendo spesso e volentieri a che fare con rituali funebri o che comunque avvicinavano di più alle divinità. Dietro ogni profumo, oggi come in passato, si celano spesso fragranze floreali inconfondibili, alcune delle quali veri must nell’arte profumiera.

I fiori più utilizzati nell’arte profumiera

Sono moltissimi i fiori dai quali vengono estratte le essenze e gli oli utilizzati per produrre ammalianti profumi. Sono spesso uniti a legni e spezie che non vanno altro che esaltare le stesse flagranze floreali: si pensi ad esempio al Kyphi, unguento profumato dell’Antico Egitto preparato con ginepro ma anche con una moltitudine di ingredienti diversi come vino, miele, mirra e persino uva passa.

Oggi il fiore più utilizzato per preparare i profumi è la rosa, soprattutto la Rosa Damascena, la Rosa Muschiata, la Garden Biella e la Rosa Centifoglia: a seconda della varietà, con questo eterno fiore si possono ottenere fragranze morbide, fresche, leggere o ricche.

Ci sono poi i profumatissimi fiori della Plumeria, famosi per sprigionare la propria fragranza soprattutto di notte e le violette, in particolare la Parma Viola e la Viola Vittoria.

Molto amati sono anche il gelsomino, raccolti rigorosamente prima che cadono in quanto al massimo della loro fragranza e il giglio: un famoso profumo dell’Antica Grecia, il Susinon, era ad esempio proprio a base di giglio.

Fiori

Dal bergamotto all’osmanto

In commercio esistono molti profumi a base di lavanda, di fresie e di bergamotto: quest’ultimo, utilizzato oggi soprattutto nelle acque di colonia, era il protagonista, assieme alla menta, di un altro profumo dell’Antica Grecia chiamato Kipros.

Molte sono poi le fragranze a base di fiori d’arancio e di iris, il cui sentore dolce lo rende perfetto abbinato al mughetto e all’Ylang Ylang: quest’ultimo è originario di paesi tropicali come il Madagascar e si rivela molto intenso e ricco, tanto da ricordare il gelsomino e le tuberose. Proprio la tuberosa è un altro di quei fiori molto usati nell’arte profumiera, in particolare quella indiana e marocchina.

Infine non si può non ricordare l’osmanto, una delle essenze più antiche in circolazione, originaria del Giappone e della Cina e molto amata per i suoi sentori ricchi e decisi.