Tecarterapia: tutto quello che devi sapere

La tecarterapia, nota anche come Tecar è una moderna terapia per gli stati infiammatori e dolorosi delle articolazioni e dei muscoli.

Tecarterapia: tutto quello che devi sapere

Physiotherapist performs treatment with tecar therapy.

La tecarterapia, nota anche come Tecar (o Trasferimento energetico capacitativo e resistivo) è una moderna terapia per gli stati infiammatori e dolorosi delle articolazioni e dei muscoli. Nasce in Spagna nel 1995, per poi diffondersi a livello europeo e in Italia a partire dal 1998.

Ha riscontrato una notevole diffusione negli ultimi anni, per gli effetti positivi che mostra sulle sintomatologie dolorose dell’apparato osteoarticolare e muscolare. È impiegata nell’ambito della riabilitazione motoria e della fisioterapia. Ma cerchiamo di capire in cosa consiste esattamente, quando è opportuno farla e se gli effetti positivi sono realmente percepibili.

Tecarterapia: tutto quello che devi sapere

La tecar non è altro che un’attivazione energetica del corpo della persona che si sottopone a questa terapia. A differenza di altre terapie, in cui l’energia viene trasferita al paziente da una fonte esterna, con la tecar l’energia in circolo è l’energia stessa del soggetto. Più semplicemente: viene stimolata la produzione di energia direttamente dall’interno del tessuto muscolare, stimolando la generazione di cariche elettriche a partire dagli ioni presenti all’interno dei tessuti.

Tale stimolazione riattiva la circolazione sanguigna e l’ossigenazione, con aumento del lavoro cellulare e aumento momentaneo della temperatura corporea. Si stimola la produzione di endorfine e il linfodrenaggio. Con la tecar si sfruttano, quindi, le naturali capacità riparative ed antinfiammatorie dell’organismo, incanalandole nelle aree infiammate e doloranti.

Per ottenere una stimolazione ottimale sono necessarie più sedute, ma soprattutto l’abbinamento della tecar con un percorso specifico ed individualizzato con uno specialista dell’apparto osteo-articolare. Per attivare la stimolazione energetica serve un macchinario particolare, che genera un campo magnetico ad elevata frequenza, il quale viene trasmesso ad una piastra metallica.

Tecarterapia: tutto quello che devi sapere

Le frequenze sfruttate dalla tecar sono superiori a quelle che provocano le contrazioni muscolari: 0,5 Mhz. Un operatore esperto passerà la piastra metallica sulla zona da trattare (ogni seduta durerà circa 30 minuti). Non si ha però un passaggio diretto della corrente: questo rende la tecnica estremamente sicura. Si può dedurre, quindi, che la tecar consente una riduzione dei tempi di recupero, in particolare in caso di riabilitazione post-traumatica.

È consigliabile a tutte le tipologie di soggetti, ad esclusione dei portatori di pace maker e/o protesi metalliche e delle donne in gravidanze o allattamento.

Quando consigliarla

È consigliabile in tutti quei casi di patologie osteoarticolari acute e di tipo cronicodistorsioni, lesioni tendinee e tendiniti varie, borsiti, traumi ossei ed ai legamenti, distrazioni osteoarticolari, atralgie di varia natura (cervicalgie, lomboscialtalgie, pubalgia), stiramenti e strappi muscolari, edemi, lesioni del menisco, fascite plantare.

È spesso impiegata nella riabilitazione post-chirurgica ed in alcuni casi di osteoporosi. Negli ultimi anni la tecar ha trovato applicazione anche in medicina estetica, per riparare la cute, schiarire le cicatrici post-acne, rassodare la pelle del viso e del corpo. Favorisce inoltre il trattamento della cellulite: l’aumento della circolazione emolinfatica e dell’ossigenazione favoriscono la riduzione dello stato infiammatorio caratteristico della cellulite.

Effetti positivi ed effetti collaterali

• Gli effetti positivi: sono molteplici. In particolare si ha un effetto analgesico, legato alla riduzione del dolore; drenante, grazie alla riparazione dei tessuti; e riscaldante per l’aumento della temperatura nel circolo periferico.

• Gli effetti collaterali sono, fortunatamente pochi: il rischio di ustioni se la zona è riscaldata troppo (basta allertare l’operatore); di gonfiore (limitatamente alle ore post-trattamento); l’aumento del dolore (quando si trattano zone complesse). Sono tutti effetti evitabili con la preparazione e l’azione mirata dell’operatore.