Torta fredda al limone senza gelatina
La torta fredda al limone di oggi è una cheesecake che non richiede cottura in forno, il dolce ideale da inserire nel vostro ricettario estivo.
Il consiglio è quello di costruirlo e ampliarlo durante i mesi freddi, man mano che troverete ricette perfette per l’estate. Vedrete che vi tornerà molto utile!
Eh, si, perché quando a luglio e agosto arriva quel caldo intenso che non ti fa respirare, anche solo l’idea di accendere il forno sembra basti a far aumentare la temperatura della cucina!
Del resto non si può neppure concludere ogni volta il pasto con il solito gelato, perché alla lunga annoia.
La preparazione del dolce è composta, come per ogni cheesecake che si rispetti, da tre parti:
Nella versione originale, per la base, vengono utilizzati i Digestive, biscotti di origine scozzese, molto friabili, ideali per accompagnare la classica tazza di tè. Ancora oggi, così come all’inizio dell’800, i biscotti vengono prodotti dalla McVitie, ditta nata nel 1830 ad Edimburgo sotto forma di piccolo emporio. Potete, comunque, sostituire i Digestive con altri tipi di biscotti, magari al cioccolato.
Per quanto riguarda la crema, il formaggio ideale da utilizzare, soprattutto per una torta senza cottura né gelatina, è il Philadelphia, che resta piuttosto compatto. Buone alternative sono, comunque, robiola, ricotta o mascarpone. La nostra versione prevede, poi, l’aggiunta di
per alleggerire il tutto. Non sono, invece, presenti uova, dato che il dolce non verrà cotto.
Una cheesecake non può, infine, dirsi completa senza il suo topping, in questo caso una crema al limone. Volendo, potreste anche sostituirla con una semplice marmellata di limoni.
La più famosa, l’originale è la New York Cheesecake. Ha la tradizionale base di biscotti e la classica crema di formaggio ma ciò che la caratterizza è il topping, una glassa preparata con panna acida e versata, poi, sulla torta quando è già in parte cotta.
Completamente diversa da quella newyorkese è la japanese cheesecake, anche chiamata cotton cheesecake o soufflé cake. La sua particolarità è data dalla consistenza leggerissima e spumosa, simile appunto a quella di un soufflé. Un risultato ottenuto grazie agli albumi montati a neve e ad una cottura a bagnomaria. La cheesecake giapponese non prevede, infine, la base di burro e biscotti.
Arriviamo, infine, in Italia, dove sembra che già gli antichi romani mangiassero un dolce, chiamato placenta, a base di formaggio di pecora e miele. Discendenti ne sono in qualche modo:
Naturalmente, però, anche da noi la cheesecake americana è ormai entrata a pieno titolo tra i dolci maggiormente preparati nelle nostre case, talvolta sostituendo il philadelphia con formaggi più tipicamente italiani come robiola, ricotta o mascarpone.
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