Oggi cuciniamo spaghetti di riso con gamberi e verdure, una ricetta che sa di cucina orientale, piuttosto veloce da preparare… Certamente qualcosa di diverso dal solito piatto di pasta!
E, nel caso siate vegetariani, potete tranquillamente dimenticarvi dei gamberetti e limitarvi alle sole verdure!
È vero, gli spaghetti di riso con i gamberetti si possono ormai trovare in tutti i ristoranti cinesi presenti nelle nostre città. Ma, come spesso accade, il piatto che vi verrà servito è una rivisitazione dell’originale, più adatta al gusto di noi occidentali.
I veri spaghetti cinesi alla cantonese prevedono infatti la carne e soprattutto un condimento a base di salsa di ostriche e salsa di pesce.
Ma che cos’è la salsa di ostriche? È una salsa densa e molto saporita, ottenuta facendo bollire le ostriche. A completare il tutto, sale, zucchero e amido di mais per addensare.
Uno degli strumenti fondamentali per la ricetta di oggi è il wok, la famosa pentola di origini cinesi ideale per cotture veloci a fiamma vivace. In questo modo il cibo non perde le sostanze nutritive contenute al suo interno e resta particolarmente croccante. Il wok permette inoltre di friggere in poco olio e in poco tempo, così che le fritture risulteranno molto più leggere del solito.
La sua particolarità è la forma conica, grazie alla quale il calore riesce a raggiungere facilmente l’intera superficie della pentola. E, per sfruttare al meglio questa caratteristica, ricordate di non mescolare il cibo in senso circolare ma facendolo risalire lungo le pareti bollenti del wok.
Ma ora cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sui noodles, che sembrano spaghetti ma sono ben altro! Grazie ad una squadra di archeologi, sappiamo addirittura a quando risale la loro nascita. È stata infatti ritrovata in un sito archeologico cinese una ciotola di noodles risalente a ben 4000 anni fa!
Nascono quindi in Cina, ma si diffondono poi anche nel resto dell’Asia, dal Giappone all’Indonesia, dalla Thailandia alla Corea fino ad arrivare al Vietnam.
Si distinguono dai nostri spaghetti per due ragioni fondamentali. Non vengono trafilati ma semplicemente tagliati a partire dalla sfoglia di pasta e il loro impasto non prevede la farina di grano duro. Possono invece venire utilizzate quella di riso, di grano saraceno, di patate, di fagiolo, solo per fare qualche esempio. Alla farina viene poi aggiunta l’acqua e, in alcune preparazioni, anche le uova.
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