Ciambella bicolore
La ciambella, o per meglio dire il ciambellone, è il classico dolce da forno ideale come merenda o colazione. Uno di quei dolci semplici che la nonna ci preparava quand’eravamo bambini. Quella che sforneremo oggi sarà ancora più invitante perché bicolore, con un impasto chiaro aromatizzato al limone che andrà ad incontrarne uno scuro al cacao.
Perché possa dirsi perfetto, il ciambellone deve risultare alto e soffice e per ottenere questo risultato basterà seguire alcune semplici indicazioni.
Innanzitutto è bene partire montando le uova con lo zucchero, in modo da conferire ariosità al composto ed è un’operazione da compiere immediatamente dopo aver unito i due composti. Se si lasciano a contatto senza mescolarli si formano infatti fastidiosi grumi.
Le uova devono poi essere a temperatura ambiente, così da montare meglio e, se volete che il ciambellone resti soffice anche dopo essere diventato freddo, meglio usare l’olio al posto del burro. In ultimo dovrete imburrare e infarinare lo stampo oppure rivestirlo con carta forno, indicazione in realtà valida per stampi di ogni forma e dimensione…
Il dolce delle folle, così era chiamato il ciambellone nella società contadina. Era infatti sempre presente sulla tavola delle grandi feste, che fossero battesimi, comunioni, cresime o matrimoni. Ed era anche il tipico dolce delle sagre contadine, come quella del gran giorno della trebbiatura.
Origini contadine ha anche il famoso ciambellone marchigiano, uno dei dolci tradizionali della regione. Veniva infatti preparato dalle donne nei giorni della raccolta del grano e offerto ai contadini durante le pause dal lavoro nei campi. La sua particolarità è di non avere la forma di ciambella ma quella tipica del filone di pane. È adattissimo ad essere farcito con marmellata o cioccolata.
E dalle Marche spostiamoci in Emilia-Romagna, dove troviamo la variante bolognese del ciambellone. La sua ricetta base è molto semplice, preparata con i soliti farina, lievito, latte, zucchero, burro e uova. Ma il suo impasto può anche essere arricchito con un bicchierino di grappa o con della scorza di limone.
E infine arriviamo in Toscana, dove il ciambellone prende il nome di Corollo, per la sua forma simile a quella di una corona. Due sono le peculiarità di questa variante, l’aroma di anice e l’indispensabile utilizzo dell’olio al posto del burro.
Montate insieme nella ciotola della planetaria zucchero e uova fino ad ottenere un composto spumoso.
Poi incorporate latte e olio, infine farina, fecola e lievito, precedentemente setacciati. E’ importante mescolare l’impasto in modo da non smontarlo.
Ora dividetelo in due ciotole. In una aromatizzatelo con la scorza grattugiata del limone, nell’altra aggiungete il cacao amaro, naturalmente setacciato.
A questo punto foderate con carta forno la tortiera e versatevi all’interno, alternandoli, i due composti. Poi in forno a 180° per circa mezz’ora, ma fate come sempre la prova stecchino.
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