Probabilmente le frittelle vuote o ripiene oppure le chiacchiere sono i dolci di carnevale più famosi, ma non sono gli unici. In alcune zone, infatti, vanno molto in questo periodo (ma non solo) i krapfen, un dolce di origine austro-ungarica, ripieno di crema pasticcera o confettura, che ritroviamo con nomi diversi anche nelle regioni italiane. A Roma, per esempio, le chiamano “bombe“, a Napoli “graffe” e in Romagna “bomboloni” e si trovano tutto l’anno, anche in estate sulla spiaggia, e proprio dalla Romagna abbiamo la prima testimonianza di questa ricetta. Ne ha infatti parlato il gastronomo Pellegrino Artusi nel suo libro La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene a fine Ottocento. In realtà l’Artusi pensava che fosse una preparazione solo salata, mentre oggi sappiamo che esistono le due varianti, i krapfen salati e quelli dolci, ma questa è un’altra storia…
A seconda delle regioni, la forma e gli ingredienti di questa ricetta possono leggermente cambiare, ma nessuna modifica al gusto di questo dolce fritto davvero irresistibile!
Una delle varianti più conosciute e apprezzate prevede l’uso di patate lessate e schiacciate unite a zucchero, uova, olio di semi e scorza di limone. Si tratta della ricetta delle graffe, vi spieghiamo qui come realizzarla.
Se invece preferite preparare le ciambelle fritte senza patate, seguite questa ricetta dei krapfen.
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