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Come cucinare le bombette pugliesi

Le bombette pugliesi sono degli involtini di carne, ripieni di formaggio, sale, pepe e prezzemolo. Uno degli aspetti che le caratterizzano è la loro dimensione ridotta: non devono, infatti, superare in lunghezza i 4 o 5 cm. Come si intuisce dal nome, sono un cibo tipico della Puglia, in particolare della Valle d’Itria, terra di trulli e masserie.

Possono essere proposte come secondo piatto durante un pranzo ma riscuotono ancora maggior successo come street food, servite dalle macellerie della zona dentro ad un cono insieme a del pane di Altamura. Ecco la ricetta.

Preparazione

  1. Sbucciate lo spicchio d’aglio, eliminate il germe interno, poi tritatelo finemente insieme al prezzemolo già lavato ed asciugato. Lasciate da parte.
  2. Prendete le fettine di maiale e battetele con il batticarne.
  3. Iniziate a farcirle con una fetta di pancetta, una fettina sottile di caciocavallo, un po’ di trito di aglio e prezzemolo, un pizzico di pepe.
  4. Arrotolate e fissate gli involtini di carne con uno stuzzicadenti.
  5. Disponeteli su una teglia da forno precedentemente foderata, spennellateli con un po’ d’olio, salate e infornate al livello centrale del forno a 200° per circa 20 minuti.
  6. Infine alzate la teglia al livello superiore continuando la cottura per altri 10 minuti.

La ricetta originale delle bombette pugliesi: capocollo di maiale, Canestrato pugliese e Caciocavallo

La ricetta originale delle bombette pugliesi prevede che si utilizzi carne di maiale, solitamente il capocollo, un particolare taglio che alterna parti magre a striscioline di grasso. E proprio queste ultime, sciogliendosi durante la cottura, sono garanzia di una carne tenera, umida e saporita. All’interno degli involtini, poi, è presente un formaggio, il Canestrato pugliese, che può anche essere sostituito da un Caciocavallo stagionato.

Particolarmente apprezzato è il Caciocavallo podolico del Gargano, a cui è stata attribuita la denominazione di P.A.T. e cioè prodotto agroalimentare tradizionale. Realizzato con latte di mucca di razza rigorosamente Podolica, ha una stagionatura minima di 3 mesi ma può arrivare a stagionare anche 3 anni, solitamente in cantine o grotte. Acquista, così, una consistenza dura e un sapore deciso, tra il dolce e il piccante.

Il Canestrato pugliese, dal 1996 un prodotto DOP è, invece, un formaggio prodotto con latte di pecora. E’ tipico delle province di Foggia e Bari e può arrivare a stagionare fino ad un anno dentro ai canestri, contenitori tipici pugliesi da cui prende il nome. Ma, oltre al formaggio, gli involtini contengono anche un trito di aglio e prezzemolo e, volendo, una fetta di pancetta.

Le varianti

Come per ogni piatto tradizionale, anche per le bombette pugliesi esistono una ricetta originale e alcune varianti. Ci sono le bombette impanate e le panature possono essere le più varie, dal mix di pangrattato e prezzemolo al trito di pistacchi. Ci sono quelle piccanti con il peperoncino, quelle foderate all’esterno con una fetta di pancetta o quelle di scottona, nelle quali si utilizzano fettine di manzo e non di maiale.
E poi bombette senza ripieno, ma anche bombette con un ripieno abbondante, in cui oltre al formaggio vengono aggiunti prosciutto cotto o carne trita. Insomma, esistono veramente bombette pugliesi capaci di accontentare un po’ tutti i gusti!

Le diverse cotture delle bombette pugliesi

Ma come si cuociono le bombette pugliesi? La cottura tradizionale è al fornello, che non è da confondere con il forno, oppure alla brace. Ma andiamo con ordine… Il fornello è la modalità di cottura per eccellenza praticata nelle macellerie pugliesi, vere esperte nella preparazione delle bombette. Consiste in un forno a legna o a carbone in cui la carne viene cotta su degli spiedi, proprio come nella cottura alla brace.
La sua particolarità è che gli spiedi, fatti girare su tutti i lati, vengono posizionati verticalmente, in modo da far colare il grasso sulla carne sottostante e insaporirla. Il tempo di cottura è di una ventina di minuti. Quella alla brace è una cottura simile ma gli spiedi su cui cuoce la carne sono in orizzontale.
In casa le soluzioni più comode sono, però, forno, come nella nostra ricetta, o padella. In questo caso, per cuocere gli involtini di carne, basteranno un filo d’olio, fuoco basso e una girata di tanto in tanto, il tutto per 15 o 20 minuti.

Roberta Zannoni

Piemontese, ma di origini venete, vive in un grazioso paesino con tanto di castello…Il suo primo dolce? Una golosissima torta al cioccolato preparata in un cottage nell'Hertfordshire.

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Roberta Zannoni
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