“Basta vacanze estive di 3 mesi”, la petizione delle mamme contro il calendario scolastico

Scuola (ph.iStock)
L’estate è sempre più vicina e se in molti la aspettano con trepidazione per godersi il sole e il mare, per altri rappresenta un vero e proprio incubo. Parliamo delle mamme e dei papà lavoratori costretti a fare i conti con la chiusura delle scuole e ben tre mesi di vacanze estive da gestire. Per cercare di cambiare le cose è stata lanciata una petizione su Change.org.
Chi ha lanciato la petizione per ridurre le vacanze estive
La petizione per cambiare il calendario scolastico è stata lanciata da due organizzazioni. La prima è “WeWorld“, impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 27 Paesi, compresa l’Italia. La seconda è la famosissima “Mammadimerda“, progetto lanciato da Francesca Fiore e Sarah Malnerich che, attraverso Instagram, libri e spettacoli teatrali, affronta con ironia e un pizzico di polemica il tema della maternità.
La pausa per le vacanze estive più lunga
La petizione ha lo scopo di raccogliere più firme possibili per chiedere alle istituzioni di ascoltare la voce delle famiglie e rimodulare il calendario scolastico italiano. “Il più lungo d’Europa (insieme alla Danimarca) con 200 giorni di lezione – si legge -, il nostro calendario vanta due tristi primati: la pausa per le vacanze estive più lunga (insieme a Lettonia e Malta). Le 14 settimane di pausa estiva nascevano per permettere ai bambini e alle bambine di aiutare i genitori a raccogliere il grano nei campi. Una misura di conciliazione che però non si è evoluta al passo delle esigenze delle famiglie; uno dei sistemi più stressanti del mondo, gli eccessivi carichi di lavoro concentrati nello stesso periodo di tempo, infatti, comportano effetti negativi non solo sul rendimento scolastico, ma anche sul benessere psicofisico“.
Necessario intervenire sul calendario
Per “WeWorld” e “Mammadimerda”, e le migliaia di persone che hanno firmato, è necessario “intervenire sulla scuola, a partire da una rimodulazione del calendario scolastico perché diventi più attuale e sostenibile”. Una pausa per le vacanze estive di ben 3 mesi mette in difficoltà i genitori “costretti a destreggiarsi tra campi estivi costosissimi e mancanza di alternative a prezzi ridotti”, ma non solo, “moltiplica le disuguaglianze, favorisce la perdita di competenze cognitive e relazionali di bambine, bambini e adolescenti e scoraggia la conciliazione di vita-lavoro per tanti genitori
La richiesta alle istituzioni
Nello specifico sono due le richieste avanzate alle istituzioni. La prima è l’apertura delle scuole anche nei mesi di giugno e luglio con attività extra scolastiche e la conseguenze rimodulazione delle pause durante l’anno. La seconda è l’introduzione obbligatoria del tempo pieno dai 3 ai 14 anni in tutte le scuole. Questo darebbe la possibilità di scegliere tra tempo pieno e tempo parziale.
(Foto copertina: credit agenzia iStock)