Muffin al limone senza burro
Ci sono mattine in cui ci si sveglia pieni di energie, pronti a passare l’intera giornata cucinando. Ma ci sono anche quei giorni in cui, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per stanchezza o per qualunque altro motivo, dedicare più di mezz’ora alla cucina sarebbe assolutamente impossibile! Questo non significa, però, rinunciare a concedersi quella piccola coccola dolce di cui, a volte, si ha proprio bisogno. E fare colazione con muffin al limone appena sfornati è decisamente una coccola, oltretutto superveloce da preparare!
L’ideale è dedicarsi all’impasto dei muffin la sera prima e inserirlo già negli appositi pirottini. Poi riporlo in frigorifero coperto con pellicola. La mattina successiva, ancora mezzo addormentati, non dovrete, così, far altro che infornarli a 180 gradi e, nel giro di 15-20 minuti, saranno pronti per diventare la vostra colazione. Come, probabilmente, già saprete, la regola d’oro per i muffin è quella di unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi e di mescolare il meno possibile. Infine riempire i pirottini per non più di 2/3 perché l’impasto crescerà in cottura.
Il limone, sotto forma sia di scorza che di succo, è l’ingrediente principale dei muffin. Nulla vieta di acquistare al supermercato limoni importati dall’estero, ma la scelta migliore rimane sempre quella di preferire gli italiani. Tra questi sono addirittura sette le varietà che hanno ottenuto il riconoscimento IGP, tutte presenti nell’Italia meridionale.
In Campania troviamo il Limone Costa d’Amalfi, caratterizzato da un profumo intensissimo e coltivato su terreni in pendenza. Sempre campano è anche il Limone di Sorrento che, nell’arco dell’anno, fiorisce ben cinque volte. Mentre in Puglia c’è il Femminiello del Gargano, presente sia nella versione giallo chiaro che in quella giallo intenso.
La Calabria ci regala, poi, un’altra eccellenza, il Limone di Rocca Imperiale. Di grandezza media, non ha semi ed è adatto per qualunque preparazione. E sbarchiamo, infine, in Sicilia con gli ultimi tre IGP, il Limone di Siracusa, il Limone Interdonato di Messina e il Limone dell’Etna.
Quello di Siracusa, una tra le tipologie più diffuse, è molto succoso, profumatissimo e particolarmente ricco di vitamina C. L’Interdonato di Messina è, invece, tra i limoni più dolci, l’ideale per accompagnare una tazza di tè. Prende il nome dal colonnello garibaldino Giovanni Interdonato che, a forza di innesti, trovò il perfetto ibrido tra cedro e limone, dando così vita a questa nuova varietà.
Mentre l’ultimo IGP siciliano, il Limone dell’Etna, succoso e asprigno, deve ringraziare per la sua esistenza la particolare fertilità dei terreni ai piedi del vulcano. Grazie all’alto contenuto di olii essenziali contenuti nella buccia, è un limone molto profumato e con un succo particolarmente ricco di antiossidanti. Venendo, poi, coltivato su terreni ricchi di sostanze minerali ha, inoltre, un buon contenuto di iodio e zinco,
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